Forza Italia perde pezzi

A fare le valige l’andriese Andrea Barchetta, dirigente nazionale del movimento giovanile degli azzurri

domenica 3 luglio 2016
Altra uscita da Forza Italia, questa volta a prendere le distanze dal partito di Silvio Berlusconi è l'andriese Andrea Barchetta, dirigente nazionale del partito azzurro che lascia polemicamente il suo incarico nella direzione nazionale del movimento giovanile degli azzurri.

«Alla luce degli ultimi avvenimenti politici su scala nazionale - ed in particolare a Roma - ritengo sia doveroso da parte mia non attendere ulteriori accadimenti. Per un giovane che fa politica da sempre nel solco di quei valori legati ad un centrodestra inclusivo, non figlio di personalismi, e pronto ad innovarsi e rinnovarsi, è il momento di fare scelte coraggiose. Purtroppo oggi Forza Italia ha una linea totalmente ondivaga che, tra l'altro, allontana sempre più l'elettorato giovanile: l'aver preferito a Roma un candidato come Marchini sostenuto dalla vecchia politica e rinveniente anche da un passato di sinistra, si è dimostrata una scelta folle e anacronistica.

Bisogna riconoscere che senza una ristrutturazione programmatica ed ideale questo centrodestra è destinato a nuove future sconfitte. In questi anni mi sono sempre battuto per il merito e la partecipazione, due leve ad oggi lontane dalle logiche del movimento giovanile e del partito. Ciò non toglie che sul territorio non mancherà il mio sostegno ad iniziative che guardino alla coesione attraverso un percorso però nuovo e lontano dai soliti ed inutili personalismi, così come il Sindaco Giorgino e la sua Amministrazione nella Città di Andria stanno portando avanti da diversi anni nell'ottica di un centrodestra unito e che guarda al futuro.

Per quanto anticipato, non potendo più fornire il mio contributo in modo diretto alle manifestazioni del partito, rassegno le mie dimissioni da Dirigente Nazionale di Forza Italia Giovani».

Insomma, il voto di giugno ha dato l'ennesimo scossone a Forza Italia, già in crisi a seguito del fuggifuggi di eletti ed elettori.

Le scelte non condivise e in alcuni casi errate come quelle fatte per le amministrative romane hanno lasciato strascichi che molto difficilmente saranno dimenticati dalla classe dirigente del partito azzurro, senza dimenticare gli episodi accaduti in diversi comuni, tra cui Palo, dove la stessa Forza Italia ha sostenuto il candidato sindaco di centrosinistra nel ballottaggio contro un sindaco uscente di espressione centrodestra.

Staremo a vedere come intenderà riorganizzarsi il centrodestra nazionale sotto la spinta del leader del carroccio Matteo Salvini.