Francesco Dipalo sparito di nuovo da tre giorni
L'imprenditore altamurano ha inviato una mail alla Direzione Distrettuale Antimafia. Costretto a pagare il pizzo per anni
martedì 28 dicembre 2010
10.07
L'imprenditore altamurano Francesco Dipalo, come due anni fa, è nuovamente scomparso dallo scorso 25 dicembre.
Si trovava in una località protetta insieme a moglie e figli. Già a dicembre 2008 era volontariamente andato via da Altamura per alcuni giorni perché non si sentiva più al sicuro. Aveva denunciato alla Polizia di Matera, sede della sua azienda, nella zona industriale di Jesce, di essere stato costretto a pagare il pizzo. Qualcuno avrebbe minacciato anche di far del male ad una delle figlie.
«Non voglio più parlare con polizia, magistrati, carabinieri, non voglio più parlare con nessuno», aveva dichiarato in un'intervista rilasciata ad un'agenzia giornalistica barese, aggiungendo di non poter «interloquire con chi mi considera una persona mentalmente instabile». Dipalo si era recato a Parigi «per incontrare alcuni imprenditori di altri paesi» che lo avrebbero aiutato a trovare una sistemazione sicura e segreta. Poi il trasferimento, insieme alla famiglia, in questa località. Era entrato a far parte di un programma di protezione in qualità di testimone. Aveva denunciato di essere stato costretto a pagare «tangenti ad un professionista che, a suo dire, girava i soldi ad una persona che pare sia, secondo quanto riferito dallo stesso professionista, il capo indiscusso della criminalità altamurana».
A metà dicembre, il rientro a Bari per delle cure. Secondo le dichiarazioni rilasciate dalla moglie Laura Lorusso al quotidiano «la Repubblica», alla stazione del capoluogo c'erano tre carabinieri ad aspettarlo, due dei quali di Altamura. Dipalo non avrebbe accettato di entrare in macchina perché lo scorso anno aveva denunciato di essere stato sequestrato e picchiato nella Caserma altamurana.
Il fratello Alessio, direttore e giornalista-conduttore di Radio Regio Stereo, lo ha sentito telefonicamente il giorno della Vigilia di Natale. «Francesco era arrabbiato, si sente abbandonato dalle istituzioni», dichiara. Lo stesso giorno, Francesco Dipalo ha inviato una mail alla Direzione Distrettuale Antimafia di Bari, poi, il 25 dicembre, è scomparso senza lasciare alcuna traccia o spiegazione.
Si trovava in una località protetta insieme a moglie e figli. Già a dicembre 2008 era volontariamente andato via da Altamura per alcuni giorni perché non si sentiva più al sicuro. Aveva denunciato alla Polizia di Matera, sede della sua azienda, nella zona industriale di Jesce, di essere stato costretto a pagare il pizzo. Qualcuno avrebbe minacciato anche di far del male ad una delle figlie.
«Non voglio più parlare con polizia, magistrati, carabinieri, non voglio più parlare con nessuno», aveva dichiarato in un'intervista rilasciata ad un'agenzia giornalistica barese, aggiungendo di non poter «interloquire con chi mi considera una persona mentalmente instabile». Dipalo si era recato a Parigi «per incontrare alcuni imprenditori di altri paesi» che lo avrebbero aiutato a trovare una sistemazione sicura e segreta. Poi il trasferimento, insieme alla famiglia, in questa località. Era entrato a far parte di un programma di protezione in qualità di testimone. Aveva denunciato di essere stato costretto a pagare «tangenti ad un professionista che, a suo dire, girava i soldi ad una persona che pare sia, secondo quanto riferito dallo stesso professionista, il capo indiscusso della criminalità altamurana».
A metà dicembre, il rientro a Bari per delle cure. Secondo le dichiarazioni rilasciate dalla moglie Laura Lorusso al quotidiano «la Repubblica», alla stazione del capoluogo c'erano tre carabinieri ad aspettarlo, due dei quali di Altamura. Dipalo non avrebbe accettato di entrare in macchina perché lo scorso anno aveva denunciato di essere stato sequestrato e picchiato nella Caserma altamurana.
Il fratello Alessio, direttore e giornalista-conduttore di Radio Regio Stereo, lo ha sentito telefonicamente il giorno della Vigilia di Natale. «Francesco era arrabbiato, si sente abbandonato dalle istituzioni», dichiara. Lo stesso giorno, Francesco Dipalo ha inviato una mail alla Direzione Distrettuale Antimafia di Bari, poi, il 25 dicembre, è scomparso senza lasciare alcuna traccia o spiegazione.