Controlli a tappeto sull'etichettatura dei prodotti alimentari
Sequestrati dai carabinieri oltre 2500 confezioni di taralli
venerdì 14 aprile 2017
10.26
Nell'ambito dei controlli per la sicurezza dei prodotti agroalimentari, i Carabinieri Forestali del Comando Regione "Puglia" e del Coordinamento Territoriale Carabinieri per l'Ambiente di Altamura, hanno sequestrato circa 2500 confezioni di taralli di vario formato, al termine di una specifica attività a carico di una ditta di Andria dedita alla produzione ed al commercio di prodotti da forno.
Il provvedimento, effettuato dai militari al comando del Capitano Giuliano Palomba, si è reso necessario a seguito delle verificate irregolarità sulle etichette di alcuni prodotti detenuti in magazzino.
Infatti, le confezioni di taralli riportavano in etichetta e pubblicizzavano a caratteri cubitali la presenza di "becon", la classica pancetta di maiale affumicata, spesso usata per insaporire ed arricchire le pietanze.
Contrariamente a ciò, ad essere utilizzata invece del vero "becon", era una miscela di spezie nulla aventi a che fare con il classico "becon", come attestato dalle schede tecniche di preparazione del prodotto.
Insomma, una scorretta informazione propinata al consumatore il quale era tratto in inganno nonché invogliato ad acquistare un prodotto con caratteristiche organolettiche diverse da quelle reali.
Inosservanze, queste, in netto contrasto con la legge e con i regolamenti Europei, che hanno così permesso ai Carabinieri di porre sotto sequestro le confezioni e di deferire all'Autorità Giudiziaria per frode in commercio, un soggetto di Andria quale titolare della ditta.
Il provvedimento, effettuato dai militari al comando del Capitano Giuliano Palomba, si è reso necessario a seguito delle verificate irregolarità sulle etichette di alcuni prodotti detenuti in magazzino.
Infatti, le confezioni di taralli riportavano in etichetta e pubblicizzavano a caratteri cubitali la presenza di "becon", la classica pancetta di maiale affumicata, spesso usata per insaporire ed arricchire le pietanze.
Contrariamente a ciò, ad essere utilizzata invece del vero "becon", era una miscela di spezie nulla aventi a che fare con il classico "becon", come attestato dalle schede tecniche di preparazione del prodotto.
Insomma, una scorretta informazione propinata al consumatore il quale era tratto in inganno nonché invogliato ad acquistare un prodotto con caratteristiche organolettiche diverse da quelle reali.
Inosservanze, queste, in netto contrasto con la legge e con i regolamenti Europei, che hanno così permesso ai Carabinieri di porre sotto sequestro le confezioni e di deferire all'Autorità Giudiziaria per frode in commercio, un soggetto di Andria quale titolare della ditta.