Diventare turisti nella propria città
Il primo luogo della cultura a riaprire è il Mudima
domenica 31 maggio 2020
13.08
Il primo luogo della cultura a riaprire ad Altamura è il Mudima, il museo diocesano dei matronei. A cominciare da martedì prossimo, festa della Repubblica, sarà di nuovo possibile visitare la ricca collezione di arte sacra e conoscere l'interno della Cattedrale dall'alto. Uno sforzo importante per offrire la possibilità di ammirare la bellezza in un tempo molto difficile per il settore della cultura e della vacanza.
E' il momento di guardare il proprio patrimonio con occhi diversi. Per sostenere lo sforzo del Mudima e degli altri luoghi della conoscenza, è tempo di essere "turisti a casa propria". Con il blocco degli spostamenti tra le regioni e con la lenta ripartenza, in assenza di prenotazioni di visitatori, rimane il "turismo di prossimità", quello della propria città e di quelle vicine.
Il Mudima riaprirà nei consueti orari (10.00-13.00 e 15.00-18.00) ma è consigliato prenotare sia per contingentare gli ingressi sia per scegliere in modo più comodo gli orari. Dovranno essere rispettate le regole dell'igiene e del distanziamento interpersonale. "Riapriamo perché il museo diocesano è nato per fare conoscere la storia e la bellezza - dice il direttore don Nunzio Falcicchio - e siamo ben lieti di aprire le nostre porte a tutti, a cominciare dagli altamurani per scoprire e riscoprire il nostro patrimonio".
A seguire, riaprirà il 14 giugno il museo archeologico di Altamura dove sono esposte le mostre permanenti sul popolamento antico dell'Alta Murgia e dove si può ammirare la riproduzione paleo-artistica a grandezza naturale dell'Uomo di Altamura. Per ottemperare alle disposizioni di prevenzione sanitaria, il museo in via Santeramo 88 avrà un accesso differenziato per l'ingresso e uno per l'uscita mentre finora si accedeva e si usciva dallo stesso punto. Il numero di persone in visita verrà contingentato, qualora dovessero esserci più accessi concomitanti. L'ingresso resta libero.
Sono ancora da definire, invece, i tempi per la riapertura dei siti della rete museale dell'Uomo di Altamura, di competenza del Comune, vale a dire Palazzo Baldassarre, il centro visite di Lamalunga e l'info point in via Treviso
E' il momento di guardare il proprio patrimonio con occhi diversi. Per sostenere lo sforzo del Mudima e degli altri luoghi della conoscenza, è tempo di essere "turisti a casa propria". Con il blocco degli spostamenti tra le regioni e con la lenta ripartenza, in assenza di prenotazioni di visitatori, rimane il "turismo di prossimità", quello della propria città e di quelle vicine.
Il Mudima riaprirà nei consueti orari (10.00-13.00 e 15.00-18.00) ma è consigliato prenotare sia per contingentare gli ingressi sia per scegliere in modo più comodo gli orari. Dovranno essere rispettate le regole dell'igiene e del distanziamento interpersonale. "Riapriamo perché il museo diocesano è nato per fare conoscere la storia e la bellezza - dice il direttore don Nunzio Falcicchio - e siamo ben lieti di aprire le nostre porte a tutti, a cominciare dagli altamurani per scoprire e riscoprire il nostro patrimonio".
A seguire, riaprirà il 14 giugno il museo archeologico di Altamura dove sono esposte le mostre permanenti sul popolamento antico dell'Alta Murgia e dove si può ammirare la riproduzione paleo-artistica a grandezza naturale dell'Uomo di Altamura. Per ottemperare alle disposizioni di prevenzione sanitaria, il museo in via Santeramo 88 avrà un accesso differenziato per l'ingresso e uno per l'uscita mentre finora si accedeva e si usciva dallo stesso punto. Il numero di persone in visita verrà contingentato, qualora dovessero esserci più accessi concomitanti. L'ingresso resta libero.
Sono ancora da definire, invece, i tempi per la riapertura dei siti della rete museale dell'Uomo di Altamura, di competenza del Comune, vale a dire Palazzo Baldassarre, il centro visite di Lamalunga e l'info point in via Treviso