Deposito nucleare, tutti contro la scelta della Murgia
I commenti di Sasso (Lega), Masi (5 stelle), Ventricelli (Pd)
martedì 5 gennaio 2021
21.03
Sono due le aree comprese nel territorio di Altamura, inserite tra i luoghi potenzialmente idonei per localizzare il deposito nazionale nucleare. Entrambe le aree lambiscono le provinciali Tarantina e 41 per Laterza, nei pressi della zona di Murgia catena, e sono in condivisione con il territorio di Matera dove ricadono le maggiori superfici.
E' un no unanime quello che si è levato dal territorio pugliese e dai rappresentanti.
Rossano Sasso (deputato della Lega) - "Il Governo ha deciso, come sempre di notte, di dare il via libera alla Sogin per l'individuazione di aree in cui creare depositi di rifiuti nucleari. Il ministero per lo sviluppo economico e quello dell'ambiente avrebbero individuato, per ospitare i rifiuti nucleari anche città d'arte, come Matera, o città come quella in cui risiedo, Altamura senza consultare minimamente la volontà dei territori. Nel caso di Altamura poi, parliamo di un territorio che ha sofferto per anni a causa di vicende legate allo smaltimento dei rifiuti, dove ancora stiamo aspettando da parte del Governo nazionale e della regione Puglia la bonifica di vaste aree, il cui inquinamento ha provocato un aumento dell'incidenza dei tumori nella popolazione.
Con i consiglieri comunali Onofrio Gallo, Giandomenico Marroccoli e con il segretario cittadino Lillino Colonna, avvieremo immediatamente una campagna di sensibilizzazione presso la cittadinanza, affinché siano gli Altamurani a decidere. Noi abbiamo bisogno di infrastrutture, di sviluppo economico legato anche all'agricoltura, al turismo, non ai rifiuti nucleari. M5s e pd non possono imporre nulla ai territori senza condivisione, soprattutto su temi molto sentiti dai cittadini di Altamura. Non contestiamo l'idea del deposito in sé, necessaria ed attesa da anni, ma il metodo.
Ad Altamura non vogliamo ulteriori preoccupazioni, siamo pronti alle barricate contro questa decisione dei ministri grillini Patuanelli e Costa. La parlamentare grillina Masi cosa pensa di questa decisione? Il presidente Emiliano? Il sindaco Melodia? Prevedo mobilitazioni di massa".
Angela Masi (deputata del Movimento 5 stelle) - No alle scorie nucleari in Puglia e Basilicata. È stata infatti pubblicata la Carta Nazionale delle Aree Potenzialmente Idonee per la realizzazione del Deposito Nazionale dei rifiuti radioattivi e del Parco Tecnologico, che "permetterà di sistemare in via definitiva i rifiuti radioattivi italiani di bassa e media attività". Finalmente si è avuto il coraggio di proseguire in questo iter, date le condizioni non ottimali dei siti presenti sul territorio nazionale e i costi sostenuti per l'esportazione all'estero.
Ma i territori della Puglia e della Basilicata non sono però interessati ad ospitare il deposito nazionale dei rifiuti radioattivi. Lo diciamo da anni: molti ricorderanno il consiglio comunale fatto al teatro Mercadante di Altamura, con le amministrazioni dei comuni vicini, su sollecitazione del gruppo locale del MoVimento 5 Stelle. In quella occasione tutti i sindaci e le comunità da loro rappresentate ribadirono un NO secco al deposito delle scorie. E questo NO andrà ribadito con la stessa compattezza nelle prossime settimane.
Perché nelle prossime settimane ci saranno le consultazioni con i territori indicati nella mappa. Nessuna imposizione dall'alto del governo: è la prima volta che per un'opera così complessa e importante ci sarà un'azione congiunta con i territori interessati. Quindi nulla è stato deciso oggi.
Liliana Ventricelli (Pd, ex deputata) - Nell'elenco oggi pubblicato appare tra le aree potenzialmente idonee (area A2, quindi meno idonea rispetto a quelle A1), una zona che abbraccia la Puglia e la Basilicata.
Nessun allarmismo, nessun isterismo. Le comunità si attivino nel processo pubblico, manifestino la loro contrarietà, spieghino ai cittadini (come abbiamo fatto nel 2016 in una grande manifestazione nel Teatro Mercadante) cosa si vuol fare. La pubblicazione della CNAPI consente oggi di dare avvio ad un processo partecipativo pubblico e trasparente, che prevede anche la possibilità di autocandidarsi, al termine del quale sarà definita la localizzazione dell'opera. Il deposito unico nazionale e il parco tecnologico permetteranno di sistemare con sicurezza i rifiuti radioattivi a bassa e media intensità che oggi sono sparsi in decine di depositi nel Paese con livelli minimi di protezione.
Come in questi anni, ribadisco l'importanza di questo progetto, la sua necessarietà per mettere in sicurezza i nostri rifiuti radioattivi provenienti dal mondo civile e in special modo da quello medico e ospedaliero, dalle sostanze radioattive usate per la diagnosi clinica, per le terapie anti tumorali, da tutte quelle attività di medicina nucleare che costituiscono ormai il nostro quotidiano; sono altrettanto convinta però che le nostre regioni abbiano già pagato abbastanza in termini di sfruttamento del territorio. La vicinanza con il parco nazionale dell'Alta Murgia rappresenta una chiara scelta politica della vocazione del nostro territorio. Ora serve solo serietà, gli enti locali e le regioni deliberino la loro indisponibilità e la comunichino a Ministero e Sogin.
E' un no unanime quello che si è levato dal territorio pugliese e dai rappresentanti.
Rossano Sasso (deputato della Lega) - "Il Governo ha deciso, come sempre di notte, di dare il via libera alla Sogin per l'individuazione di aree in cui creare depositi di rifiuti nucleari. Il ministero per lo sviluppo economico e quello dell'ambiente avrebbero individuato, per ospitare i rifiuti nucleari anche città d'arte, come Matera, o città come quella in cui risiedo, Altamura senza consultare minimamente la volontà dei territori. Nel caso di Altamura poi, parliamo di un territorio che ha sofferto per anni a causa di vicende legate allo smaltimento dei rifiuti, dove ancora stiamo aspettando da parte del Governo nazionale e della regione Puglia la bonifica di vaste aree, il cui inquinamento ha provocato un aumento dell'incidenza dei tumori nella popolazione.
Con i consiglieri comunali Onofrio Gallo, Giandomenico Marroccoli e con il segretario cittadino Lillino Colonna, avvieremo immediatamente una campagna di sensibilizzazione presso la cittadinanza, affinché siano gli Altamurani a decidere. Noi abbiamo bisogno di infrastrutture, di sviluppo economico legato anche all'agricoltura, al turismo, non ai rifiuti nucleari. M5s e pd non possono imporre nulla ai territori senza condivisione, soprattutto su temi molto sentiti dai cittadini di Altamura. Non contestiamo l'idea del deposito in sé, necessaria ed attesa da anni, ma il metodo.
Ad Altamura non vogliamo ulteriori preoccupazioni, siamo pronti alle barricate contro questa decisione dei ministri grillini Patuanelli e Costa. La parlamentare grillina Masi cosa pensa di questa decisione? Il presidente Emiliano? Il sindaco Melodia? Prevedo mobilitazioni di massa".
Angela Masi (deputata del Movimento 5 stelle) - No alle scorie nucleari in Puglia e Basilicata. È stata infatti pubblicata la Carta Nazionale delle Aree Potenzialmente Idonee per la realizzazione del Deposito Nazionale dei rifiuti radioattivi e del Parco Tecnologico, che "permetterà di sistemare in via definitiva i rifiuti radioattivi italiani di bassa e media attività". Finalmente si è avuto il coraggio di proseguire in questo iter, date le condizioni non ottimali dei siti presenti sul territorio nazionale e i costi sostenuti per l'esportazione all'estero.
Ma i territori della Puglia e della Basilicata non sono però interessati ad ospitare il deposito nazionale dei rifiuti radioattivi. Lo diciamo da anni: molti ricorderanno il consiglio comunale fatto al teatro Mercadante di Altamura, con le amministrazioni dei comuni vicini, su sollecitazione del gruppo locale del MoVimento 5 Stelle. In quella occasione tutti i sindaci e le comunità da loro rappresentate ribadirono un NO secco al deposito delle scorie. E questo NO andrà ribadito con la stessa compattezza nelle prossime settimane.
Perché nelle prossime settimane ci saranno le consultazioni con i territori indicati nella mappa. Nessuna imposizione dall'alto del governo: è la prima volta che per un'opera così complessa e importante ci sarà un'azione congiunta con i territori interessati. Quindi nulla è stato deciso oggi.
Liliana Ventricelli (Pd, ex deputata) - Nell'elenco oggi pubblicato appare tra le aree potenzialmente idonee (area A2, quindi meno idonea rispetto a quelle A1), una zona che abbraccia la Puglia e la Basilicata.
Nessun allarmismo, nessun isterismo. Le comunità si attivino nel processo pubblico, manifestino la loro contrarietà, spieghino ai cittadini (come abbiamo fatto nel 2016 in una grande manifestazione nel Teatro Mercadante) cosa si vuol fare. La pubblicazione della CNAPI consente oggi di dare avvio ad un processo partecipativo pubblico e trasparente, che prevede anche la possibilità di autocandidarsi, al termine del quale sarà definita la localizzazione dell'opera. Il deposito unico nazionale e il parco tecnologico permetteranno di sistemare con sicurezza i rifiuti radioattivi a bassa e media intensità che oggi sono sparsi in decine di depositi nel Paese con livelli minimi di protezione.
Come in questi anni, ribadisco l'importanza di questo progetto, la sua necessarietà per mettere in sicurezza i nostri rifiuti radioattivi provenienti dal mondo civile e in special modo da quello medico e ospedaliero, dalle sostanze radioattive usate per la diagnosi clinica, per le terapie anti tumorali, da tutte quelle attività di medicina nucleare che costituiscono ormai il nostro quotidiano; sono altrettanto convinta però che le nostre regioni abbiano già pagato abbastanza in termini di sfruttamento del territorio. La vicinanza con il parco nazionale dell'Alta Murgia rappresenta una chiara scelta politica della vocazione del nostro territorio. Ora serve solo serietà, gli enti locali e le regioni deliberino la loro indisponibilità e la comunichino a Ministero e Sogin.