Edilizia: la Puglia adegua il Piano casa, ecco le nuove norme
Sono finalizzate alla rigenerazione urbana e prevedono aumenti volumetrici
martedì 12 dicembre 2023
20.40
Il Consiglio regionale della Puglia ha approvato all'unanimità un nuovo "Piano casa", un disegno di legge con cui si disciplinano gli interventi di ristrutturazione edilizia. La normativa viene adeguata al decreto legge n. 76/2020 ai fini della rigenerazione urbana e supera il vecchio Piano casa, che veniva prorogato di anno in anno dal 2009, e abroga una legge regionale dello scorso anno sul riuso e sulla riqualificazione edilizia.
La Regione introduce per legge la possibilità "nei soli casi espressamente previsti dalla legislazione vigente o dagli strumenti urbanistici comunali'' di ''incrementi di volumetria anche per promuovere interventi di rigenerazione urbana". Pertanto, gli interventi che saranno eseguiti dovranno essere finalizzati alla riqualificazione del patrimonio edilizio esistente ed alla promozione degli interventi di edilizia residenziale sociale e dovranno essere orientati alla progressiva riduzione del degrado, del sottoutilizzo e dell'abbandono degli ambiti urbanizzati interessati, contribuendo al contenimento del consumo di suolo, all'adattamento ed alla mitigazione dei cambiamenti climatici a scala urbana.
Verranno riconosciuti degli incentivi volumetrici:
La Regione introduce per legge la possibilità "nei soli casi espressamente previsti dalla legislazione vigente o dagli strumenti urbanistici comunali'' di ''incrementi di volumetria anche per promuovere interventi di rigenerazione urbana". Pertanto, gli interventi che saranno eseguiti dovranno essere finalizzati alla riqualificazione del patrimonio edilizio esistente ed alla promozione degli interventi di edilizia residenziale sociale e dovranno essere orientati alla progressiva riduzione del degrado, del sottoutilizzo e dell'abbandono degli ambiti urbanizzati interessati, contribuendo al contenimento del consumo di suolo, all'adattamento ed alla mitigazione dei cambiamenti climatici a scala urbana.
Verranno riconosciuti degli incentivi volumetrici:
- 20% della volumetria complessiva, e comunque non oltre 300 metri cubi, per gli interventi di ampliamento di edifici esistenti;
- 20% della volumetria complessiva, e comunque non oltre 200 metri cubi, per gli interventi di ampliamento di edifici residenziali esistenti, che non comportino la modifica della destinazione d'uso;
- 35% della volumetria complessiva per gli interventi di demolizione e ricostruzione di edifici esistenti, legittimi o legittimati, ricadenti nelle zone omogenee B e C, aventi qualsiasi destinazione d'uso, da destinare alla residenza;
- 35% della volumetria complessiva, e comunque non oltre 200 metri cubi, per gli interventi di demolizione e ricostruzione di edifici residenziali esistenti, legittimi o legittimati, nei contesti rurali identificati dal proprio strumento urbanistico come zone omogenee E, che non comportino la modifica della destinazione d'uso;
- 35% della volumetria complessiva per gli interventi di delocalizzazione all'interno delle zone B e C, delle volumetrie rivenienti dalla demolizione di edifici esistenti, aventi qualsiasi destinazione d'uso, da destinare alla residenza.