Fiera di Milano, la presenza di aziende altamurane
2750 espositori e 331.649 visitatori. La ricerca di tecnologie, design e materiali
giovedì 26 aprile 2012
9.07
A Milano si è appena conclusa la fiera del mobile e del design, tenutasi dallo scorso 17 al 22 aprile. Un evento con circa 2.750 espositori e 331.649 visitatori, che quest'anno rispetto alle funeste previsioni, li ha visti aumentare del 3,5% rispetto al 2011. Soddisfazione è stata manifestata dagli espositori per le visite e le nuove possibilità di business, venute soprattutto da contatti esteri, dal nord Europa, dall'area BRIC e dagli Stati Uniti. Infatti, si è registrata una crescita della presenza di americani, probabilmente alla ricerca di idee e innovazione che non riescono a trovare nelle fiere statunitensi.
Anche per Altamura e per tutta l'area murgiana dell'imbottito, che dal 2007 ad oggi ha avuto un calo di fatturato di 146 milioni di euro, questo è un evento molto importante. Infatti, circa una diecina di aziende di Altamura hanno partecipato a questo evento, presentando nuovi prodotti sicuramente di qualità e di design. Alcuni imprenditori hanno dimostrato di aver addirittura avviato una ricerca non solo sul design, ma anche sulla tecnologia, su nuovi materiali, tessuti tecnologici e innovativi. Sono dei piccoli spiragli, delle nuove strade che si spera portino uno sviluppo di una nuova economia, che metta in campo nuove menti e nuove competenze, e porti gli imprenditori a collaborare e non a farsi la guerra.
Ciò che invece oggi fa male davvero male a questo territorio, sono quegli imprenditori che credono ancora di poter svendere il proprio prodotto, sfruttando e sottopagando la manodopera dei propri dipendenti, sono coloro che credono ancora in anacronistiche guerre dei prezzi.
Lorenzo Loizzo
Anche per Altamura e per tutta l'area murgiana dell'imbottito, che dal 2007 ad oggi ha avuto un calo di fatturato di 146 milioni di euro, questo è un evento molto importante. Infatti, circa una diecina di aziende di Altamura hanno partecipato a questo evento, presentando nuovi prodotti sicuramente di qualità e di design. Alcuni imprenditori hanno dimostrato di aver addirittura avviato una ricerca non solo sul design, ma anche sulla tecnologia, su nuovi materiali, tessuti tecnologici e innovativi. Sono dei piccoli spiragli, delle nuove strade che si spera portino uno sviluppo di una nuova economia, che metta in campo nuove menti e nuove competenze, e porti gli imprenditori a collaborare e non a farsi la guerra.
Ciò che invece oggi fa male davvero male a questo territorio, sono quegli imprenditori che credono ancora di poter svendere il proprio prodotto, sfruttando e sottopagando la manodopera dei propri dipendenti, sono coloro che credono ancora in anacronistiche guerre dei prezzi.
Lorenzo Loizzo