Franceschino Terranova fa di nuovo centro
Applausi per l’associazione Teatro per il Sociale. Messa in scena la commedia di Peppino De Filippo "Un ragazzo di campagna"
lunedì 18 aprile 2011
09.00
Il teatro di Franceschino Terranova ha fatto di nuovo centro. Questa volta con una novità. Il 2, 3, 4 ed il 9 e 10 aprile è stata messa in scena, presso l'auditorium della chiesa della Trasfigurazione, la commedia in due atti di Peppino De Filippo Un ragazzo di campagna, riadattata naturalmente da Terranova. Il Teatro per il Sociale, associazione nota al pubblico altamurano soprattutto per le rappresentazioni in vernacolo, ha deciso di portare sul palco una commedia in italiano. C'era il timore che la novità non fosse accolta con favore. Ma applausi e sorrisi di un pubblico variegato hanno dimostrato che non ci si diverte soltanto davanti a battute in dialetto.
La commedia di De Filippo fratello è stata rappresentata per la prima volta a Napoli nel 1931. Un tema quanto mai attuale. Giorgio Paternò, per risollevare le sue finanze, vuole combinare un matrimonio d'interesse tra il fratellastro Pasqualino e la bella Lucia, figlia di don Gennaro, un ricco notaio. Lucia non ha nessuna intenzione di sposare Pasqualino poiché ancora innamorata di Enrico Canestri, un giovane musicista. Con la complicità di don Gennaro, Giorgio riesce a far sposare i due giovani. Nasconde a Lucia le lettere che Enrico le manda e la ragazza, sentendosi tradita e trascurata, decide di accettare la proposta di matrimonio di Pasqualino pur non amandolo. Celebrate le nozze, la situazione precipita. Enrico ritorna, l'imbroglio viene a galla, Lucia decide di scappare con il suo amato lasciando nella disperazione Pasqualino. Di fronte al denaro, dunque, vengono calpestati i sentimenti di due giovani che, a loro volta, calpestano i sentimenti del timido Pasqualino.
Due le scenografie. Nel primo atto, l'interno di una casa di campagna. Nel secondo, l'interno di una stanza da letto. A calcare la scena ben sedici attori. Fra le figure di spicco, quelle del dottore-testimone e del brigadiere ubriaco. La preparazione della rappresentazione ha richiesto sei mesi.
Nell'aprile del 2008, il Teatro per il Sociale aveva già rappresentato una commedia in italiano, Il figliol prodigo. Il gruppo definisce il recente successo «inaspettato». E spiega che «su 1600 posti disponibili nelle cinque serate, 1500 sono stati occupati». Il ricavato sarà devoluto in beneficienza. Il Teatro per il Sociale aiuterà una famiglia altamurana in difficoltà, la Comunità di Fornello e l'associazione Malattie Rare.
Tanti i progetti futuri. Per i primi di luglio, la Confraternita di San Sepolcro, in collaborazione con l'Associazione, metterà in scena l'ultima puntata della ormai leggendaria "saga" di nonne Tumuèise. Per metà giugno sono previste due repliche di Un ragazzo di campagna per raccogliere fondi a favore della parrocchia Santissima Trinità. In programma anche serate pro associazione talassemici di Matera, Unitalsi di Bari e parrocchia Sacro Cuore di Altamura. Un'anticipazione riguarda la trilogia sulle fasi che precedevano il matrimonio altamurano in passato.
Le foto pubblicate di seguito sono state scattate da Francesco Venturo e gentilmente concesse dal Teatro per il Sociale.
La commedia di De Filippo fratello è stata rappresentata per la prima volta a Napoli nel 1931. Un tema quanto mai attuale. Giorgio Paternò, per risollevare le sue finanze, vuole combinare un matrimonio d'interesse tra il fratellastro Pasqualino e la bella Lucia, figlia di don Gennaro, un ricco notaio. Lucia non ha nessuna intenzione di sposare Pasqualino poiché ancora innamorata di Enrico Canestri, un giovane musicista. Con la complicità di don Gennaro, Giorgio riesce a far sposare i due giovani. Nasconde a Lucia le lettere che Enrico le manda e la ragazza, sentendosi tradita e trascurata, decide di accettare la proposta di matrimonio di Pasqualino pur non amandolo. Celebrate le nozze, la situazione precipita. Enrico ritorna, l'imbroglio viene a galla, Lucia decide di scappare con il suo amato lasciando nella disperazione Pasqualino. Di fronte al denaro, dunque, vengono calpestati i sentimenti di due giovani che, a loro volta, calpestano i sentimenti del timido Pasqualino.
Due le scenografie. Nel primo atto, l'interno di una casa di campagna. Nel secondo, l'interno di una stanza da letto. A calcare la scena ben sedici attori. Fra le figure di spicco, quelle del dottore-testimone e del brigadiere ubriaco. La preparazione della rappresentazione ha richiesto sei mesi.
Nell'aprile del 2008, il Teatro per il Sociale aveva già rappresentato una commedia in italiano, Il figliol prodigo. Il gruppo definisce il recente successo «inaspettato». E spiega che «su 1600 posti disponibili nelle cinque serate, 1500 sono stati occupati». Il ricavato sarà devoluto in beneficienza. Il Teatro per il Sociale aiuterà una famiglia altamurana in difficoltà, la Comunità di Fornello e l'associazione Malattie Rare.
Tanti i progetti futuri. Per i primi di luglio, la Confraternita di San Sepolcro, in collaborazione con l'Associazione, metterà in scena l'ultima puntata della ormai leggendaria "saga" di nonne Tumuèise. Per metà giugno sono previste due repliche di Un ragazzo di campagna per raccogliere fondi a favore della parrocchia Santissima Trinità. In programma anche serate pro associazione talassemici di Matera, Unitalsi di Bari e parrocchia Sacro Cuore di Altamura. Un'anticipazione riguarda la trilogia sulle fasi che precedevano il matrimonio altamurano in passato.
Le foto pubblicate di seguito sono state scattate da Francesco Venturo e gentilmente concesse dal Teatro per il Sociale.
Un ragazzo di campagna
Regia di Franceschino Terranova
Costumi di Nina Martimucci
Scenografia di Dino Grimaldi, Carlo Nuzzi, Giovanni Grimaldi, Dino Dipalo, Enzo Pallotta
Luci e microfonia di Discord
Nicoletta Moramarco come suggeritore.
Interpreti
Teresa Galetta (Concetta, governante); Mimmo Picerno (Giovanni, calzolaio); Giovanni Grimaldi (Giorgio Paternò); Filippo Berloco (Pasqualino Paternò); Rosa Terranova (Margherita, baronessa); Dino Grimaldi (Vincenzo, brigadiere); Pino De Palo (Don Gennaro, notaio); Maria Lorusso (Lucia, figlia del notaio); Mimmo Dibenedetto (Don Alessio, medico); Luciana Terranova (Amalia, moglie del medico); Teresa Dileone (cameriera); Luciana Picerno (invitata); Lucia Massaro (invitata); Vincenzo Picerno (Enrico Canestri); Dino Dipalo (comparsa); Francesco Venturo (comparsa).
Regia di Franceschino Terranova
Costumi di Nina Martimucci
Scenografia di Dino Grimaldi, Carlo Nuzzi, Giovanni Grimaldi, Dino Dipalo, Enzo Pallotta
Luci e microfonia di Discord
Nicoletta Moramarco come suggeritore.
Interpreti
Teresa Galetta (Concetta, governante); Mimmo Picerno (Giovanni, calzolaio); Giovanni Grimaldi (Giorgio Paternò); Filippo Berloco (Pasqualino Paternò); Rosa Terranova (Margherita, baronessa); Dino Grimaldi (Vincenzo, brigadiere); Pino De Palo (Don Gennaro, notaio); Maria Lorusso (Lucia, figlia del notaio); Mimmo Dibenedetto (Don Alessio, medico); Luciana Terranova (Amalia, moglie del medico); Teresa Dileone (cameriera); Luciana Picerno (invitata); Lucia Massaro (invitata); Vincenzo Picerno (Enrico Canestri); Dino Dipalo (comparsa); Francesco Venturo (comparsa).