Federicus 2016 veste la superstizione
Tante le novità in programma per la V Edizione
lunedì 4 aprile 2016
9.38
Dopo l'enorme successo della edizione 2014 incentrata sul tema "Fede e Laicità" che ha richiamato oltre 250.000 visitatori, torna quest'anno per la sua V Edizione la festa medievale altamurana del "Federicus" con tante novità in programma, presentate questa mattina presso la sala consiliare del Comune di Altamura.
Tavolo a cui erano presenti in veste di relatori, l'avvocato Gianni Moramarco, presidente della Fortis Murgia; Carlo Camicia, vice presidente; il dirigente della stessa Beppe Piccininno; l'Ingegnere Piero Dipalo, presidente e dirigente uscente della Fortis Murgia; Vito Dibenedetto, presidente del Gal - Terre di Murgia; il sindaco di Altamura, Giacinto Forte; l'assessore alla cultura e al turismo, Saverio Mascolo; il vice presidente del Parco dell'Alta Murgia, Cesareo Troia; l'onorevole Liliana Ventricelli.
A chiudere il ciclo tematico è la "superstizione", che era l'esasperazione di ciò che l'uomo credeva per fede, rappresentato mediante una foresta di simboli che fonde eventi trascendentali, fantastici e irreali al fine di rievocare al meglio la magia del Medioevo.
Tra le novità di questa V Edizione, "Porta Notium", l'ingresso alla città da Porta Matera; la rievocazione dell'antico castello e di una piazza d'armi, intervento ambizioso allestito in piazza Matteotti; l'implementazione della carta pesta utilizzata per la realizzazione di alcuni costumi che sfileranno nei due cortei, il "corteo federiciano" ed il "corteo dei fanciulli dell'imperatore", tra i cui figuranti, le belve che nel Medioevo erano considerate oggetto di superstizione, i quattro elementi naturali (acqua, terra, fuoco, aria), i segni zodiacali. E ancora in piazza San Giovanni ci sarà uno spazio dedicato a cavalli di legno dove i bambini dei visitatori verranno portati a galoppo indietro nel tempo, alla riscoperta dei laboratori della carta, dei tessuti e di arte. Ma Federicus è anche eventi culturali, dibattiti, la presenza di Philippe Daverio, uno dei critici più importanti al mondo che rappresenterà per la città uno sprono alla crescita ed al miglioramento.
Una quinta edizione tutta da scoprire alla quale hanno lavorato dieci gruppi di lavoro, riunendo idee, fantasie, tecniche e capacità per la realizzazione di questa manifestazione che in soli 5 anni ha ridato lustro, luce e splendore alla città di Altamura, fino al punto di essere considerato uno dei più grandi eventi del Sud Italia.
Il merito dei risultati raggiunti va all'Associazione "Fortis Murgia", alle centinaia di volontari e all'Amministrazione, che hanno sposato questa iniziativa che sta diventando sempre più una certezza, un punto fermo nell'identità altamurana. Insieme con l'unico obiettivo di conferire al Federicus un respiro internazionale.
Per una tre giorni di intense emozioni alla ricerca delle radici, per toccare con mano la storia e ciò che è stato.
Tavolo a cui erano presenti in veste di relatori, l'avvocato Gianni Moramarco, presidente della Fortis Murgia; Carlo Camicia, vice presidente; il dirigente della stessa Beppe Piccininno; l'Ingegnere Piero Dipalo, presidente e dirigente uscente della Fortis Murgia; Vito Dibenedetto, presidente del Gal - Terre di Murgia; il sindaco di Altamura, Giacinto Forte; l'assessore alla cultura e al turismo, Saverio Mascolo; il vice presidente del Parco dell'Alta Murgia, Cesareo Troia; l'onorevole Liliana Ventricelli.
A chiudere il ciclo tematico è la "superstizione", che era l'esasperazione di ciò che l'uomo credeva per fede, rappresentato mediante una foresta di simboli che fonde eventi trascendentali, fantastici e irreali al fine di rievocare al meglio la magia del Medioevo.
Tra le novità di questa V Edizione, "Porta Notium", l'ingresso alla città da Porta Matera; la rievocazione dell'antico castello e di una piazza d'armi, intervento ambizioso allestito in piazza Matteotti; l'implementazione della carta pesta utilizzata per la realizzazione di alcuni costumi che sfileranno nei due cortei, il "corteo federiciano" ed il "corteo dei fanciulli dell'imperatore", tra i cui figuranti, le belve che nel Medioevo erano considerate oggetto di superstizione, i quattro elementi naturali (acqua, terra, fuoco, aria), i segni zodiacali. E ancora in piazza San Giovanni ci sarà uno spazio dedicato a cavalli di legno dove i bambini dei visitatori verranno portati a galoppo indietro nel tempo, alla riscoperta dei laboratori della carta, dei tessuti e di arte. Ma Federicus è anche eventi culturali, dibattiti, la presenza di Philippe Daverio, uno dei critici più importanti al mondo che rappresenterà per la città uno sprono alla crescita ed al miglioramento.
Una quinta edizione tutta da scoprire alla quale hanno lavorato dieci gruppi di lavoro, riunendo idee, fantasie, tecniche e capacità per la realizzazione di questa manifestazione che in soli 5 anni ha ridato lustro, luce e splendore alla città di Altamura, fino al punto di essere considerato uno dei più grandi eventi del Sud Italia.
Il merito dei risultati raggiunti va all'Associazione "Fortis Murgia", alle centinaia di volontari e all'Amministrazione, che hanno sposato questa iniziativa che sta diventando sempre più una certezza, un punto fermo nell'identità altamurana. Insieme con l'unico obiettivo di conferire al Federicus un respiro internazionale.
Per una tre giorni di intense emozioni alla ricerca delle radici, per toccare con mano la storia e ciò che è stato.