Droga, furti d'auto, estorsioni e aste: le attività illecite
I reati contestati nell'operazione Logos
martedì 9 novembre 2021
18.00
"L'operatività dell'associazione è stata documentata nel traffico di stupefacenti, così come riscontrato dai numerosi episodi di spaccio accertati a dai sequestri di droga effettuati durante le indagini, nei furti di auto e nelle estorsioni, effettuate con il metodo del "cavallo di ritorno", nello sfruttamento e nel favoreggiamento della prostituzione di alcune donne di nazionalità straniera e nella turbativa d'asta immobiliare". Lo afferma la Procura di Bari - Direzione distrettuale antimafia nel comunicato sull'operazione Logos che oggi ha portato all'arresto di 24 persone.
"Con riferimento ai furti di autovetture, in particolare - si legge ancora - sono stati accertati circa 10 episodi criminosi, caratterizzati da un'organizzazione meticolosa e da una precisa ripartizione di ruoli. Ad operare materialmente i furti era una squadra di ladri provenienti dalla provincia BAT, mentre ad occuparsi del riciclaggio o della richiesta estorsiva erano personaggi legati alla criminalità altamurana.
Al fine di assicurare il sostentamento economico del clan e degli affiliati, inoltre, il sodalizio si adoperava per far vincere agli interessati alcune gare per pubblici incanti di edifici e terreni posti all'asta, in cambio di denaro pari a una percentuale dell'importo di aggiudicazione, costringendo, con la forza intimidatrice del gruppo, gli altri partecipanti all'asta a desistere dal presentare offerte al rialzo.
Due degli indagati, infine, dovranno rispondere di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione, perché reclutavano ragazze straniere da destinare al meretrico lungo la SS96, tra Palo del Colle e Toritto, percependo 100 euro al giorno per la locazione dei container e roulotte in cui le ragazze si prostituivano".
A seguito di indagini patrimoniali, sono state sequestrate un'azienda del settore artigianale e un'autovettura di grossa cilindrata, per la sproporzione tra il loro valore e i redditi dichiarati.
"Con riferimento ai furti di autovetture, in particolare - si legge ancora - sono stati accertati circa 10 episodi criminosi, caratterizzati da un'organizzazione meticolosa e da una precisa ripartizione di ruoli. Ad operare materialmente i furti era una squadra di ladri provenienti dalla provincia BAT, mentre ad occuparsi del riciclaggio o della richiesta estorsiva erano personaggi legati alla criminalità altamurana.
Al fine di assicurare il sostentamento economico del clan e degli affiliati, inoltre, il sodalizio si adoperava per far vincere agli interessati alcune gare per pubblici incanti di edifici e terreni posti all'asta, in cambio di denaro pari a una percentuale dell'importo di aggiudicazione, costringendo, con la forza intimidatrice del gruppo, gli altri partecipanti all'asta a desistere dal presentare offerte al rialzo.
Due degli indagati, infine, dovranno rispondere di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione, perché reclutavano ragazze straniere da destinare al meretrico lungo la SS96, tra Palo del Colle e Toritto, percependo 100 euro al giorno per la locazione dei container e roulotte in cui le ragazze si prostituivano".
A seguito di indagini patrimoniali, sono state sequestrate un'azienda del settore artigianale e un'autovettura di grossa cilindrata, per la sproporzione tra il loro valore e i redditi dichiarati.