Contributi pubblici e fatture false per un agriturismo
Tentata truffa ai danni dello Stato per 250.000 euro. Due persone denunciate
giovedì 23 luglio 2015
12.28
Avrebbero dovuto creare una struttura agrituristica ex novo con soldi richiesti e concessi dall'Unione Europea. Invece, la struttura era già stata realizzata grazie ad altri fondi pubblici.
Questo il tentativo di truffa scoperto dai Finanzieri della Tenenza di Altamura al termine di una specifica attività investigativa svolta a tutela della spesa pubblica e delle uscite di bilancio.
In particolare, così come emerso dagli accertamenti, i componenti di un nucleo familiare di Altamura hanno costituito una società chiedendo contributi pubblici per la realizzazione di un agriturismo, di fatto già esistente.
Come se non bastasse, l'immobile in argomento era stato oggetto di precedenti sovvenzioni, concesse dalla Regione Puglia a beneficio di una società la cui compagine è riconducibile al medesimo nucleo familiare.
I finanziari nel corso delle indagini sono riusciti anche a dimostrare che i gestori della struttura, al fine di dimostrare i costi sostenuti, avevano fatto ricorso a fatture false, riuscendo, in questo modo, a documentare una richiesta di contributi pubblici pari a 250.000 euro. Costi rilevatisi fittizi.
La falsità degli esborsi è stata anche comprovata dall'esame dei conti correnti, attraverso i quali venivano fatti risultare i pagamenti delle singole fatture.
Le indagini delle Fiamme Gialle, oltre ad impedire la riscossione del finanziamento, hanno portato alla denunzia all'Autorità Giudiziaria di due soggetti per tentata truffa e per emissione ed utilizzo di fatture per operazioni inesistenti.
Questo il tentativo di truffa scoperto dai Finanzieri della Tenenza di Altamura al termine di una specifica attività investigativa svolta a tutela della spesa pubblica e delle uscite di bilancio.
In particolare, così come emerso dagli accertamenti, i componenti di un nucleo familiare di Altamura hanno costituito una società chiedendo contributi pubblici per la realizzazione di un agriturismo, di fatto già esistente.
Come se non bastasse, l'immobile in argomento era stato oggetto di precedenti sovvenzioni, concesse dalla Regione Puglia a beneficio di una società la cui compagine è riconducibile al medesimo nucleo familiare.
I finanziari nel corso delle indagini sono riusciti anche a dimostrare che i gestori della struttura, al fine di dimostrare i costi sostenuti, avevano fatto ricorso a fatture false, riuscendo, in questo modo, a documentare una richiesta di contributi pubblici pari a 250.000 euro. Costi rilevatisi fittizi.
La falsità degli esborsi è stata anche comprovata dall'esame dei conti correnti, attraverso i quali venivano fatti risultare i pagamenti delle singole fatture.
Le indagini delle Fiamme Gialle, oltre ad impedire la riscossione del finanziamento, hanno portato alla denunzia all'Autorità Giudiziaria di due soggetti per tentata truffa e per emissione ed utilizzo di fatture per operazioni inesistenti.