Deposito nucleare: i siti di Puglia e Basilicata sono ancora in ballo

E' in atto la valutazione ambientale strategica (Vas)

mercoledì 9 ottobre 2024 9.29
La "questione nucleare" resta aperta. Nessun Comune si è auto-candidato ad ospitare il deposito nazionale di scorie nucleari. Il Comune di Trino Vercellese che aveva presentato la proposta, poi ha deciso di revocarla. E quindi resta in piedi la Cnai (la carta nazionale delle aree idonee) che prevede 10 siti in Basilicata, altri 4 al confine tra Basilicata e Puglia e uno in territorio pugliese. In Puglia i Comuni coinvolti sono Gravina in Puglia (1 sito), Altamura (2 siti, entrambi ricadenti in territorio di Altamura e di Matera), Laterza (2 siti, entrambi ricadenti in territorio di Laterza e di Matera).

In tutta Italia i siti idonei sono 56, concentrati in poche regioni.

In un comunicato la Sogin (società di gestione dei vecchi impianti nucleari) ha dichiarato che l'iter è ancora in corso: "Non vi è alcuna preferenza fra le aree contenute nella proposta di CNAI e, ad oggi, nessuna scelta è stata fatta riguardo all'area dove realizzare il Deposito Nazionale dei rifiuti radioattivi e Parco Tecnologico. La procedura di selezione dell'area dove realizzare il Deposito Nazionale è tuttora in corso e la proposta di CNAI dovrà tener conto dei risultati della Valutazione Ambientale Strategica (VAS)".