Elezioni amministrative, potrebbero slittare al 7 giugno
7 Regioni e 515 comuni chiamati al voto
lunedì 23 marzo 2015
14.07
Prima il 17 maggio, poi il 10, il 24 e infine il 31. Con un possibile, ulteriore slittamento al 7 giugno.
La data del prossimo "election day", che accorpa le elezioni amministrative 2015, slitta sempre più man mano che passano le settimane, assomigliando a una sorta di "gioco dell'oca".
Sette le regioni (Campania, Veneto, Liguria, Toscana, Puglia, Marche, Umbria) e 515 comuni interessati dal voto che attendono infatti di conoscere la data definitiva in cui i propri cittadini saranno chiamati alle urne per il rinnovo dei consigli regionali e comunali.
La legge di stabilità 2015 ha previsto infatti che "le elezioni dei nuovi consigli regionali hanno luogo non oltre i sessanta giorni successivi al termine del quinquennio" della consiliatura regionale o comunale. Il decreto legge pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 18 marzo ha aggiunto: "o nella domenica compresa nei sei giorni ulteriori", un comma che i più hanno interpretato come un implicito riferimento a domenica 31 maggio 2015. Una data che però fa temere una bassa affluenza, in vista del ponte del 2 giugno.
Diversi enti locali avrebbero infatti manifestato al governo timori in merito a questa concomitanza, portando così ad un ripensamento da parte di Palazzo Chigi che sarebbe infatti al lavoro per cambiare nuovamente la data delle regionali. A ciò si aggiunge la situazione di stallo politico in alcune regioni, come Veneto e Puglia, dove il centrodestra fatica ancora a trovare la quadra sulle candidature a presidente.
Ragioni di opportunità politica, quindi, potrebbero procrastinare la data del voto al 7 giugno, allungando ulteriormente i tempi di una campagna elettorale ormai partita da tempo…
La data del prossimo "election day", che accorpa le elezioni amministrative 2015, slitta sempre più man mano che passano le settimane, assomigliando a una sorta di "gioco dell'oca".
Sette le regioni (Campania, Veneto, Liguria, Toscana, Puglia, Marche, Umbria) e 515 comuni interessati dal voto che attendono infatti di conoscere la data definitiva in cui i propri cittadini saranno chiamati alle urne per il rinnovo dei consigli regionali e comunali.
La legge di stabilità 2015 ha previsto infatti che "le elezioni dei nuovi consigli regionali hanno luogo non oltre i sessanta giorni successivi al termine del quinquennio" della consiliatura regionale o comunale. Il decreto legge pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 18 marzo ha aggiunto: "o nella domenica compresa nei sei giorni ulteriori", un comma che i più hanno interpretato come un implicito riferimento a domenica 31 maggio 2015. Una data che però fa temere una bassa affluenza, in vista del ponte del 2 giugno.
Diversi enti locali avrebbero infatti manifestato al governo timori in merito a questa concomitanza, portando così ad un ripensamento da parte di Palazzo Chigi che sarebbe infatti al lavoro per cambiare nuovamente la data delle regionali. A ciò si aggiunge la situazione di stallo politico in alcune regioni, come Veneto e Puglia, dove il centrodestra fatica ancora a trovare la quadra sulle candidature a presidente.
Ragioni di opportunità politica, quindi, potrebbero procrastinare la data del voto al 7 giugno, allungando ulteriormente i tempi di una campagna elettorale ormai partita da tempo…