…e ora parlano i bambini
Si sono concluse le riprese del cortometraggio sul bullismo
martedì 9 febbraio 2010
È come quando si parte per la prima volta. C'è emozione. Entusiasmo. Un po'di paura. Poi il fascino dell'itinerario prende il sopravvento. La bellezza della meta prevale. Alcuni bambini del 5˚ Circolo Didattico "San Francesco d'Assisi", durante gli scorsi giorni, hanno affrontato un viaggio. Davanti ai loro occhi, una città nuova, vista con sguardi diversi, più attenti, capaci di stupirsi e di stupire. Strade e piazze sono diventate luoghi di un'esperienza indimenticabile.
La spontaneità dei più piccoli ha sfidato persino le telecamere. Accanto agli attori Antonio Stornaiolo (Tata) e Tiziana Schiavarelli c'erano loro. Fino a notte inoltrata, con una temperatura che sfiorava lo zero, c'erano loro. A ripetere diverse volte una scena, affinché venisse bene, c'erano loro. I bambini, involontariamente, hanno dato una grande lezione ai "grandi". Hanno insegnato agli adulti che la serietà abita anche nel gioco. Che è coraggioso affrontare temi quali il bullismo non solo con le parole, ma anche con le azioni. Nel loro impegno è stata valorizzata l'intera città.
Di quello che fanno i più piccoli, spesso, si parla poco. Eppure è importante ascoltarli. Nella semplicità dei loro comportamenti, ci sono le risposte a tante domande.
Carlo Laterza, nove anni, dice: «Con questo progetto sul bullismo vogliamo far capire che la violenza non serve. Con le parole si risolve tutto». Giuditta Sardone, dieci anni, aggiunge sorridendo: «Già sapevamo che è una cosa bella fare gli attori, questa esperienza ci ha fatto capire che è ancora più bella…». Sono i due protagonisti del cortometraggio "Ancòra" (testo e regia di Corrado Veneziano), girato questa settimana ad Altamura. Quattro giorni di intense riprese, cominciate lunedì e conclusesi ieri mattina, 4 febbraio. Un'attenzione particolare anche ai "tre bulli", che compaiono in moto nella scena dedicata alla "punizione" del ritardo del piccolo protagonista all'appuntamento.
La scuola "San Francesco d'Assisi" ha, così, trasformato Altamura in un affascinante set cinematografico. Durante le scorse sere, alle 23.00 circa, "si girava" ancora. Nonostante il freddo. Nonostante la stanchezza.
Il cortometraggio sarà composto, nella sua parte iniziale, da alcune interviste. A rispondere alle domande del regista, tra gli altri, l'imprenditore Vito Barozzi, proprietario della Società Cobar, il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, la direttrice generale dell'Ufficio Scolastico Regionale dott.ssa Lucrezia Stellacci, don Nunzio Falcicchio, don Peppino Creanza (parroco della chiesa "SS. Rosario di Pompei"), il sindaco Mario Stacca, il comandante della compagnia Carabinieri di Altamura capitano Giangabriele Affinito, alcuni genitori, un giudice e lo stesso Tommaso Cardano, dirigente scolastico della scuola "San Francesco d'Assisi".
La dott.ssa Stellacci, che ha reso possibile la realizzazione del cortometraggio grazie alla sua intermediazione con il Ministero della Pubblica Istruzione (finanziatore del progetto), scrive in un saluto alle Istituzioni: «I giovani, risorsa prioritaria per l'emancipazione progressiva della
nostra terra, hanno, infatti, diritto ad un percorso educativo che sia reale processo di valorizzazione della persona umana. Alla scuola che trasforma alfabeti e saperi in emancipazione, è
affidato l'arduo compito di aiutare i giovani a progettare la loro vita con consapevolezza e responsabilità». Un'esperienza come quella del cortometraggio sul bullismo è fonte di crescita, di responsabilizzazione, di dialogo e di formazione.
Ai nostri microfoni, il regista Corrado Veneziano, l'aiuto-regista Luca Simone, il dirigente scolastico Tommaso Cardano, le due comparse Pietro e Michele, i due piccoli protagonisti Giuditta (nel ruolo di Angelina) e Carlo (nel ruolo di Mimmo), le insegnanti Annamaria Gelsomina Delorenzo e Antonia Bofalo (che si sono occupate dell'organizzazione), l'insegnante Grazia Incampo (che ha seguito tutta la parte della ricerca "Se mi aiuti ti aiuti", precedente al cortometraggio).
Di seguito, le interviste al regista Corrado Veneziano, all'aiuto-regista Luca Simone, al dirigente scolastico Tommaso Cardano, alle insegnanti, ad alcuni partecipanti e ai due bimbi protagonisti.
La spontaneità dei più piccoli ha sfidato persino le telecamere. Accanto agli attori Antonio Stornaiolo (Tata) e Tiziana Schiavarelli c'erano loro. Fino a notte inoltrata, con una temperatura che sfiorava lo zero, c'erano loro. A ripetere diverse volte una scena, affinché venisse bene, c'erano loro. I bambini, involontariamente, hanno dato una grande lezione ai "grandi". Hanno insegnato agli adulti che la serietà abita anche nel gioco. Che è coraggioso affrontare temi quali il bullismo non solo con le parole, ma anche con le azioni. Nel loro impegno è stata valorizzata l'intera città.
Di quello che fanno i più piccoli, spesso, si parla poco. Eppure è importante ascoltarli. Nella semplicità dei loro comportamenti, ci sono le risposte a tante domande.
Carlo Laterza, nove anni, dice: «Con questo progetto sul bullismo vogliamo far capire che la violenza non serve. Con le parole si risolve tutto». Giuditta Sardone, dieci anni, aggiunge sorridendo: «Già sapevamo che è una cosa bella fare gli attori, questa esperienza ci ha fatto capire che è ancora più bella…». Sono i due protagonisti del cortometraggio "Ancòra" (testo e regia di Corrado Veneziano), girato questa settimana ad Altamura. Quattro giorni di intense riprese, cominciate lunedì e conclusesi ieri mattina, 4 febbraio. Un'attenzione particolare anche ai "tre bulli", che compaiono in moto nella scena dedicata alla "punizione" del ritardo del piccolo protagonista all'appuntamento.
La scuola "San Francesco d'Assisi" ha, così, trasformato Altamura in un affascinante set cinematografico. Durante le scorse sere, alle 23.00 circa, "si girava" ancora. Nonostante il freddo. Nonostante la stanchezza.
Il cortometraggio sarà composto, nella sua parte iniziale, da alcune interviste. A rispondere alle domande del regista, tra gli altri, l'imprenditore Vito Barozzi, proprietario della Società Cobar, il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, la direttrice generale dell'Ufficio Scolastico Regionale dott.ssa Lucrezia Stellacci, don Nunzio Falcicchio, don Peppino Creanza (parroco della chiesa "SS. Rosario di Pompei"), il sindaco Mario Stacca, il comandante della compagnia Carabinieri di Altamura capitano Giangabriele Affinito, alcuni genitori, un giudice e lo stesso Tommaso Cardano, dirigente scolastico della scuola "San Francesco d'Assisi".
La dott.ssa Stellacci, che ha reso possibile la realizzazione del cortometraggio grazie alla sua intermediazione con il Ministero della Pubblica Istruzione (finanziatore del progetto), scrive in un saluto alle Istituzioni: «I giovani, risorsa prioritaria per l'emancipazione progressiva della
nostra terra, hanno, infatti, diritto ad un percorso educativo che sia reale processo di valorizzazione della persona umana. Alla scuola che trasforma alfabeti e saperi in emancipazione, è
affidato l'arduo compito di aiutare i giovani a progettare la loro vita con consapevolezza e responsabilità». Un'esperienza come quella del cortometraggio sul bullismo è fonte di crescita, di responsabilizzazione, di dialogo e di formazione.
Ai nostri microfoni, il regista Corrado Veneziano, l'aiuto-regista Luca Simone, il dirigente scolastico Tommaso Cardano, le due comparse Pietro e Michele, i due piccoli protagonisti Giuditta (nel ruolo di Angelina) e Carlo (nel ruolo di Mimmo), le insegnanti Annamaria Gelsomina Delorenzo e Antonia Bofalo (che si sono occupate dell'organizzazione), l'insegnante Grazia Incampo (che ha seguito tutta la parte della ricerca "Se mi aiuti ti aiuti", precedente al cortometraggio).
Di seguito, le interviste al regista Corrado Veneziano, all'aiuto-regista Luca Simone, al dirigente scolastico Tommaso Cardano, alle insegnanti, ad alcuni partecipanti e ai due bimbi protagonisti.