Dal letame nascono i fiori

Parte oggi la raccolta differenziata dell'umido. Istruzioni per l'uso

lunedì 14 febbraio 2011 10.38
A cura di Anna Maria Colonna
Parte oggi, secondo quanto comunicato dalla Tradeco al Servizio Ambiente del Comune ad Altamura, la differenziata dell'umido. Il nuovo servizio prevede la raccolta dei rifiuti organici in sacchetti biodegradabili distribuiti nell'abitato, insieme alle bio-pattumiere, a partire da giugno scorso. Si tratta di avanzi di cibi cotti e crudi, pane, pasta, riso, carne, pesce, scarti di frutta e verdura, gusci d'uovo, filtri di tè, fondi di caffé, tovaglioli di carta, carta da cucina, scarti verdi di giardino e orto (fiori, foglie secche). Non vanno assolutamente gettati negli stessi sacchetti vetro, plastica, alluminio, carta, legno verniciato o trattato, olio esausto, pannolini, rifiuti gocciolanti o eccessivamente bagnati, liquido.

I cassonetti per la raccolta dei rifiuti organici, posizionati vicino alle isole ecologiche della raccolta di vetro, carta e plastica, sono distinguibili dal colore marrone. Qui potranno essere lasciati i sacchetti una volta pieni.

Dai rifiuti organici si ricava il compost, fertilizzante naturale di colore scuro utilizzato in agricoltura. Negli impianti di termovalorizzazione, il materiale raccolto, chiamato anche frazione umida perché contiene molta acqua, viene selezionato, messo da parte e avviato verso impianti industriali di compostaggio. Il compost può essere prodotto sia su scala industriale che domestica. Cambiano solo i tempi di produzione, da 3 a 6 mesi per quello prodotto in casa, 20-50 giorni per quello industriale. Per preparare il compost (humus) in casa, occorre avere a disposizione un orto o un giardino per disporre dello spazio necessario al processo di compostaggio e per accumulare scarti vegetali, oltre a quelli di cucina. Esistono in commercio i composter, contenitori in legno o in plastica concepiti per accogliere la materia organica facilitando la circolazione dell'aria.

Fare la raccolta differenziata dell'umido contribuisce anche ad una migliore gestione dei rifiuti (perché il rifiuto organico rappresenta circa un terzo dei rifiuti prodotti), diminuisce i costi di smaltimento, rallenta l'esaurimento delle discariche riducendo gli odori e il percolato da esse prodotti, previene la produzione di inquinanti atmosferici che si formerebbero dalla combustione di questi scarti, evita l'incenerimento degli scarti organici umidi garantendo una migliore combustione e diminuendo lo spreco di energia, garantisce la fertilità del terreno.