Dopo la revoca, Perrucci passa all'attacco
"Revoca immotivata". Sindaco e partito spieghino alla città
venerdì 15 luglio 2016
Dall'ex assessore all'urbanistica Gioacchino Perrucci riceviamo e publichiamo:
"Prima di soffermarmi ad illustrare le ragioni alla base della revoca da assessore all'urbanistica, volevo sottolineare che ho svolto l'attività di assessore con grande impegno e rispetto delle istituzioni. Ho avuto un ottimo rapporto personale e professionale con il Sindaco , con i miei colleghi di Giunta , con il dirigente Buonamassa e con tutto lo staff dell'urbanistica e dell'edilizia privata e con molti consiglieri comunali. Ho svolto il mio ruolo mettendo in atto una politica aperta al dialogo e al confronto con tutti, una politica dalle porte aperte, che si è concretizzata in tre aggettivi fondamentali, sostanza, stile e semplicità. Numerosi sono statigli incontri con le categorie professionali e imprenditoriali, con i cittadini e con le associazioni di categoria, il tutto con l'umiltà di conoscere in profondità i problemi e le istanza dei nostri cittadini, con l'obiettivo concreto di risolvere al meglio tutte o parte delle problematiche che ruotano intorno all'urbanistica e non solo. Le numerose testimonianze di affetto ricevute in questi giorni mi danno la certezza e la conferma che ho operato nella direzione giusta, al servizio della mia comunità per il bene comune. Posso senza dubbio affermare che per me è stata un bella esperienza professionale e di vita.
In merito alle ragioni della mia revoca da assessore, ho letto qualche commento nel quale si sottolineava che forse erano meglio le dimissioni, io al posto di dimissioni artefatte, finte, di comodo , ho preferito la realtà della revoca, in quanto la stessa mette in evidenza un contrasto nel modo di concepire la politica, il mio modo di fare ed intendere la politica è all'opposto di quella intesa dai consiglieri del mio partito. Sono un uomo libero ed autonomo e non sono il servo muto di nessuno, Zorro aveva un servo muto ma era un campione di valori positivi.
Il sindaco nella revoca ha fatto riferimento a motivazioni generiche e scarne, motivazione che rimandano alla politica del mio partito ed alla fretta di sostituire un assessore senza alcuna motivazione sostanziale. Una revoca connotata da manifesta irragionevolezza, non stemperata da adeguata motivazione. E non poteva essere altrimenti visto che il Sindaco in sede di approvazione del bilancio aveva elogiato fortemente l'opera svolta da tutti gli assessori. Dal Sindaco mi aspettavo un atteggiamento più deciso e coraggioso a difesa di un proprio amministratore, l'unico assessore candidato tra gli assessori e primo dei non eletti, che una volta nominato non appartiene più ai partiti ma appartiene alla comunità intera, per cui necessitano motivazioni che riguardano l'interesse pubblico e non il mero interesse di partito. Forse la debolezza io dico la mia forza è quella di non rappresentare nessun potere forte o appartenere ad un gruppo di potere.
Il mio partito spieghi alla città cosa significa modificare l'assetto di indirizzo politico amministrativo, quale significato politico ha l'avvicendamento in un assessorato così importante che necessita di una pianificazione di medio tempo, se poi di fatto è mancata la volontà politica di sostenere i programmi pianificati dall'assessore.
Si vuol far passare l'idea che un assessore tecnico un super manager possa risolvere tutti i problemi urbanistici della città, o almeno di pochi, il sottoscritto nel DUP documento unico di programmazione, aveva inserito la realizzazione del PUG (piano urbanistico generale), l'informatizzazione dell'archivio urbanistico al fine di rendere un miglior servizio alla comunità, il piano dei rumori per un migliore vivibilità, un percorso teso all'implementazione della certificazione di qualità delle procedure del settore urbanistica, peccato che nel bilancio qualcuno non ha destinato le somme adeguate per poter effettuare tali progettualità, e quando ho chiesto ai miei consiglieri un emendamento al bilancio in merito alla destinazione delle somme, hanno risposto picche. Evidentemente la politica per loro la fanno altri, e se l'assessore fa magre figure chi se ne frega, questo è una pessimo modo di fare politica per un partito.
La politica è come la tela di Penelope quello che l'assessore programma di giorno i consiglieri disfano di notte, non si sa per quali oscuri ed ambigui obiettivi.
Quali sono le vere motivazioni celate nel nuovo indirizzo politico amministrativo?
Il sottoscritto inoltre, si è occupato del regolamento delle opere minori , del regolamento dei dehors, ha chiesto di avviare la revisione del regolamento edilizio, è stato grande sostenitore per l'adesione del Comune di Altamura all'associazione Borghi Autentici per il rilancio e l'affermazione del nostro centro storico e non solo, al fine di valorizzare il Pulo ed incrementare il turismo, ho proposto la realizzazione del volo d'angelo e del ponte tibetano.
Voglio sottolineare che il mio curriculum è di tutto rispetto non inferiore e nè superiore a coloro che mi hanno preceduto nel ruolo di assessore all'urbanistica negli anni scorsi. Lo voglio ricordare a qualcuno, Laurea in Economia e Commercio, Dottore Commercialista e Revisore dei Conti, Master di specializzazione in Marketing, presidente per oltre tre anni dei Revisore dei Conti del Comune di Altamura, esperienza professionale nella gestione strategica ed operativa delle imprese, capite la mia difficoltà ad essere il servo muto dei miei padroni politici.
L'idea di un assessore tecnico all'urbanistica a detta di molti è un autogol, di fatto si tende sotto mentite spoglie a commissariare il settore urbanistica e il dirigente stesso , se non si crede nella professionalità e nell'esperienza del dirigente all'Urbanistica forse è meglio sostituirlo che commissariarlo.
Nominare un assessore non Altamurano credo che sia una grande offesa a tutta la comunità ed in particolare ai tanti professionisti altamurani, passionali, preparati e profondi conoscitori della materia urbanistica e del territorio, nel corso del mio mandato, nei numerosi incontri con loro, ho attinto a piene mani suggerimenti importanti. Cosa si nasconde dietro la nomina di uno straniero? Quali servigi renderà alla comunità altamurana o a parte di essa? Aspettiamo curiosi e speranzosi.
Un Consigliere di partito da anni porta avanti un progetto importante, serio ed io aggiungo nobile che gli fa sicuramente onore, salvare la pecora di razza altamurana, allora io mi chiedo perché salvare solo la pecora altamurana e non salvare anche i professionisti di razza altamurana. Senza un credo ed una coesione tra la politica e la comunità professionale non si va da nessuna parte.
Concludo dicendo che è stata un bella esperienza al servizio della mia comunità, che in modo diverso intendo continuare a perseguire, un'esperienza che mi ha fatto conoscere tanta brava gente, tanti bravi consiglieri, ed anche qualcuno meno bravo, mi ha svelato amici non veri(falsi ed ipocriti, mi ha fatto conoscere un boss di partito che ha mostrato con la mia revoca tutta la sua forza politica, sono convinto che diventerà famoso, già nei corridoi del palazzo si sussurra di lui come il Sindaco ombra o l'ombra del Sindaco.
Siccome la politica è come un'arena dove a volte si è tori ed altre volte toreri, mi viene in mente una bella poesia del poeta spagnolo Garcia Lorca alle cinque della sera, ai miei consiglieri di partito, ragazzi svegli e capaci, che anche se non avete avuto modo di ascoltare in consiglio comunale e forse non li ascolterete mai, vi assicuro capiscono di politica, per sottolineare il loro modo di essere svegli e capaci il titolo della poesia va leggermente cambiato, in .. alle cinque del mattino.
Auguro a tutti un buon lavoro per la nostra amata città , che si possa sempre lavorare per il bene comune".
"Prima di soffermarmi ad illustrare le ragioni alla base della revoca da assessore all'urbanistica, volevo sottolineare che ho svolto l'attività di assessore con grande impegno e rispetto delle istituzioni. Ho avuto un ottimo rapporto personale e professionale con il Sindaco , con i miei colleghi di Giunta , con il dirigente Buonamassa e con tutto lo staff dell'urbanistica e dell'edilizia privata e con molti consiglieri comunali. Ho svolto il mio ruolo mettendo in atto una politica aperta al dialogo e al confronto con tutti, una politica dalle porte aperte, che si è concretizzata in tre aggettivi fondamentali, sostanza, stile e semplicità. Numerosi sono statigli incontri con le categorie professionali e imprenditoriali, con i cittadini e con le associazioni di categoria, il tutto con l'umiltà di conoscere in profondità i problemi e le istanza dei nostri cittadini, con l'obiettivo concreto di risolvere al meglio tutte o parte delle problematiche che ruotano intorno all'urbanistica e non solo. Le numerose testimonianze di affetto ricevute in questi giorni mi danno la certezza e la conferma che ho operato nella direzione giusta, al servizio della mia comunità per il bene comune. Posso senza dubbio affermare che per me è stata un bella esperienza professionale e di vita.
In merito alle ragioni della mia revoca da assessore, ho letto qualche commento nel quale si sottolineava che forse erano meglio le dimissioni, io al posto di dimissioni artefatte, finte, di comodo , ho preferito la realtà della revoca, in quanto la stessa mette in evidenza un contrasto nel modo di concepire la politica, il mio modo di fare ed intendere la politica è all'opposto di quella intesa dai consiglieri del mio partito. Sono un uomo libero ed autonomo e non sono il servo muto di nessuno, Zorro aveva un servo muto ma era un campione di valori positivi.
Il sindaco nella revoca ha fatto riferimento a motivazioni generiche e scarne, motivazione che rimandano alla politica del mio partito ed alla fretta di sostituire un assessore senza alcuna motivazione sostanziale. Una revoca connotata da manifesta irragionevolezza, non stemperata da adeguata motivazione. E non poteva essere altrimenti visto che il Sindaco in sede di approvazione del bilancio aveva elogiato fortemente l'opera svolta da tutti gli assessori. Dal Sindaco mi aspettavo un atteggiamento più deciso e coraggioso a difesa di un proprio amministratore, l'unico assessore candidato tra gli assessori e primo dei non eletti, che una volta nominato non appartiene più ai partiti ma appartiene alla comunità intera, per cui necessitano motivazioni che riguardano l'interesse pubblico e non il mero interesse di partito. Forse la debolezza io dico la mia forza è quella di non rappresentare nessun potere forte o appartenere ad un gruppo di potere.
Il mio partito spieghi alla città cosa significa modificare l'assetto di indirizzo politico amministrativo, quale significato politico ha l'avvicendamento in un assessorato così importante che necessita di una pianificazione di medio tempo, se poi di fatto è mancata la volontà politica di sostenere i programmi pianificati dall'assessore.
Si vuol far passare l'idea che un assessore tecnico un super manager possa risolvere tutti i problemi urbanistici della città, o almeno di pochi, il sottoscritto nel DUP documento unico di programmazione, aveva inserito la realizzazione del PUG (piano urbanistico generale), l'informatizzazione dell'archivio urbanistico al fine di rendere un miglior servizio alla comunità, il piano dei rumori per un migliore vivibilità, un percorso teso all'implementazione della certificazione di qualità delle procedure del settore urbanistica, peccato che nel bilancio qualcuno non ha destinato le somme adeguate per poter effettuare tali progettualità, e quando ho chiesto ai miei consiglieri un emendamento al bilancio in merito alla destinazione delle somme, hanno risposto picche. Evidentemente la politica per loro la fanno altri, e se l'assessore fa magre figure chi se ne frega, questo è una pessimo modo di fare politica per un partito.
La politica è come la tela di Penelope quello che l'assessore programma di giorno i consiglieri disfano di notte, non si sa per quali oscuri ed ambigui obiettivi.
Quali sono le vere motivazioni celate nel nuovo indirizzo politico amministrativo?
Il sottoscritto inoltre, si è occupato del regolamento delle opere minori , del regolamento dei dehors, ha chiesto di avviare la revisione del regolamento edilizio, è stato grande sostenitore per l'adesione del Comune di Altamura all'associazione Borghi Autentici per il rilancio e l'affermazione del nostro centro storico e non solo, al fine di valorizzare il Pulo ed incrementare il turismo, ho proposto la realizzazione del volo d'angelo e del ponte tibetano.
Voglio sottolineare che il mio curriculum è di tutto rispetto non inferiore e nè superiore a coloro che mi hanno preceduto nel ruolo di assessore all'urbanistica negli anni scorsi. Lo voglio ricordare a qualcuno, Laurea in Economia e Commercio, Dottore Commercialista e Revisore dei Conti, Master di specializzazione in Marketing, presidente per oltre tre anni dei Revisore dei Conti del Comune di Altamura, esperienza professionale nella gestione strategica ed operativa delle imprese, capite la mia difficoltà ad essere il servo muto dei miei padroni politici.
L'idea di un assessore tecnico all'urbanistica a detta di molti è un autogol, di fatto si tende sotto mentite spoglie a commissariare il settore urbanistica e il dirigente stesso , se non si crede nella professionalità e nell'esperienza del dirigente all'Urbanistica forse è meglio sostituirlo che commissariarlo.
Nominare un assessore non Altamurano credo che sia una grande offesa a tutta la comunità ed in particolare ai tanti professionisti altamurani, passionali, preparati e profondi conoscitori della materia urbanistica e del territorio, nel corso del mio mandato, nei numerosi incontri con loro, ho attinto a piene mani suggerimenti importanti. Cosa si nasconde dietro la nomina di uno straniero? Quali servigi renderà alla comunità altamurana o a parte di essa? Aspettiamo curiosi e speranzosi.
Un Consigliere di partito da anni porta avanti un progetto importante, serio ed io aggiungo nobile che gli fa sicuramente onore, salvare la pecora di razza altamurana, allora io mi chiedo perché salvare solo la pecora altamurana e non salvare anche i professionisti di razza altamurana. Senza un credo ed una coesione tra la politica e la comunità professionale non si va da nessuna parte.
Concludo dicendo che è stata un bella esperienza al servizio della mia comunità, che in modo diverso intendo continuare a perseguire, un'esperienza che mi ha fatto conoscere tanta brava gente, tanti bravi consiglieri, ed anche qualcuno meno bravo, mi ha svelato amici non veri(falsi ed ipocriti, mi ha fatto conoscere un boss di partito che ha mostrato con la mia revoca tutta la sua forza politica, sono convinto che diventerà famoso, già nei corridoi del palazzo si sussurra di lui come il Sindaco ombra o l'ombra del Sindaco.
Siccome la politica è come un'arena dove a volte si è tori ed altre volte toreri, mi viene in mente una bella poesia del poeta spagnolo Garcia Lorca alle cinque della sera, ai miei consiglieri di partito, ragazzi svegli e capaci, che anche se non avete avuto modo di ascoltare in consiglio comunale e forse non li ascolterete mai, vi assicuro capiscono di politica, per sottolineare il loro modo di essere svegli e capaci il titolo della poesia va leggermente cambiato, in .. alle cinque del mattino.
Auguro a tutti un buon lavoro per la nostra amata città , che si possa sempre lavorare per il bene comune".