Due altamurani bloccati a New York
Fermi in aeroporto per 4 giorni. I disagi dell'uragano Irene
mercoledì 7 settembre 2011
12.49
Sarebbero dovuti partire da New York alle 22.00 del 27 agosto per far rientro in Italia, due ragazzi Giuseppe C. e Marcello F., entrambi 26enni, di Altamura. E invece hanno visto annullato il loro volo prenotato con la compagnia spagnola charter Aireuropa sulla rotta NYC- Madrid-Roma a causa dell'uragano Irene. Fermi in aeroporto per 4 lunghi giorni a seguito del blocco di tutti i voli e dei mezzi pubblici (autobus e metropolitane).
Il primo giorno hanno trascorso la notte in totale assenza di confort, arrangiandosi su sedie. Poi l'intervento di due funzionari del Consolato Generale che, oltre ad offrire viveri e brande su cui passare la notte, hanno anche mediato con le compagnie aeree per un rientro anticipato rispetto a quello previsto per il 5 settembre.
Infatti, l'imbarco è avvenuto il giorno 1 settembre.
"Non sapevamo come fare – dichiara Giuseppe C. - perché non avevano alcun punto di appoggio, per fortuna si sono presentati 2 funzionari del Consolato che ci hanno registrato, ci hanno portato acqua, viveri e un lettino. Anche quando abbiamo avuto problemi con la compagnia aerea nel mezzo della notte è tornato un funzionario consolare che ci ha aiutato nell'impresa. Nel mio gruppo siamo in 18 a dover partire". Anche Marcello F. sottolinea il ruolo di mediatore svolto ineccepibilmente dal Consolato Generale volto ad arginare i disagi mossi dall'uragano Irene ai viaggiatori.
Il primo giorno hanno trascorso la notte in totale assenza di confort, arrangiandosi su sedie. Poi l'intervento di due funzionari del Consolato Generale che, oltre ad offrire viveri e brande su cui passare la notte, hanno anche mediato con le compagnie aeree per un rientro anticipato rispetto a quello previsto per il 5 settembre.
Infatti, l'imbarco è avvenuto il giorno 1 settembre.
"Non sapevamo come fare – dichiara Giuseppe C. - perché non avevano alcun punto di appoggio, per fortuna si sono presentati 2 funzionari del Consolato che ci hanno registrato, ci hanno portato acqua, viveri e un lettino. Anche quando abbiamo avuto problemi con la compagnia aerea nel mezzo della notte è tornato un funzionario consolare che ci ha aiutato nell'impresa. Nel mio gruppo siamo in 18 a dover partire". Anche Marcello F. sottolinea il ruolo di mediatore svolto ineccepibilmente dal Consolato Generale volto ad arginare i disagi mossi dall'uragano Irene ai viaggiatori.