La grande opportunità per Altamura
Scoprire Annigoni nella cornice di Palazzo Baldassarre. Spettacoli di musica e arte ogni sabato sera
mercoledì 8 giugno 2011
Firenze, 1930. In collettiva con altri pittori, Annigoni espone per la prima volta le sue opere. Si apre la strada di un grande successo e di importanti apprezzamenti da parte di chi riesce a leggere in un dipinto il completo distacco dal conformismo e di chi comprende la richiesta di un quadro di attenzione e non di scontata complicità. Pietro Annigoni, celeberrimo ritrattista del '900, un uomo che non riversa il suo interesse in un'unica branca del sapere, ma che si appassiona alla scultura, alla architettura, alla letteratura, alla musica, al teatro, alla filosofia. Dapprima colorò le sue tele di volti di gente di strada, di umile condizione, rendendo i suoi ritratti ricchi di introspezione psicologica. Anche la sua produzione di natura e paesaggi reca un richiamo, immanente o esplicito, fondamentalmente antropocentrico. I soggetti religiosi, che descrive col suo pennello, vengono intinti nella sua laicità ed effondono più una componente umana che divina. La sua arte da subito appare incentrata sull'indissolubilità dell'estetica dall'etica, portando il segno della sua rielaborazione del pensiero crociano.
Una formazione, dunque, di diffuso anacronismo - se vagliati gli esempi artistici del suo tempo - che lo rendono "l'uomo" e non un uomo. Non meraviglierà il fatto che per acquisito distacco aristocratico e per innata superiorità intellettuale, nel 1954, alla richiesta della regina Elisabetta II di Inghilterra di un ritratto, egli cercò di ostruire elegantemente l'offerta avanzando la necessità di 22 sedute di posa. Ma il successo all'Esposizione Internazionale di Parigi, le mostre a Londra e alla Wildenstein & Co, avevano convinto la Regina tanto da accettare le volontà dell'artista. E un secondo ritratto di Elisabetta fu realizzato nel '69, quando ormai la sua fama era cresciuta a dismisura – la sola rivista Time gli dedicò sette copertine. Famose le sue raffigurazioni di altri membri della Casa Reale Inglese, dello Scià di Persia e di altri personaggi di alto rango.
Inutile dire chi sia Pietro Annigoni o regalare l'ennesima apologia. A voler essere sottolineata è la grande opportunità che la città di Altamura può cogliere in questi giorni. Non dovrebbe essere difficile per una città dal fulgido passato culturale, attraverso la storica università prima e le rivoluzioni dopo, carpire l'assoluto rilievo delle 72 opere esposte presso Palazzo Baldassarre (gli orari di accesso sono menzionati nella nostra Agenda Eventi). Un'antologica senza precedenti al sud Italia.
Ogni sabato sera, inoltre, all'interno del Palazzo Baldassarre sono organizzati spettacoli di musica e arte. È d'uopo citare il concerto del 4 giugno, "In nomine Faber", omaggio a De Andrè - di cui sono esposti nella stessa sede foto e fumetti – che ha visto la partecipazione di più di mille persone.
In allegato la foto gallery.
Una formazione, dunque, di diffuso anacronismo - se vagliati gli esempi artistici del suo tempo - che lo rendono "l'uomo" e non un uomo. Non meraviglierà il fatto che per acquisito distacco aristocratico e per innata superiorità intellettuale, nel 1954, alla richiesta della regina Elisabetta II di Inghilterra di un ritratto, egli cercò di ostruire elegantemente l'offerta avanzando la necessità di 22 sedute di posa. Ma il successo all'Esposizione Internazionale di Parigi, le mostre a Londra e alla Wildenstein & Co, avevano convinto la Regina tanto da accettare le volontà dell'artista. E un secondo ritratto di Elisabetta fu realizzato nel '69, quando ormai la sua fama era cresciuta a dismisura – la sola rivista Time gli dedicò sette copertine. Famose le sue raffigurazioni di altri membri della Casa Reale Inglese, dello Scià di Persia e di altri personaggi di alto rango.
Inutile dire chi sia Pietro Annigoni o regalare l'ennesima apologia. A voler essere sottolineata è la grande opportunità che la città di Altamura può cogliere in questi giorni. Non dovrebbe essere difficile per una città dal fulgido passato culturale, attraverso la storica università prima e le rivoluzioni dopo, carpire l'assoluto rilievo delle 72 opere esposte presso Palazzo Baldassarre (gli orari di accesso sono menzionati nella nostra Agenda Eventi). Un'antologica senza precedenti al sud Italia.
Ogni sabato sera, inoltre, all'interno del Palazzo Baldassarre sono organizzati spettacoli di musica e arte. È d'uopo citare il concerto del 4 giugno, "In nomine Faber", omaggio a De Andrè - di cui sono esposti nella stessa sede foto e fumetti – che ha visto la partecipazione di più di mille persone.
In allegato la foto gallery.