Falsi aborti e bambini in vendita
Teresa Lasaponara racconta nel suo libro la storia vera di un incredibile intrigo. Fin dove arriva la menzogna e la degradazione umana...
lunedì 7 giugno 2010
10.16
Io sono Lapantera. Il titolo potrebbe trarre in inganno. Un gioco di parole dai chiaroscuri appena accennati. Il libro della gravinese Teresa Lasaponara (edizione Il Filo 2009) è un intrecciarsi mai stanco di presenza e di assenze. O meglio, di presenze negate e di assenze inseguite. In realtà, è il titolo a racchiudere il senso di tutta la storia narrata. Vera come la quotidianità, cruda e crudele, che l'autrice descrive.
Lapantera. Lasaponara. Un accostamento di suoni non casuale, dal momento che le due parole sono legate dalla loro stessa funzione. È una donna a tessere l'ordito della vicenda. Complessa. Apparentemente incredibile perché attuale. È la cronaca di tutti i giorni, quella che siamo abituati a leggere sulle pagine dei giornali o a guardare in televisione. Quella che, per la sua insistente ripetitività, ci lascia ormai indifferenti.
Ciò che emerge nel libro di Teresa Lasaponara è il dolore nascosto della vittima, il tumulto dei suoi pensieri, la solitudine di chi non riconosce più il volto della propria vita, sfigurata da un destino che ha avuto soltanto padroni.
Gandi Mennino è un'avvocatessa all'apice della carriera e del successo. Giovane, bella e intelligente, custodisce un segreto che le strappa il sorriso dal cuore. Il ricordo della gravidanza interrotta per volontà di un "padre" spietato la perseguita giorno e notte. Aveva appena 15 anni e amava Giorgio. Lo amava di quell'Amore inconsapevole, spontaneo e coraggioso che solo durante l'adolescenza si prova. Uccidere un figlio mai nato, allontanare un uomo intensamente desiderato, distruggere il presente e, con esso, il passato e il futuro. La vita di Gandi è una catena di costrizioni che sembrano non avere un filo logico. E invece il filo logico c'è. Ingarbugliato nell'illogica cattiveria dell'uomo assetato di potere e di danaro. Lacerata dal rimorso, Gandi vuole ricomporre un puzzle dai contorni ancora poco chiari. L'immagine che ne verrà fuori coinvolge, insieme a lei, anche altre donne. Dietro quella gravidanza negata si nasconde un intrigo di falsi aborti e di bambini in vendita. Si nasconde la menzogna e la degradazione dell'uomo.
Gandi reagisce come una vera e propria "pantera". Graffiando l'anima a chi gliel'ha calpestata di giorno in giorno. Riconquistando l'uomo involontariamente perduto. Riabbracciando il frutto del loro Amore.
Teresa Lasaponara, laureata in Ostetricia, attualmente lavora presso il consultorio familiare di Altamura, città in cui risiede con la propria famiglia. Una professione, la sua, che le permette di toccare con mano diverse realtà ed esperienze e numerose problematiche relative alla gravidanza. Una scrittura fluida e semplice, che a tratti riprende le caratteristiche di un interessante copione cinematografico. E l'autrice lancia un S.O.S.: "Cercasi padre produttore e fratello regista per portare alla luce un problema serio di falsi aborti e bambini in vendita. Confido nella generosità di un Grande!"
Lapantera. Lasaponara. Un accostamento di suoni non casuale, dal momento che le due parole sono legate dalla loro stessa funzione. È una donna a tessere l'ordito della vicenda. Complessa. Apparentemente incredibile perché attuale. È la cronaca di tutti i giorni, quella che siamo abituati a leggere sulle pagine dei giornali o a guardare in televisione. Quella che, per la sua insistente ripetitività, ci lascia ormai indifferenti.
Ciò che emerge nel libro di Teresa Lasaponara è il dolore nascosto della vittima, il tumulto dei suoi pensieri, la solitudine di chi non riconosce più il volto della propria vita, sfigurata da un destino che ha avuto soltanto padroni.
Gandi Mennino è un'avvocatessa all'apice della carriera e del successo. Giovane, bella e intelligente, custodisce un segreto che le strappa il sorriso dal cuore. Il ricordo della gravidanza interrotta per volontà di un "padre" spietato la perseguita giorno e notte. Aveva appena 15 anni e amava Giorgio. Lo amava di quell'Amore inconsapevole, spontaneo e coraggioso che solo durante l'adolescenza si prova. Uccidere un figlio mai nato, allontanare un uomo intensamente desiderato, distruggere il presente e, con esso, il passato e il futuro. La vita di Gandi è una catena di costrizioni che sembrano non avere un filo logico. E invece il filo logico c'è. Ingarbugliato nell'illogica cattiveria dell'uomo assetato di potere e di danaro. Lacerata dal rimorso, Gandi vuole ricomporre un puzzle dai contorni ancora poco chiari. L'immagine che ne verrà fuori coinvolge, insieme a lei, anche altre donne. Dietro quella gravidanza negata si nasconde un intrigo di falsi aborti e di bambini in vendita. Si nasconde la menzogna e la degradazione dell'uomo.
Gandi reagisce come una vera e propria "pantera". Graffiando l'anima a chi gliel'ha calpestata di giorno in giorno. Riconquistando l'uomo involontariamente perduto. Riabbracciando il frutto del loro Amore.
Teresa Lasaponara, laureata in Ostetricia, attualmente lavora presso il consultorio familiare di Altamura, città in cui risiede con la propria famiglia. Una professione, la sua, che le permette di toccare con mano diverse realtà ed esperienze e numerose problematiche relative alla gravidanza. Una scrittura fluida e semplice, che a tratti riprende le caratteristiche di un interessante copione cinematografico. E l'autrice lancia un S.O.S.: "Cercasi padre produttore e fratello regista per portare alla luce un problema serio di falsi aborti e bambini in vendita. Confido nella generosità di un Grande!"