Faida familiare: arrestati due pregiudicati
Colpi di pistola contro un pregiudicato per dissapori familiari
mercoledì 7 marzo 2018
12.04
Due uomini sono finiti in carcere con l'accusa di tentato omicidio e porto abusivo d'arma da fuoco.
Stando alle ricostruzioni fornite dall'Arma dei carabinieri, la mattina del 9 dicembre 2017 i due si sono presentati nell'abitazione di Michele Colonna, in contrada Taverna Nuovo ad Altamura, e avevano esploso contro quest'ultimo tre colpi d'arma da fuoco dei quali uno aveva ferito l'uomo alla gamba sinistra. Non contenti avevano puntato l'arma contro la moglie e il figlio della vittima che erano rimasti illesi poiché l'arma utilizzata si era inceppata.
Dopo appena due mesi dall'agguato, le serrate indagini , condotte dalla locale Compagnia dei carabinieri e coordinate dal Sostituto Procuratore, Grazia Errede, della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bari, hanno consentito, grazie alla testimonianza della vittima e alle indagini di natura tecnica, di svelare il contesto in cui è maturata l'azione delittuosa e di individuare i responsabili, di 41 e 34 anni, entrambi pregiudicati di Cassano delle Murge per reati contro il patrimonio e violazione della legge sulle armi.
In particolare i sicari, a bordo di un' autovettura Audi A5, si erano presentati verso le 10.30 presso la casa rurale dove Michele Colonna sta espiando una condanna definitiva per ricettazione in regime di detenzione domiciliare e, dopo averlo sorpreso nel cortile, avevano eseguito l'agguato utilizzando una pistola cal. 7.65.
L'intervento immediato sul luogo da parte di militari di una pattuglia dell'Aliquota Radiomobile aveva consentito di raccogliere, quando ancora Colonna era riverso a terra e prima dell'arrivo dell'ambulanza del 118, la sua testimonianza e quella dei suoi familiari i quali, avevano dichiarato di aver riconosciuto senza ombra di dubbio entrambi gli autori dell'agguato.
L'indagine ha consentito di accertare che il movente è legato a dissapori familiari.
Il Giudice per le Indagini Preliminari, Giovanni Anglana, condividendo pienamente il quadro probatorio delineato dal Pm, disponendo per i due la collocazione presso la Casa Circondariale di Bari.
Stando alle ricostruzioni fornite dall'Arma dei carabinieri, la mattina del 9 dicembre 2017 i due si sono presentati nell'abitazione di Michele Colonna, in contrada Taverna Nuovo ad Altamura, e avevano esploso contro quest'ultimo tre colpi d'arma da fuoco dei quali uno aveva ferito l'uomo alla gamba sinistra. Non contenti avevano puntato l'arma contro la moglie e il figlio della vittima che erano rimasti illesi poiché l'arma utilizzata si era inceppata.
Dopo appena due mesi dall'agguato, le serrate indagini , condotte dalla locale Compagnia dei carabinieri e coordinate dal Sostituto Procuratore, Grazia Errede, della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bari, hanno consentito, grazie alla testimonianza della vittima e alle indagini di natura tecnica, di svelare il contesto in cui è maturata l'azione delittuosa e di individuare i responsabili, di 41 e 34 anni, entrambi pregiudicati di Cassano delle Murge per reati contro il patrimonio e violazione della legge sulle armi.
In particolare i sicari, a bordo di un' autovettura Audi A5, si erano presentati verso le 10.30 presso la casa rurale dove Michele Colonna sta espiando una condanna definitiva per ricettazione in regime di detenzione domiciliare e, dopo averlo sorpreso nel cortile, avevano eseguito l'agguato utilizzando una pistola cal. 7.65.
L'intervento immediato sul luogo da parte di militari di una pattuglia dell'Aliquota Radiomobile aveva consentito di raccogliere, quando ancora Colonna era riverso a terra e prima dell'arrivo dell'ambulanza del 118, la sua testimonianza e quella dei suoi familiari i quali, avevano dichiarato di aver riconosciuto senza ombra di dubbio entrambi gli autori dell'agguato.
L'indagine ha consentito di accertare che il movente è legato a dissapori familiari.
Il Giudice per le Indagini Preliminari, Giovanni Anglana, condividendo pienamente il quadro probatorio delineato dal Pm, disponendo per i due la collocazione presso la Casa Circondariale di Bari.