Energie rinnovabili, la considerazione di Aria Fresca
L'Appello rivolto al governo nazionale e al nostro sindaco. "Centinaia di altamurani a rischio lavoro"
martedì 29 marzo 2011
12.00
Il Movimento Cittadino Aria Fresca, preso atto della possibilità per centinaia di altamurani di rischiare il proprio posto di lavoro, a seguito delle "pesanti limitazioni allo sviluppo delle energie rinnovabili introdotte dal Governo", ha rivolto un appello, a firma del consigliere Enzo Colonna, rivolto al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro per lo Sviluppo Economico e al Ministro per l'Ambiente.
Nella nota si legge che "Il 3 marzo 2011 il Governo ha approvato definitivamente lo schema di decreto legislativo che recepisce la direttiva europea n. 28 del 2009, avente a tema la promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili. Il decreto pone severi ostacoli allo sviluppo delle energie rinnovabili nel nostro Paese, introducendo di fatto pesanti limitazioni nel tentativo (comprensibile e per alcuni profili giusto) di rivedere i meccanismi di incentivazione delle produzioni eco-sostenibili di energie elettrica (in particolare, quella fotovoltaica). Tale decreto provoca in prima battuta gravi conseguenze sotto il profilo ambientale, con l'allontanamento dagli obiettivi della Unione Europea per quanto riguarda la lotta ai cambiamenti climatici. A queste si aggiungono negativi effetti economici, penalizzando un settore produttivo industriale nuovo, strategico per l'Italia e decisivo per Altamura e il suo territorio. Nella nostra Città sono infatti centinaia le persone (operai specializzati, professionisti, impiegati, imprenditori) che traggono lavoro e reddito dal settore fotovoltaico, che ha visto nascere e consolidarsi importanti iniziative imprenditoriali che si sono affermate con successo sui mercati. Tali nuove imprese hanno portato ad una crescita occupazionale da tutelare preziosamente, anche in considerazione della grave crisi che ha interessato altri settori produttivi, come il mobile imbottito, e che ha duramente impattato sulle famiglie del territorio murgiano". Alle Autorità viene chiesto un intervento rapido con atti e provvedimenti normativi per modificare "le limitazioni in tema di incentivi collegati al conto energia, di tetto alla produzione di energia da fonte rinnovabile e di sviluppo delle rinnovabili in edilizia, pur prevedendo e garantendo, come è negli obiettivi del decreto approvato, procedure certe e trasparenti per contrastare abusi e speculazioni nel settore delle fonti rinnovabili".
Il Movimento Cittadino, inoltre, ha inviato un comunicato anche al nostro sindaco Mario Stacca, nel quale si sottolinea la sospensione dell'attività del consiglio comunale, sede opportuna per affrontare tali temi.
Nella nota si chiede di condividere e fare propria l'iniziativa dell'Appello rivolto al governo nazionale dal Movimento e si rammenta che "il futuro, personale e collettivo, è dato dalle tecnologie positive, quelle che creano senza distruggere, quelle che distribuiscono la ricchezza piuttosto che lasciarla accumulare in pochissime mani. Tra queste tecnologie vi sono sicuramente quelle che consentono, a ciascuno, di rendersi autonomo nell'approvvigionamento dell'energia, come appunto con il ricorso agli impianti fotovoltaici. Questi, però, dati gli attuali costi di produzione, richiedono necessariamente per la loro diffusione che il loro acquisto o la loro installazione sia sostenuta con incentivi finanziari statali".
Nella nota si legge che "Il 3 marzo 2011 il Governo ha approvato definitivamente lo schema di decreto legislativo che recepisce la direttiva europea n. 28 del 2009, avente a tema la promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili. Il decreto pone severi ostacoli allo sviluppo delle energie rinnovabili nel nostro Paese, introducendo di fatto pesanti limitazioni nel tentativo (comprensibile e per alcuni profili giusto) di rivedere i meccanismi di incentivazione delle produzioni eco-sostenibili di energie elettrica (in particolare, quella fotovoltaica). Tale decreto provoca in prima battuta gravi conseguenze sotto il profilo ambientale, con l'allontanamento dagli obiettivi della Unione Europea per quanto riguarda la lotta ai cambiamenti climatici. A queste si aggiungono negativi effetti economici, penalizzando un settore produttivo industriale nuovo, strategico per l'Italia e decisivo per Altamura e il suo territorio. Nella nostra Città sono infatti centinaia le persone (operai specializzati, professionisti, impiegati, imprenditori) che traggono lavoro e reddito dal settore fotovoltaico, che ha visto nascere e consolidarsi importanti iniziative imprenditoriali che si sono affermate con successo sui mercati. Tali nuove imprese hanno portato ad una crescita occupazionale da tutelare preziosamente, anche in considerazione della grave crisi che ha interessato altri settori produttivi, come il mobile imbottito, e che ha duramente impattato sulle famiglie del territorio murgiano". Alle Autorità viene chiesto un intervento rapido con atti e provvedimenti normativi per modificare "le limitazioni in tema di incentivi collegati al conto energia, di tetto alla produzione di energia da fonte rinnovabile e di sviluppo delle rinnovabili in edilizia, pur prevedendo e garantendo, come è negli obiettivi del decreto approvato, procedure certe e trasparenti per contrastare abusi e speculazioni nel settore delle fonti rinnovabili".
Il Movimento Cittadino, inoltre, ha inviato un comunicato anche al nostro sindaco Mario Stacca, nel quale si sottolinea la sospensione dell'attività del consiglio comunale, sede opportuna per affrontare tali temi.
Nella nota si chiede di condividere e fare propria l'iniziativa dell'Appello rivolto al governo nazionale dal Movimento e si rammenta che "il futuro, personale e collettivo, è dato dalle tecnologie positive, quelle che creano senza distruggere, quelle che distribuiscono la ricchezza piuttosto che lasciarla accumulare in pochissime mani. Tra queste tecnologie vi sono sicuramente quelle che consentono, a ciascuno, di rendersi autonomo nell'approvvigionamento dell'energia, come appunto con il ricorso agli impianti fotovoltaici. Questi, però, dati gli attuali costi di produzione, richiedono necessariamente per la loro diffusione che il loro acquisto o la loro installazione sia sostenuta con incentivi finanziari statali".