Fratellini di Gravina, 15 anni fa lo straziante ritrovamento

I corpi trovati in una cisterna. Il padre non si arrende e chiede indagini

venerdì 24 febbraio 2023 18.28
Quindici anni fa, era il 25 febbraio del 2008, avvenne lo straziante ritrovamento dei corpi di Ciccio e Tore, Francesco e Salvatore Pappalardi, i "fratellini" di 13 e 11 anni che erano scomparsi il 5 giugno del 2006. Quel giorno il loro padre era in carcere perché accusato di aver ucciso i suoi figli. Il passare del tempo non ha fermato la voglia di Filippo Pappalardi di trovare la verità e ha chiesto la riapertura delle indagini. Per Filippo Pappalardi i suoi figli non erano soli quando caddero in una cisterna del palazzo in via Giovanni Consolazione ribattezzato "La casa delle cento stanze".

Una vicenda straziante che ha commosso tutta l'Italia.

Vicenda ripercorsa in un libro, dal titolo "Ciccio e Tore - Il Mistero di Gravina", a firma del generale dei Ris in pensione Luciano Garofano e dal giornalista Mauro Valentini, che domani (25 febbraio) verrà presentato presso l'Auditorium della Chiesa di San Pietro e Paolo, alle ore 18.30, alla presenza dei due autori. Parteciperà anche Pappalardi.

Per lungo tempo il destino dei due ragazzi rimase avvolto nel mistero, dopo la scomparsa la sera del 5 giugno. I due fratelli erano usciti per giocare insieme ad altri amici. Poi non si seppe più nulla. Le indagini portarono, un anno e mezzo dopo, all'arresto del padre. Ma il 25 febbraio 2008, un ragazzino, coetaneo di Ciccio e Tore, cadde giocando nello stesso palazzo abbandonato, finendo nella stessa cisterna. In questo modo, durante il soccorso da parte dei vigili del fuoco, vennero ritrovati i corpi dei due fratelli. Poco tempo dopo Filippo Pappalardi venne scarcerato.

Non si arrende e continua a chiedere verità. Perché se qualcuno, dal giorno della scomparsa, finora ha taciuto, non potrà tenersi questo peso ancora a lungo. Pappalardi ha chiesto di riaprire le indagini.