Decadenza da consigliere regionale, Stea ha presentato ricorso

Resta in carica ma al momento non ha le deleghe di assessore

sabato 5 novembre 2022 14.02
Gianni Stea ha presentato ricorso contro l'ordinanza del Tribunale di Bari che ha dichiarato la sua decadenza da consigliere regionale per incompatibilità, a causa della nota vicenda dei bolli auto non pagati per circa 8000 euro. Sono stati successivamente sanati ma al momento della proclamazione, secondo il Tribunale, c'era un debito verso l'ente regionale e questo è ritenuto motivo di incompatibilità.

Stea al momento è senza deleghe di assessore che Emiliano ha avocato a sé in attesa che la vicenda si definisca. Con la presentazione del ricorso, Stea non decade e occorrerà attendere le fasi successive del giudizio amministrativo. A chiederne la decadenza è stata la prima dei non eletti dei "Popolari" Marianna Legista.

Dopo aver presentato il ricorso, Stea ha dichiarato di "voler continuare senza sosta l'impegno a favore della Comunità pugliese dai banchi del Consiglio regionale e al fianco della Giunta guidata dal Presidente, Michele Emiliano", chiarendo di attendere con serenità e massima fiducia nella Giustizia italiana la pronuncia della Corte. Stea coglie l'occasione per rivolgere una caloroso saluto ai "ragazzi e alle ragazze pugliesi che hanno partecipato ai vari concorsi che dal maggio scorso – con tempi da record e con una svolta netta rispetto a quanto avveniva in passato – hanno permesso a moltissimi di loro di intraprendere una professione nell'ambito della pubblica amministrazione". E rivolge "i doverosi ringraziamenti al Direttore di Dipartimento, Dott. Ciro Imperio, al Direttore di Sezione, Dott. Nicola Paladino ed al personale tutto. Abbiamo fatto un lavoro certosino e di squadra per garantire la totale trasparenza e meritocrazia per l'assunzione di nuove figure professionali necessarie a rinnovare e modernizzare la macchina amministrativa anche in ambiti complessi, dando al contempo speranze a tanti giovani in cerca di un'occupazione di valore a tempo indeterminato in un momento difficile per il Paese".