Dal 6 gennaio al via i saldi invernali
La Confesercenti annuncia che il giorno dell'Epifania i negozi potranno rimanere aperti. I consigli delle associazioni di categoria
lunedì 3 gennaio 2011
10.57
Cominciano il giorno dell'Epifania i saldi invernali in Puglia. Si concluderanno il 28 febbraio. Le date variano da regione a regione. Secondo Confcommercio, ogni famiglia spenderà in media poco più di 400 euro per abbigliamento ed accessori.
La crisi ha inciso sugli acquisti, per questo parecchia merce è rimasta invenduta e l'offerta dei negozianti si annuncia ampia. La Confcommercio prevede sconti medi elevati di oltre il 40%. Dopo un novembre deludente, le festività natalizie hanno fatto registrare una piccola ripresa. Il consuntivo della Confesercenti dell'anno appena trascorso rivela che c'è stato un calo delle vendite di oltre il 10% rispetto al 2009.
«Quasi il 40% dei consumatori è orientato ad effettuare acquisti nei negozi tradizionalmente frequentati - dichiara il direttore della Confesercenti provinciale Nicola Caggiano – si prospettano opportunità sicuramente interessanti. La crisi spinge infatti in alto le offerte di sconto che, nel corso degli ultimi anni, si stanno attestando su medie più elevate. Dal 20% si sta passando via via al 30% e in molti casi al 40% e 50%».
La Confesercenti dell'area murgiana annuncia che il giorno dell'Epifania i negozi potranno rimanere aperti e ha chiesto all'Amministrazione comunale di disporre un'apertura straordinaria anche per domenica 9 gennaio.
Le associazioni di categoria consigliano di raffrontare sempre il prezzo originario con quello scontato. Il negoziante, infatti, ha l'obbligo di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale. È importante conservare lo scontrino perché, in caso il prodotto sia danneggiato, il negoziante deve provvedere a ripararlo o a sostituirlo. L'acquirente è tenuto a denunciare il difetto entro due mesi dall'acquisto. Negli altri casi, la possibilità di cambiare il capo d'abbigliamento o il prodotto è rimessa alla discrezionalità del commerciante. I capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo.
La crisi ha inciso sugli acquisti, per questo parecchia merce è rimasta invenduta e l'offerta dei negozianti si annuncia ampia. La Confcommercio prevede sconti medi elevati di oltre il 40%. Dopo un novembre deludente, le festività natalizie hanno fatto registrare una piccola ripresa. Il consuntivo della Confesercenti dell'anno appena trascorso rivela che c'è stato un calo delle vendite di oltre il 10% rispetto al 2009.
«Quasi il 40% dei consumatori è orientato ad effettuare acquisti nei negozi tradizionalmente frequentati - dichiara il direttore della Confesercenti provinciale Nicola Caggiano – si prospettano opportunità sicuramente interessanti. La crisi spinge infatti in alto le offerte di sconto che, nel corso degli ultimi anni, si stanno attestando su medie più elevate. Dal 20% si sta passando via via al 30% e in molti casi al 40% e 50%».
La Confesercenti dell'area murgiana annuncia che il giorno dell'Epifania i negozi potranno rimanere aperti e ha chiesto all'Amministrazione comunale di disporre un'apertura straordinaria anche per domenica 9 gennaio.
Le associazioni di categoria consigliano di raffrontare sempre il prezzo originario con quello scontato. Il negoziante, infatti, ha l'obbligo di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale. È importante conservare lo scontrino perché, in caso il prodotto sia danneggiato, il negoziante deve provvedere a ripararlo o a sostituirlo. L'acquirente è tenuto a denunciare il difetto entro due mesi dall'acquisto. Negli altri casi, la possibilità di cambiare il capo d'abbigliamento o il prodotto è rimessa alla discrezionalità del commerciante. I capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo.