Danneggiati ad Altamura gli alberi che ospitano i Falchi grillai

Una testimonianza inviata ad Altamuralife

giovedì 6 maggio 2010

Gentile Redazione di Altamura Life,
venerdì 30 aprile ho partecipato, assieme ai volontari della LIPU, al censimento della popolazione dei Falchi grillai (Falco naumanni) nel centro di Altamura. In questa occasione, ho appreso dai volontari che sono stati irrimediabilmente danneggiati degli alberi-dormitorio storici di questa specie, protetta dalla Direttiva "Habitat" (92/43/CEE) e dalla Direttiva "Uccelli" (79/409/CEE). Questi rapaci tutti gli anni tornano, nelle ore notturne, a rifugiarsi sugli stessi alberi e se non trovano più i posatoi abituali restano disorientati. In particolare, si fa riferimento ai grossi pini che si trovano nel giardino dell'Hotel Svevia (via Matera) su cui si rifugiavano centinaia di esemplari. Gli alberi sono stati irrimediabilmente "capitozzati": la parte alta della chioma è stata tagliata del tutto e le conifere non sono più in grado di ricostituirla a differenza di altri alberi. A mio parere questo intervento non sembra neanche giustificabile con ragioni di sicurezza statica degli alberi e comunque sarebbe potuto essere praticato in maniera più accorta, alleggerendo la chioma nelle parti più basse e non distruggendola completamente. Un altro grosso esemplare di pino, dormitorio storico dei Grillai, è stato abbattuto nel giardino dell'ospedale Umberto I di Altamura per scongiurare paventati rischi igienico-sanitari, a mio parere inconsistenti.

Tutto ciò è avvenuto nonostante il Regolamento Regionale del 22 dicembre 2008, n. 28, all'articolo 5 comma 1 lett. x) vieti in tutte le ZPS (Zone a Protezione Speciale) il "taglio di alberi in cui sia accertata la presenza di nidi e dormitori di specie d'interesse comunitario".

Come è possibile che l'Amministrazione Comunale, la Provincia, il Parco Nazionale dell'Alta Murgia o il Corpo Forestale dello Stato non siano intervenuti in alcun modo? Nonostante la dedizione della LIPU, che cerca continuamente di scongiurare questi scempi, prevale l'assoluta incoscienza di alcuni che ritengono il Falco grillaio "fastidioso" a causa dei suoi escrementi. L'inerzia degli Enti interessati ed il solito "rimpallo" di competenze vengono giustificati con un vuoto normativo del regolamento succitato che, pur vietando il danneggiamento degli alberi-dormitorio, non prevede nessun tipo di sanzione amministrativa specifica. Inoltre, presso gli Enti competenti non esiste nessuna mappatura o elenco degli alberi-dormitorio. Quello di realizzare un censimento di questi ultimi è un progetto che la LIPU vuole portare a termine al fine di "stimolare" le istituzioni interessate ad una tutela più attenta e attiva, nella speranza di una modifica del regolamento di protezione del Falco grillaio che preveda la definizione di un regime sanzionatorio.

Spero vogliate pubblicare questa lettera al fine di destare l'attenzione su di uno scempio che è restato per troppo tempo inosservato e che merita l'attenzione sia della cittadinanza che della politica.


Mariaelena Perrucci (Dott.ssa Forestale)