Emiliano nomina la giunta: nel governo anche le tre consigliere Cinque stelle
Rivolta del Movimento: "Da Emiliano atto di violenza inaudita"
martedì 7 luglio 2015
10.11
A quasi un mese dall'elezione il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha nominato la nuova giunta. Tra volti nuovi e scontate riconferme spuntano i nomi delle tre consigliere elette nel Movimento Cinque stelle.
Nelle specifico il presidente ha firmato i decreti e affidato le deleghe all'ex assessore Giovanni Giannini (Lavori pubblici - Infrastrutture), Raffaele Piemontese (Bilancio), Gianni Liviano (Turismo-Cultura), Sebastiano Leo (Formazione-Lavoro), Salvatore Negro (Welfare), alla riconfermata Loredana Capone (esterna) Sviluppo Economico, Annamaria Curcuruto (esterna) Pianificazione territoriale, Rosa Barone (M5S) Agricoltura, Antonella Laricchia (M5S) Ambiente, Viviana Guarini (M5S) Personale.
"La giunta rispetta lo Statuto per quanto riguarda la parità di genere, e rispetta la norma piuttosto singolare, che trova corrispettivi forse solo in Calabria, che impone di scegliere gli assessori quasi solo nel novero degli eletti, impedendo di implementarla con nomi di alto profilo" ha commentato il presidente confermando di mantenere per se la delega alla sanità.
"Lancio ora – ha aggiunto Emiliano - un appello alle consigliere del Movimento 5 stelle, perché accettino l'incarico. Non c'è un piano B: adempiere alla chiamata del Presidente della Regione spero sia vissuto come un dovere e spero che venerdì rispondano presentandosi in Giunta. Come si può notare, non c'è stato alcun inciucio né giochiamo al gatto col topo, non si tratta di un'operazione opaca o partitica".
La chiamata è prevista per venerdì 10 luglio a Taranto nel palazzo della provincia ma dal Movimento pentastellato arriva un secco "No Grazie".
"La paura di essere controllato dalla principale forza di opposizione lo ha portato a compiere quello che è un atto di una violenza istituzionale inaudita nei confronti di tutti i pugliesi" commentano dal gruppo.
"Ci chiediamo come si possa immaginare un atto di violenza tale – si legge in un comunicato sottoscritto dai consiglieri cinque stelle - proprio nel giorno in cui, nonostante queste "finte aperture mediatiche" avevamo raccolto il suo terzo NO ad un nostro concreto tentativo di collaborazione dopo aver lavorato e fatto al posto suo un esercizio di vera democrazia diretta raccogliendo 160 curricula di pugliesi di qualsiasi orientamento politico che il governatore si è rifiutato anche solo di valutare.
"Inutile ribadire che rifiuteremo il compromesso dietro questi incarichi come tutti d'altronde sanno da oltre un mese e lo faremo sicuramente con ancora meno dubbi del passato visto questo suo gesto di violenza. Questo è il tempo per il lavoro serio, come quello che stiamo già facendo per migliorare finalmente la nostra regione: non abbiamo intenzione di vendere il nostro silenzio in cambio di poltrone e piuttosto attendiamo lui, il suo partito e le sue sedicenti aperture al M5S alla prova dei voti quando si tratterà di votare gli incarichi di garanzia e di controllo per le quali abbiamo già dato la nostra disponibilità: Presidenza del Consiglio Regionale e Presidenza delle Commissioni Ambiente e Bilancio".
Dello stesso avviso anche MIchele Cannito, attivista Cinque stelle ed ex candidato al consiglio regionale che chiede a Emiliano di confrontarsi sulle questioni importanti per la Puglia come sanità e bilancio chiedendo di nominare in giunta "esperti che ci permettano di raggiungere gli obiettivi" aggiunge Cannito esortando le scuse pubbliche da parte del presidente Emiliano "per la più grave scorrettezza istituzionale".
Una posizione netta che non sembra disposta a compromessi e revisioni. Ad Emiliano non resta che portare altri tre nomi in giunta il prossimo venerdì.
Nelle specifico il presidente ha firmato i decreti e affidato le deleghe all'ex assessore Giovanni Giannini (Lavori pubblici - Infrastrutture), Raffaele Piemontese (Bilancio), Gianni Liviano (Turismo-Cultura), Sebastiano Leo (Formazione-Lavoro), Salvatore Negro (Welfare), alla riconfermata Loredana Capone (esterna) Sviluppo Economico, Annamaria Curcuruto (esterna) Pianificazione territoriale, Rosa Barone (M5S) Agricoltura, Antonella Laricchia (M5S) Ambiente, Viviana Guarini (M5S) Personale.
"La giunta rispetta lo Statuto per quanto riguarda la parità di genere, e rispetta la norma piuttosto singolare, che trova corrispettivi forse solo in Calabria, che impone di scegliere gli assessori quasi solo nel novero degli eletti, impedendo di implementarla con nomi di alto profilo" ha commentato il presidente confermando di mantenere per se la delega alla sanità.
"Lancio ora – ha aggiunto Emiliano - un appello alle consigliere del Movimento 5 stelle, perché accettino l'incarico. Non c'è un piano B: adempiere alla chiamata del Presidente della Regione spero sia vissuto come un dovere e spero che venerdì rispondano presentandosi in Giunta. Come si può notare, non c'è stato alcun inciucio né giochiamo al gatto col topo, non si tratta di un'operazione opaca o partitica".
La chiamata è prevista per venerdì 10 luglio a Taranto nel palazzo della provincia ma dal Movimento pentastellato arriva un secco "No Grazie".
"La paura di essere controllato dalla principale forza di opposizione lo ha portato a compiere quello che è un atto di una violenza istituzionale inaudita nei confronti di tutti i pugliesi" commentano dal gruppo.
"Ci chiediamo come si possa immaginare un atto di violenza tale – si legge in un comunicato sottoscritto dai consiglieri cinque stelle - proprio nel giorno in cui, nonostante queste "finte aperture mediatiche" avevamo raccolto il suo terzo NO ad un nostro concreto tentativo di collaborazione dopo aver lavorato e fatto al posto suo un esercizio di vera democrazia diretta raccogliendo 160 curricula di pugliesi di qualsiasi orientamento politico che il governatore si è rifiutato anche solo di valutare.
"Inutile ribadire che rifiuteremo il compromesso dietro questi incarichi come tutti d'altronde sanno da oltre un mese e lo faremo sicuramente con ancora meno dubbi del passato visto questo suo gesto di violenza. Questo è il tempo per il lavoro serio, come quello che stiamo già facendo per migliorare finalmente la nostra regione: non abbiamo intenzione di vendere il nostro silenzio in cambio di poltrone e piuttosto attendiamo lui, il suo partito e le sue sedicenti aperture al M5S alla prova dei voti quando si tratterà di votare gli incarichi di garanzia e di controllo per le quali abbiamo già dato la nostra disponibilità: Presidenza del Consiglio Regionale e Presidenza delle Commissioni Ambiente e Bilancio".
Dello stesso avviso anche MIchele Cannito, attivista Cinque stelle ed ex candidato al consiglio regionale che chiede a Emiliano di confrontarsi sulle questioni importanti per la Puglia come sanità e bilancio chiedendo di nominare in giunta "esperti che ci permettano di raggiungere gli obiettivi" aggiunge Cannito esortando le scuse pubbliche da parte del presidente Emiliano "per la più grave scorrettezza istituzionale".
Una posizione netta che non sembra disposta a compromessi e revisioni. Ad Emiliano non resta che portare altri tre nomi in giunta il prossimo venerdì.