Elezioni, centrodestra: partita a tre
Tra i nomi di Giorgio e Zaccaria spunta quello di Saponaro
giovedì 9 aprile 2015
12.21
Ore di convulse riunioni e accese discussioni nelle "segrete stanze", in una corsa contro il tempo che si fa sempre più stringente.
La scelta del candidato sindaco del centrodestra si fa sempre più spasmodica. Passata la settimana santa, nonostante le assicurazioni nessuna svolta si è profilata all'orizzonte di una coalizione alla ricerca, prima ancora che dell'aspirante sindaco, di un'identità messa in forse dalle complicate dinamiche interne, a partire da quelle nazionali fino ad arrivare nei comuni.
Pacificata la situazione interna di Forza Italia, il primo nome in lizza è stato proprio quello del capogruppo Pasquale Giorgio, caldeggiato anche dai vertici regionali del partito. Un nome che però non ha convinto tutto lo schieramento se, proprio negli ultimi giorni, sono salite anche le quotazioni di Vito Zaccaria, fortemente sostenuto da Ncd. Proprio l'ex vicesindaco ed assessore, contattato, si limita a dire che "la situazione è un work in progress, stiamo lavorando per ricompattare il centrodestra. Entro stasera avremo importanti novità".
Ricompattare il centrodestra, appunto: sembra questo il vero nodo, dopo che importanti pezzi del fronte moderato hanno lasciato intendere da tempo di guardare verso altri lidi. Pezzi che a seconda della scelta del candidato potrebbero decidere di ripensarci, e riconsiderare un'alleanza che sembrava definitivamente andata in fumo. A rimettere tutto in discussione però sono state soprattutto le reazioni della sinistra del centrosinistra, non disposta a sposare senza condizioni la strategia del Pd di Stigliano di allargare il più possibile la coalizione al centro. Un altolà che ha impedito, ad oggi, la firma di accordi elettorali ufficiali.
E che la partita possa riaprirsi lo lascia intendere Vito Casiello dell'Udc: "Siamo stati leali con tutti, abbiamo espresso la nostra disponibilità al centrosinistra, ma da quella coalizione giungono segnali contrastanti". Valutazioni che fanno dire al segretario del partito centrista che è possibile riaprire il dialogo "se uscisse un nome condiviso che tenga unito tutto il centrodestra, non solo per vincere ma anche governare con forze omogenee".
Ma il vero nodo, più che quello dell'Udc, partito a cui nemmeno Sel ha chiuso del tutto la porta in faccia, sembra essere Rinnovamento di Luigi Lorusso, su cui il veto dell'ala radicale del fronte progressista è ben più forte. Un "tesoretto" di voti, quello del consigliere metropolitano, che farebbe la differenza e potrebbe, in caso di alleanza con il centrodestra, alveo naturale del partito, riaprire i giochi.
Ecco allora che nelle ultime ore si fa sempre più insistente una terza ipotesi alternativa, quella che, proverbialmente, tra i due litiganti permetterebbe a un terzo di chiudere la partita. Un candidato giovane, dal solido profilo amministrativo, e soprattutto gradito a Rinnovamento, di cui è espressione: Giovanni Saponaro, assessore di lungo corso.
Il telefono dell'interessato squilla a vuoto, ma "radio politica" assicura: il suo nome è in ballo e le prossime ore saranno quelle decisive…
La scelta del candidato sindaco del centrodestra si fa sempre più spasmodica. Passata la settimana santa, nonostante le assicurazioni nessuna svolta si è profilata all'orizzonte di una coalizione alla ricerca, prima ancora che dell'aspirante sindaco, di un'identità messa in forse dalle complicate dinamiche interne, a partire da quelle nazionali fino ad arrivare nei comuni.
Pacificata la situazione interna di Forza Italia, il primo nome in lizza è stato proprio quello del capogruppo Pasquale Giorgio, caldeggiato anche dai vertici regionali del partito. Un nome che però non ha convinto tutto lo schieramento se, proprio negli ultimi giorni, sono salite anche le quotazioni di Vito Zaccaria, fortemente sostenuto da Ncd. Proprio l'ex vicesindaco ed assessore, contattato, si limita a dire che "la situazione è un work in progress, stiamo lavorando per ricompattare il centrodestra. Entro stasera avremo importanti novità".
Ricompattare il centrodestra, appunto: sembra questo il vero nodo, dopo che importanti pezzi del fronte moderato hanno lasciato intendere da tempo di guardare verso altri lidi. Pezzi che a seconda della scelta del candidato potrebbero decidere di ripensarci, e riconsiderare un'alleanza che sembrava definitivamente andata in fumo. A rimettere tutto in discussione però sono state soprattutto le reazioni della sinistra del centrosinistra, non disposta a sposare senza condizioni la strategia del Pd di Stigliano di allargare il più possibile la coalizione al centro. Un altolà che ha impedito, ad oggi, la firma di accordi elettorali ufficiali.
E che la partita possa riaprirsi lo lascia intendere Vito Casiello dell'Udc: "Siamo stati leali con tutti, abbiamo espresso la nostra disponibilità al centrosinistra, ma da quella coalizione giungono segnali contrastanti". Valutazioni che fanno dire al segretario del partito centrista che è possibile riaprire il dialogo "se uscisse un nome condiviso che tenga unito tutto il centrodestra, non solo per vincere ma anche governare con forze omogenee".
Ma il vero nodo, più che quello dell'Udc, partito a cui nemmeno Sel ha chiuso del tutto la porta in faccia, sembra essere Rinnovamento di Luigi Lorusso, su cui il veto dell'ala radicale del fronte progressista è ben più forte. Un "tesoretto" di voti, quello del consigliere metropolitano, che farebbe la differenza e potrebbe, in caso di alleanza con il centrodestra, alveo naturale del partito, riaprire i giochi.
Ecco allora che nelle ultime ore si fa sempre più insistente una terza ipotesi alternativa, quella che, proverbialmente, tra i due litiganti permetterebbe a un terzo di chiudere la partita. Un candidato giovane, dal solido profilo amministrativo, e soprattutto gradito a Rinnovamento, di cui è espressione: Giovanni Saponaro, assessore di lungo corso.
Il telefono dell'interessato squilla a vuoto, ma "radio politica" assicura: il suo nome è in ballo e le prossime ore saranno quelle decisive…