Consiglio comunale, empasse sul piano delle opere pubbliche
Lagonigro ritorna in maggioranza
mercoledì 22 ottobre 2014
14.39
La maggioranza acquisisce nuovamente il prezioso voto del consigliere Nunzio Lagonigro, ma l'approvazione del bilancio di previsione 2014, da licenziare entro le prossime due sedute, trova l'ennesima battuta d'arresto per questioni formali riguardanti il propedeutico piano triennale delle opere pubbliche.
Questo in sintesi l'esito del secondo dei consigli convocati per fine ottobre. Una seduta caratterizzata dal ritorno in aula del presidente Nico Dambrosio e soprattutto del consigliere Nunzio Lagonigro tra i banchi della maggioranza, dopo le aspre polemiche delle scorse settimane. Un voto, quello dell'esponente di Forza Italia, indispensabile alla maggioranza per il prosieguo dei lavori e soprattutto della restante consiliatura.
Il punto inerente la quantità di aree e fabbricati da cedere per residenza e attività produttive e terziarie, lasciato in sospeso nella prima seduta, viene finalmente approvato, mentre la questione del regolamento per l'applicazione dell'imposta comunale della pubblicità, al centro di polemiche per il mancato introito delle casse comunali, essendo di natura tributaria, stanti i termini ormai scaduti, viene accantonata.
Il ritorno del "figliol prodigo" Lagonigro non manca di suscitare le ironie e le insinuazioni delle minoranze su possibili accordi interni al centrodestra: "Mi giungono voci di dimissioni di alcuni assessori" dichiara Rosa Melodia, "La maggioranza si è ricompattata distribuendo poltrone" è il commento di Saverio Di Perna, mentre Pietro Ciccimarra attacca il sindaco Stacca: "Deve ringraziare il senso di responsabilità delle opposizioni. Ci dica se gli assessori sono in carica, visto che manca quello al bilancio di cui discutiamo". "La giunta è in carica, salvo dimissioni che possono arrivare in seguito" è la risposta sibillina del primo cittadino, e nonostante le smentite semiserie degli interessati, durante tutta la seduta aleggerà tra i corriodoi la voce di possibili, imminenti rimpasti nel governo cittadino.
Inizia una lunga discussione sul piano delle alienazioni, con le opposizioni che con Loizzo e Barattini attaccano sui due centri di raccolta della differenziata in zona Carpentino e sugli sfratti incolpevoli, mentre Tresca e Loiudice lamentano la mancanza di una pianificazione nella vendita del patrimonio comunale. Il provvedimento passa con i voti della sola maggioranza, ma la discussione sul piano triennale delle opere pubbliche si arena per un errore di forma nell'allegato che riporta nell'elenco del 2014 opere da finanziare mediante oneri e stanziamenti del 2015. Una questione pregiudiziale mossa dalle opposizioni insieme alla mancata pubblicità delle modifiche allo schema della delibera effettuate dalla giunta, e che riapre anche la questione degli emendamenti dei consiglieri Colonna, Melodia e Rella, dichiarati inammissibili in blocco.
Dopo una sospensione le parti decidono di demandare la soluzione dell'empasse a un incontro extraconsiliare. Mentre i tempi per l'approvazione del bilancio si accorciano e le procedure si complicano, nel palazzo e fuori si attende di conoscere le novità politiche di una ricompattata maggioranza...
Questo in sintesi l'esito del secondo dei consigli convocati per fine ottobre. Una seduta caratterizzata dal ritorno in aula del presidente Nico Dambrosio e soprattutto del consigliere Nunzio Lagonigro tra i banchi della maggioranza, dopo le aspre polemiche delle scorse settimane. Un voto, quello dell'esponente di Forza Italia, indispensabile alla maggioranza per il prosieguo dei lavori e soprattutto della restante consiliatura.
Il punto inerente la quantità di aree e fabbricati da cedere per residenza e attività produttive e terziarie, lasciato in sospeso nella prima seduta, viene finalmente approvato, mentre la questione del regolamento per l'applicazione dell'imposta comunale della pubblicità, al centro di polemiche per il mancato introito delle casse comunali, essendo di natura tributaria, stanti i termini ormai scaduti, viene accantonata.
Il ritorno del "figliol prodigo" Lagonigro non manca di suscitare le ironie e le insinuazioni delle minoranze su possibili accordi interni al centrodestra: "Mi giungono voci di dimissioni di alcuni assessori" dichiara Rosa Melodia, "La maggioranza si è ricompattata distribuendo poltrone" è il commento di Saverio Di Perna, mentre Pietro Ciccimarra attacca il sindaco Stacca: "Deve ringraziare il senso di responsabilità delle opposizioni. Ci dica se gli assessori sono in carica, visto che manca quello al bilancio di cui discutiamo". "La giunta è in carica, salvo dimissioni che possono arrivare in seguito" è la risposta sibillina del primo cittadino, e nonostante le smentite semiserie degli interessati, durante tutta la seduta aleggerà tra i corriodoi la voce di possibili, imminenti rimpasti nel governo cittadino.
Inizia una lunga discussione sul piano delle alienazioni, con le opposizioni che con Loizzo e Barattini attaccano sui due centri di raccolta della differenziata in zona Carpentino e sugli sfratti incolpevoli, mentre Tresca e Loiudice lamentano la mancanza di una pianificazione nella vendita del patrimonio comunale. Il provvedimento passa con i voti della sola maggioranza, ma la discussione sul piano triennale delle opere pubbliche si arena per un errore di forma nell'allegato che riporta nell'elenco del 2014 opere da finanziare mediante oneri e stanziamenti del 2015. Una questione pregiudiziale mossa dalle opposizioni insieme alla mancata pubblicità delle modifiche allo schema della delibera effettuate dalla giunta, e che riapre anche la questione degli emendamenti dei consiglieri Colonna, Melodia e Rella, dichiarati inammissibili in blocco.
Dopo una sospensione le parti decidono di demandare la soluzione dell'empasse a un incontro extraconsiliare. Mentre i tempi per l'approvazione del bilancio si accorciano e le procedure si complicano, nel palazzo e fuori si attende di conoscere le novità politiche di una ricompattata maggioranza...