Consiglio regionale, bocciata la proposta doppia preferenza
Votazione a scrutinio segreto. Comitato Parità Altamura: "Vergognosa vicenda"
lunedì 3 dicembre 2012
Il Consiglio Regionale pugliese ha bocciato nei giorni scorsi la proposta di legge di iniziativa popolare sostenuta da 30.000 firme di adesione di cittadine e cittadini pugliesi per l'introduzione della doppia preferenza e l'affermazione del principio della effettiva parità di genere nella rappresentanza consiliare pugliese. Attualmente il Consiglio è composto da 67 uomini e 3 sole donne.
Sette consiglieri regionali di minoranza (Zullo, Gatta, Camporeale, Sala, Marti, Boccardi), appellandosi ad una norma statutaria, hanno imposto che la votazione avvenisse a scrutinio segreto. È il comitato Parità di Altamura a comunicarlo. Così, si sono raccolti 30 voti contrari, "facendo prevalere la logica dell'autoconservazione a quella del confronto e della democrazia".
Parole dure dal Comitato che denuncia "questa vergognosa vicenda che ha portato il Consiglio Regionale della Puglia a distinguersi nel panorama nazionale per conservatorismo e vigliaccheria!".
L'auspicio è che la proposta possa essere ripresa e sostenuta da quei consiglieri che ancora sostengono il rispetto della volontà popolare e l'affermazione del principio di partecipazione.
Sette consiglieri regionali di minoranza (Zullo, Gatta, Camporeale, Sala, Marti, Boccardi), appellandosi ad una norma statutaria, hanno imposto che la votazione avvenisse a scrutinio segreto. È il comitato Parità di Altamura a comunicarlo. Così, si sono raccolti 30 voti contrari, "facendo prevalere la logica dell'autoconservazione a quella del confronto e della democrazia".
Parole dure dal Comitato che denuncia "questa vergognosa vicenda che ha portato il Consiglio Regionale della Puglia a distinguersi nel panorama nazionale per conservatorismo e vigliaccheria!".
L'auspicio è che la proposta possa essere ripresa e sostenuta da quei consiglieri che ancora sostengono il rispetto della volontà popolare e l'affermazione del principio di partecipazione.