Delegazione del Centrosinistra altamurano dal Vice Prefetto di Bari
«Per denunciare la situazione ai limiti della legalità in cui versa l'Amministrazione comunale». Chieste le dimissioni del Presidente del Consiglio, del Segretario particolare del Sindaco e degli Assessori intercettati
venerdì 11 marzo 2011
13.00
In mattinata una delegazione del Centrosinistra altamurano - Partito Democratico, Sinistra Ecologia e Libertà, Aria Fresca, Altamura con Piglionica, Italia dei Valori, Partito della Rifondazione Comunista, Partito Socialista Italiano - è stata ricevuta dalla dott.ssa Antonia Bellomo, vice prefetto vicario di Bari, e dalla dott.ssa Maria Filomena Dabbicco, vice prefetto Dirigente Area Enti Locali, in seguito a una richiesta di convocazione avanzata, «per denunciare», affermano i delegati, «la situazione ai limiti della legalità in cui versa l'Amministrazione comunale guidata dal Sindaco stacca».
«Altamura è da anni, ma con particolare intensità negli ultimi mesi, al centro delle cronache nazionali e locali», si legge in una sintesi redatta dai delegati, «una sequenza senza fine di notizie che gettano una luce sinistra su anni di malaffare e malcostume, di vicinanza e intrecci tra ambienti criminali, imprenditoriali e politici, oltre i limiti di legge e al di sotto della soglia della decenza. Tale desolato quadro è per l'ennesima volta confermato e aggravato dalle indagini della magistratura, con intercettazioni e provvedimenti dei giudici che gettano ulteriori ombre sull'amministrazione Stacca, toccando collaboratori, assessori e consiglieri del Sindaco. Ricordiamo che, solo negli ultimi mesi, i cittadini altamurani hanno dovuto subire tre omicidi di stampo mafioso, mentre il Sindaco descriveva Altamura come un'isola felice; le imbarazzanti dichiarazioni di Sindaco, Presidente del Consiglio comunale e Assessore alla Cultura, che esaltavano fascino ed educazione di quello che gli organi inquirenti indicavano da tempo come un boss di elevato spessore criminale, ucciso in un agguato mafioso; la rivelazione delle intercettazioni che coinvolgono il Segretario particolare del Sindaco e il Presidente del Consiglio comunale, ripresi dai Carabinieri mentre conversavano "scherzosamente" di mazzette e tangenti (coinvolgendo anche il Sindaco) con esponenti della famiglia che ha in appalto il costoso servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti cittadini; le dimissioni minacciate, presentate e poi, come se nulla fosse, ritirate da parte del Sindaco e del suo Segretario particolare (quest'ultimo tornato al lavoro dopo oltre cinque mesi di ferie retribuite, mentre il Sindaco aveva promesso solennemente il suo allontanamento; eppure Lomurno non è un dipendente del Comune, poiché è stato nominato dal primo cittadino, che può revocare l'incarico se ritiene che sia venuto a mancare il rapporto di fiducia (evidentemente Stacca ripone ancora molta fiducia nel suo collaboratore); le pesanti dichiarazioni del presidente della regione Nichi Vendola in occasione della sua audizione davanti alla Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse ai rifiuti; le intimidazioni ripetute alle voci dell'informazione che hanno raccontato gli eventi di questi anni».
«La maggioranza al potere, da mesi impegnata in giochetti e trattative su poltrone, incarichi e posti», si legge ancora nel documento, «ha infatti costretto la macchina amministrativa alla paralisi. Basti ricordare il mancato avvio del PIRP (Piano Integrato di Riqualificazione delle Periferie), i lavori a rilento nella zona industriale, la penosa situazione del patrimonio pubblico (es. i beni storici e culturali, le strutture sportive), l'impraticabilità delle strade durante i giorni di pioggia, la tutela del Centro storico e i pasticci a raffica riguardanti la ZTL (Zona a Traffico Limitato). Tutto questo, lo ripetiamo, mentre il Sindaco e la sua squadra fanno finta di niente e la farsa prosegue, come prima, più di prima. Anche le sollecitazioni del Sottosegretario all'Interno, Alfredo Mantovano, volte a sottolineare l'inopportunità della permanenza del Presidente del Consiglio comunale nel suo ruolo, non sono state ascoltate. Il Sindaco non sembra essere in grado di garantire che la sua Amministrazione sia impermeabile alle infiltrazioni della criminalità e che i suoi collaboratori esprimano un livello morale adeguato all'etica che si richiede a rappresentanti pubblici».
«Esprimendo tutto il rispetto per l'operato della Magistratura, che incoraggiamo a definire i procedimenti in corso», concludono i delegati, «riteniamo che la responsabilità politica di tutto ciò ricada sul Sindaco, il quale, ad oggi, non ha rimosso le connivenze emerse. È quindi necessario che si dimetta il Presidente del Consiglio; il Sindaco rimuova il suo Segretario particolare; si rimuovano gli Assessori intercettati. Ove ciò non avvenga, il Sindaco ha il dovere morale nei confronti della città di dimettersi e di porre fine a questa infelice esperienza amministrativa».
La dott.ssa Antonia Bellomo e la dott.ssa Maria Filomena Dabbicco hanno affermato che Altamura ha l'attenzione della Prefettura.
«Altamura è da anni, ma con particolare intensità negli ultimi mesi, al centro delle cronache nazionali e locali», si legge in una sintesi redatta dai delegati, «una sequenza senza fine di notizie che gettano una luce sinistra su anni di malaffare e malcostume, di vicinanza e intrecci tra ambienti criminali, imprenditoriali e politici, oltre i limiti di legge e al di sotto della soglia della decenza. Tale desolato quadro è per l'ennesima volta confermato e aggravato dalle indagini della magistratura, con intercettazioni e provvedimenti dei giudici che gettano ulteriori ombre sull'amministrazione Stacca, toccando collaboratori, assessori e consiglieri del Sindaco. Ricordiamo che, solo negli ultimi mesi, i cittadini altamurani hanno dovuto subire tre omicidi di stampo mafioso, mentre il Sindaco descriveva Altamura come un'isola felice; le imbarazzanti dichiarazioni di Sindaco, Presidente del Consiglio comunale e Assessore alla Cultura, che esaltavano fascino ed educazione di quello che gli organi inquirenti indicavano da tempo come un boss di elevato spessore criminale, ucciso in un agguato mafioso; la rivelazione delle intercettazioni che coinvolgono il Segretario particolare del Sindaco e il Presidente del Consiglio comunale, ripresi dai Carabinieri mentre conversavano "scherzosamente" di mazzette e tangenti (coinvolgendo anche il Sindaco) con esponenti della famiglia che ha in appalto il costoso servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti cittadini; le dimissioni minacciate, presentate e poi, come se nulla fosse, ritirate da parte del Sindaco e del suo Segretario particolare (quest'ultimo tornato al lavoro dopo oltre cinque mesi di ferie retribuite, mentre il Sindaco aveva promesso solennemente il suo allontanamento; eppure Lomurno non è un dipendente del Comune, poiché è stato nominato dal primo cittadino, che può revocare l'incarico se ritiene che sia venuto a mancare il rapporto di fiducia (evidentemente Stacca ripone ancora molta fiducia nel suo collaboratore); le pesanti dichiarazioni del presidente della regione Nichi Vendola in occasione della sua audizione davanti alla Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse ai rifiuti; le intimidazioni ripetute alle voci dell'informazione che hanno raccontato gli eventi di questi anni».
«La maggioranza al potere, da mesi impegnata in giochetti e trattative su poltrone, incarichi e posti», si legge ancora nel documento, «ha infatti costretto la macchina amministrativa alla paralisi. Basti ricordare il mancato avvio del PIRP (Piano Integrato di Riqualificazione delle Periferie), i lavori a rilento nella zona industriale, la penosa situazione del patrimonio pubblico (es. i beni storici e culturali, le strutture sportive), l'impraticabilità delle strade durante i giorni di pioggia, la tutela del Centro storico e i pasticci a raffica riguardanti la ZTL (Zona a Traffico Limitato). Tutto questo, lo ripetiamo, mentre il Sindaco e la sua squadra fanno finta di niente e la farsa prosegue, come prima, più di prima. Anche le sollecitazioni del Sottosegretario all'Interno, Alfredo Mantovano, volte a sottolineare l'inopportunità della permanenza del Presidente del Consiglio comunale nel suo ruolo, non sono state ascoltate. Il Sindaco non sembra essere in grado di garantire che la sua Amministrazione sia impermeabile alle infiltrazioni della criminalità e che i suoi collaboratori esprimano un livello morale adeguato all'etica che si richiede a rappresentanti pubblici».
«Esprimendo tutto il rispetto per l'operato della Magistratura, che incoraggiamo a definire i procedimenti in corso», concludono i delegati, «riteniamo che la responsabilità politica di tutto ciò ricada sul Sindaco, il quale, ad oggi, non ha rimosso le connivenze emerse. È quindi necessario che si dimetta il Presidente del Consiglio; il Sindaco rimuova il suo Segretario particolare; si rimuovano gli Assessori intercettati. Ove ciò non avvenga, il Sindaco ha il dovere morale nei confronti della città di dimettersi e di porre fine a questa infelice esperienza amministrativa».
La dott.ssa Antonia Bellomo e la dott.ssa Maria Filomena Dabbicco hanno affermato che Altamura ha l'attenzione della Prefettura.