Forte - Melodia, ai ferri corti

La consigliera di Abc attacca e il sindaco avverte: "Ti faccio nuova"

lunedì 1 febbraio 2016 14.02
A cura di Antonella Testini
Volano stracci tra Giacinto Forte e Rosa Melodia. Sotto accusa una frase rivolta dal sindaco alla consigliera di Abc nel corso dell'ultimo consiglio comunale.

Se fossero una coppia i due avrebbero già rotto la cristalleria di famiglia ma essendo rivali politici per ora hanno interrotto le comunicazioni.
Veniamo ai fatti.
In aula si discute della variante al Prg nel tratto viario compreso tra via Santeramo e via Di Vittorio, Rosa Melodia inizia il suo intervento analizzando una serie di punti per esprimere il suo voto sfavorevole ma dalla politica alla polemica il passo è breve e la consigliera si lascia scappare qualche insinuazione di troppo a proposito dei viaggi all'estero del primo cittadino e delle persone con cui quest'ultimo si accompagna.
Forte non gradisce e risponde alla provocazione urlando qual che può e alla fine i microfoni catturano la frase incriminata: "Ti faccio nuova nuova".

Nei confronti della consigliera piovono attestai di stima e di solidarietà da parte di cittadini e militanti politici oltre che dei colleghi dell'opposizione. Primo Enzo Colonna: "Forte è in piena continuità con Stacca, stessi modi, stesso lessico, identica insofferenza per ogni pensiero diverso e per le forze di opposizione". Poi Antonello Stigliano: "Tanto nervosismo, tanta violenza, mi confermano che siamo sulla strada giusta".

Parole che tuttavia non hanno fermato il Movimento Altamura bene Comune che oggi è tornato a chiedere pubbliche scuse a tutta la cittadinanza da parte di Forte.
"Non occorre ricordare il tenore dei suoi interventi in aula, non occorre ricordarlo a Lei e a nessuno di noi cittadini, platea dell'indegna esibizione andata in scena in occasione dell'ultima assise del Consiglio comunale cittadino – si legge in una nota di Abc rivolta al sindaco - Non occorre e quasi non ci fa bene tornare con la mente alla tristissima immagine di un sindaco livoroso che contorce i muscoli del viso in smorfie imbarazzanti di ira ed aggressività nel vano tentativo di mettere a tacere dissenso e dubbio che iniziano a farsi consistenti intorno alla sua figura. L'inequivoco tradimento del mandato ricevuto dai suoi elettori in occasione del "placet" in favore del cambio di giacchetta di alcuni dei consiglieri eletti nelle sue liste alle passate amministrative, pone seri interrogativi in ordine alla sua personalità politica. Essere "Forte nei fatti" si tradurrà, forse, in quell'atteggiamento prepotente e irrispettoso?"
E ancora: "Cosa consente ad un sindaco di rivolgere ai propri consiglieri, sebbene di opposizione, ora allusioni a carattere personale gravemente offensive ora espliciti giudizi altamente dispregiativi? Ci stiamo chiedendo, insomma, se essere un Sindaco Le permetta anche, di fronte alle critiche e ai legittimi interrogativi sollevati da due consiglieri della minoranza in aula in merito al Suo operato politico, di rispondere con imbarazzante scortesia, argomenti privi di pregio politico e non verificabili. Crediamo di no".

"Attendiamo – concludono da Abc - un sindaco di spessore, di carattere, capace di assumersi sempre le proprie responsabilità, di motivare sempre adeguatamente e con serenità le proprie decisioni, giuste o sbagliate che siano, un Sindaco la cui azione politica non sia preordinata alla esclusiva personale affermazione, un Sindaco che tuteli gli interessi dei cittadini e della Città, un sindaco che dismetta definitivamente gli strumenti della propaganda fine a sé stessa".
E mentre Forte e i suoi fedelissimi restano in silenzio una parola a favore del primo cittadino arriva da Filippo Lemma segretario del Movimento Forte: "Bene. Adesso siamo arrivati anche all'analisi grammaticale delle frasi dette da un Sindaco, preso dalla foga e dalla durezza del dibattito politico, in consiglio comunale. Tutta qui la proposta politica delle opposizioni? E poi con questa filastrocca del mutamento dei consiglieri comunali in partiti o viceversa. Voglio ricordare che non esiste nessun vincolo di mandato. La priorità è quella di realizzare un programma politico amministrativo, e di governare in maniera positiva una città".
Tensione alle stelle, dunque per una polemica destinata ad allargarsi e a coinvolgere anche altri esponenti dell'amministrazione comunale se si considerano i toni infocati dell'ultima adunanza.