Diocesi: prime comunioni e cresime rinviate ad ottobre
Le disposizioni del vescovo per le varie celebrazioni, in base agli obblighi di emergenza
domenica 19 aprile 2020
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Con il prolungamento al 3 maggio delle misure emergenziali per il contenimento del Covid-19, i divieti di uscire e l'obbligo di evitare assembramenti valgono anche per le celebrazioni religiose. L'accesso ai luoghi di culto resta consentito, con tutte le precauzioni del caso. Le messe possono celebrarsi con un massimo di dieci persone. Per prime confessioni, comunioni e cresime c'è il rinvio all'inizio del nuovo pastorale, a partire da ottobre.
Il vescovo della diocesi di Altamura-Gravina-Acquaviva, Giovanni Ricchiuti, ha firmato un ulteriore decreto con le modalità di celebrazione delle messe e dei sacramenti nelle sei città del territorio (le altre tre sono Santeramo, Poggiorsini e Spinazzola).
Per quanto riguarda le chiese "è consentito – fino all'apertura della nuova fase, prevista dopo il 3 maggio 2020 – l'accesso ai luoghi di culto per un momento di preghiera personale, purché si evitino assembramenti e si assicuri tra i frequentatori la distanza non inferiore a un metro. Inoltre, è possibile raggiungere il luogo di culto più vicino a casa, intendendo tale spostamento per quanto possibile nelle prossimità della propria abitazione. Possono essere altresì raggiunti i luoghi di culto in occasione degli spostamenti comunque consentiti, cioè quelli determinati da comprovate esigenze lavorative o da necessità, e che si trovino lungo il percorso già previsto, in modo che, in caso di controllo da parte delle forze dell'ordine, si possa esibire o rendere la prevista autodichiarazione".
Per i riti e le celebrazioni, queste sono le disposizioni in tutta la diocesi, così come riportato testualmente nel decreto del vescovo:
Il vescovo della diocesi di Altamura-Gravina-Acquaviva, Giovanni Ricchiuti, ha firmato un ulteriore decreto con le modalità di celebrazione delle messe e dei sacramenti nelle sei città del territorio (le altre tre sono Santeramo, Poggiorsini e Spinazzola).
Per quanto riguarda le chiese "è consentito – fino all'apertura della nuova fase, prevista dopo il 3 maggio 2020 – l'accesso ai luoghi di culto per un momento di preghiera personale, purché si evitino assembramenti e si assicuri tra i frequentatori la distanza non inferiore a un metro. Inoltre, è possibile raggiungere il luogo di culto più vicino a casa, intendendo tale spostamento per quanto possibile nelle prossimità della propria abitazione. Possono essere altresì raggiunti i luoghi di culto in occasione degli spostamenti comunque consentiti, cioè quelli determinati da comprovate esigenze lavorative o da necessità, e che si trovino lungo il percorso già previsto, in modo che, in caso di controllo da parte delle forze dell'ordine, si possa esibire o rendere la prevista autodichiarazione".
Per i riti e le celebrazioni, queste sono le disposizioni in tutta la diocesi, così come riportato testualmente nel decreto del vescovo:
- Per tutte le celebrazioni – sia festive, sia feriali – valgono le disposizioni emanate per la Settimana Santa e il Triduo Pasquale in data 1 aprile 2020: in tutto, non si devono superare 10 persone fisicamente presenti in chiesa, muniti di autocertificazione e mantenendo sempre la debita distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro;
- Per quanto riguarda la celebrazione delle Prime Confessioni, delle Prime Comunioni e delle Cresime, stando alle previsioni, l'Arcivescovo ritiene che non sarà possibile predisporre simili celebrazioni nell'immediato futuro, sia per il grande concorso di popolo che esse comportano, sia perché – nonostante gli sforzi messi in atto da sacerdoti e catechisti è venuta meno in questo lungo periodo di emergenza la partecipazione da parte di ragazzi e famiglie alla messa domenicale e agli incontri di catechesi loro riservati; pertanto, volendo indicare una linea comune di azione pastorale, ritiene opportuno che le suddette celebrazioni vengano differite all'inizio del nuovo Anno Pastorale, a partire dal mese di ottobre;
- Per quanto riguarda la celebrazione dei Battesimi, dei Matrimoni e delle Esequie, si è in attesa delle disposizioni che la Conferenza Episcopale Italiana, in accordo con le Istituzioni governative, sta mettendo a punto in vista del 3 maggio p.v.;
- Restano sospese tutte le espressioni della pietà popolare e le processioni, le quali potranno essere trasferite ad una data conveniente da definire.