Consiglio comunale, passa l’allargamento di un capannone industriale e gli atti vanno in Procura

Bagarre in aula tra opposizione e sindaco.

sabato 30 gennaio 2016 18.01
A cura di Antonella Testini
Ennesimo consiglio comunale al cardiopalma quello andato in scena venerdì mattina. Un'intera giornata di discussione in cui ogni occasione è buona per fare delle divergenze politiche tra maggioranza e opposizione terreno di scontro e dove anche il momento dedicato alle interpellanze dei consiglieri diventa occasione di offese.

Inevitabili i riferimenti alla vicenda politica degli ultimi giorni con la nascita del gruppo di Forza Italia e il mancato arrivo di Antonio Di Pietro ad Altamura. Prima il consigliere Loiudice, poi Rosa Melodia e a seguire il capogruppo Stigliano interrogano il sindaco accusandolo di aver "tradito il mandato elettorale conferitogli dai cittadini".
Se per Melodia il sindaco "fa solo annunci che poi si rivelano notizie false" per Antonello Stigliano "l'uovo di Pasqua, ovvero il progetto civico di Forte conteneva la sorpresa" alludendo ad accordi pre elettorali dello stesso Forte con l'area di centro destra.
Il primo cittadino fa fatica a contenere la rabbia e in più occasioni sbotta accusando ora la consigliera Melodia di essere poco coerente mentre a Stigliano rinfaccia scelte trasformiste di altri membri del Pd a livello regionale e locale. Nel merito della vicenda Di Pietro, il sindaco sceglie di non rispondere nonostante le tante sollecitazioni.
A seguire Forte si scaglia contro il giovane consigliere pentastellato Pietro Masi che si fa portavoce delle rimostranze degli anziani del centro Viti Maino. Masi chiede al sindaco come mai non venga rispettato il capitolato d'appalto sulla fornitura dei servizi e Forte sbotta: "Consigliere tu corri da mamma e ti fai raccontare quali sono i problemi del centro anziani senza renderti conti che l'amministrazione ha stanziato 1.300.000 euro per la realizzazione di un nuovo centro".

Tante, troppe le interruzioni in aula mentre gli studenti di una scuola media seguono attoniti i lavori con buona pace della educazione civica.
Nel merito dei provvedimenti, come oramai da capione, passano i provvedimenti principali con i soli voti della maggioranza.
Il consiglio, infatti, approva la variazione al Piano regolatore a proposito del nuovo assetto viario tra via Santeramo, via Di Vittorio, e via Ricovero "al fine di rendere più ordinato e più gradevole uno degli accessi alla città" spiega l'assessore Gino Perrucci a cui fa eco il consigliere Loizzo che in qualità di presidente della commissione urbanistica rimarca "l'onestà intellettuale del provvedimento che mira a mettere ordine in città".
Argomentazioni che non convincono Melodia secondo cui "l'amministrazione si sta preoccupando di mettere pace nelle beghe tra i proprietari dei lotti".

A seguire in aula arriva la discussione sull'allargamento di un opificio di produzione che fa capo alla Viesti srl. Anche in questo caso sindaco e maggioranza difendono la delibera rimarcando che si tratti di un atto di pubblica utilità in quanto l'azienda si impegna a offrire 10 nuovi posti di lavoro entro il 2018. Anche in questo caso l'opposizione parla di favoritismi, pratiche incomplete, atti confusi e scritti male "che mirano solo a tutelare interessi privati e per cui non c'è alcun interesse pubblico".
Scontata anche in questo caso l'esito della votazione mentre il sindaco difende le scelte dell'amministrazione approvate per "evitare che le imprese vadano ad investire in altre aree e per favorire l'occupazione in questa città dove c'è una crisi economica e occupazione di proporzioni spaventose".
Difesa d'ufficio che non convince il capogruppo Pd Antonello Stigliano il quale chiede la trasmissione degli atti in Procura poiché a detta del consigliere non ci sarebbe nessun interesse pubblico da tutelare .

In aula cala il gelo per alcuni secondi prima che la seduta prosegua con le mozioni di Masi sul baratto amministrativo per cui l'assessore Ada Bosso annuncia un rinvio e poi la mozione sulla modulazione dei parcheggi a pagamento proposta da Antonio Petrara e accolta dall'intera aula.