Giunta, i giovani di FI rivendicano il posto
"Rimozione di Disabato consumata alle nostre spalle"
martedì 11 novembre 2014
10.53
"La nuova nomina assessorile va messa nelle mani del giovanile, da dove 5 anni fa, la stessa provenne".
Mentre nel Palazzo si discute di rimpasti in giunta, in seguito al duro scontro consumatosi nella maggioranza per la rimozione dell'assessore Disabato, anche i giovani di Forza Italia scendono in campo e ci tengono a far sentire la propria voce contro quella che ritengono una scelta che ha defraudato il movimento di un rappresentante in giunta.
E' il vice coordinatore provinciale Carlo Scarabaggio, in una nota, a rivolgersi direttamente al primo cittadino per rivendicare il ruolo dei giovani forzisti, espressione del partito lacerato dalla rottura tra Nunzio Lagonigro e il capogruppo Pasquale Giorgio: "Gentile Sindaco Dott. Mario Stacca – scrive Scarabaggio - noi ci conosciamo bene. Ed in virtù della militanza e del bene profondo che ho nei confronti del partito "Forza Italia" in cui, con determinazione ho militato in questi anni e con cui abbiamo costruito un forte impianto ed impulso giovanile, sono qui a commentare e a proporre la soluzione più genuina possibile dopo la revoca dell'assessore al bilancio Giuseppe Disabato, del 28 ottobre scorso".
"Quella nomina – ribadisce il dirigente giovanile - fu il frutto e l'espressione della "Giovane Italia" che, avendo ottenuto i più rosei risultati con l'elezione del consigliere Pasquale Giorgio, portò una forte ventata di novità. Eppure, qualcosa dev'essere andato storto e questi dieci anni di Tua amministrazione si stanno concludendo nel più becero degli scontri personali e a latere, politici".
"Così, con questa – è la richiesta a nome dei giovani di Forza Italia - sono qui a chiederTi di rimettere le deleghe assessorili nelle mani e nella disponibilità del gruppo, ancora più florido e sano di allora, che 4 anni e mezzo fa indicò in seno alla maggioranza di governo il suo esponente".
"Sicuri, che sia urgente ed indispensabile mantenere alta la bandiera di una rappresentanza che ingiustamente si è consumata alle nostre spalle e a nostro discapito. Sono certo – conclude Scarabaggio - che la fiducia del movimento non sarà tradita in nome della buona amministrazione".
Mentre nel Palazzo si discute di rimpasti in giunta, in seguito al duro scontro consumatosi nella maggioranza per la rimozione dell'assessore Disabato, anche i giovani di Forza Italia scendono in campo e ci tengono a far sentire la propria voce contro quella che ritengono una scelta che ha defraudato il movimento di un rappresentante in giunta.
E' il vice coordinatore provinciale Carlo Scarabaggio, in una nota, a rivolgersi direttamente al primo cittadino per rivendicare il ruolo dei giovani forzisti, espressione del partito lacerato dalla rottura tra Nunzio Lagonigro e il capogruppo Pasquale Giorgio: "Gentile Sindaco Dott. Mario Stacca – scrive Scarabaggio - noi ci conosciamo bene. Ed in virtù della militanza e del bene profondo che ho nei confronti del partito "Forza Italia" in cui, con determinazione ho militato in questi anni e con cui abbiamo costruito un forte impianto ed impulso giovanile, sono qui a commentare e a proporre la soluzione più genuina possibile dopo la revoca dell'assessore al bilancio Giuseppe Disabato, del 28 ottobre scorso".
"Quella nomina – ribadisce il dirigente giovanile - fu il frutto e l'espressione della "Giovane Italia" che, avendo ottenuto i più rosei risultati con l'elezione del consigliere Pasquale Giorgio, portò una forte ventata di novità. Eppure, qualcosa dev'essere andato storto e questi dieci anni di Tua amministrazione si stanno concludendo nel più becero degli scontri personali e a latere, politici".
"Così, con questa – è la richiesta a nome dei giovani di Forza Italia - sono qui a chiederTi di rimettere le deleghe assessorili nelle mani e nella disponibilità del gruppo, ancora più florido e sano di allora, che 4 anni e mezzo fa indicò in seno alla maggioranza di governo il suo esponente".
"Sicuri, che sia urgente ed indispensabile mantenere alta la bandiera di una rappresentanza che ingiustamente si è consumata alle nostre spalle e a nostro discapito. Sono certo – conclude Scarabaggio - che la fiducia del movimento non sarà tradita in nome della buona amministrazione".