Consiglio comunale decaduto: le dichiarazioni degli ex Assessori
Mercato, cultura, Matera 2019. Che fine faranno i provvedimenti a cui si stava lavorando?
venerdì 23 febbraio 2018
A due giorni dalle dimissioni del primo cittadino Giacinto Forte e dei 14 consiglieri comunali, la redazione di AltamuraLife ha raccolto le dichiarazioni di due degli Assessori tornati a lavoro nel novembre scorso, dopo la sentenza emessa dal Tar Puglia di rimuovere dal governo cittadino il commissario prefettizio Rachele Grandolfo e i due sub commissari.
Ada Bosso, ex Assessore al Bilancio, si è espressa con queste parole: "Alla luce del rigetto dell'istanza della scarcerazione dell'ex sindaco Forte, ritengo che le dimissioni fossero un atto dovuto. Per quanto riguarda il lavoro portato avanti dall'Assessorato che ho guidato fino a ieri, ritengo di aver messo a frutto e a disposizione della collettività altamurana tutte le competenze professionali di cui dispongo. Considerando che da appena quattro mesi ci eravamo nuovamente insediati, abbiamo rispettato tutti i tempi previsti: avevamo già depositato per il prossimo consiglio comunale il bilancio e i relativi documenti, avevamo ricevuto più di 2mln di euro di finanziamenti per fare partire importanti opere pubbliche, avevamo candidato l'immobile di Port'Alba ad un bando regionale, senza dimenticare la partenza del nuovo appalto dei rifiuti. Con l'approvazione del bilancio avremmo dato corso a tutto l'iter amministrativo preventivato".
L'ex assessore Bosso non nasconde il suo rammarico e la delusione per la fine di questa esperienza amministrativa sebbene "messa da parte la delusione e facendo tesoro di eventuali errori, si deve pensare al futuro e ripartire".
Per Michele Locapo, ex Assessore con delega alle Attività Produttive, la scelta di "consegnare le dimissioni al prefetto è stato un gesto di responsabilità e di coscienza nei confronti della città. Consci del fatto che superato il 24 febbraio avremmo avuto il commissario prefettizio per circa un anno, di comune accordo abbiamo preferito dimetterci anche per le vicende giudiziarie legate all'ex sindaco Forte. Con il mio Assessorato stavamo lavorando sui DUC, distretti urbani del commercio, e alla delocalizzazione del mercato settimanale: due provvedimenti importanti per Altamura che avrebbero dato respiro alla città, dato che c'erano finanziamenti regionali a cui il Comune ambiva, due procedimenti ormai avviati verso la conclusione. Spero che di tali provvedimenti, senza una volontà politica decisa, non rimangano solo le carte sulle scrivanie degli uffici preposti".
In coda un pensiero per l'ex sindaco Giacinto Forte: "Provo dispiacere soprattutto per la sua persona. Lasciamo che la magistratura faccia il suo corso" conclude Locapo.
Parla invece di "un anno record" l'ex assessore al turismo Giacomo Barattini che ricorda come in undici mesi di attività sia stata possibile la riapertura di quattro centri culturali, palazzo Baldassarra, il secondo piano del museo archeologico di Altamura, l'info point di via Treviso divenuto il primo centro di informazione turistica di Altamura e palazzo Santa Croce già richiesto da molte realtà culturali per l'organizzazione di eventi.
"Possiamo vantarci di aver aumentato i contributi per le attività culturali sino a 130.000 euro. Una scelta che ha dato buonissimi frutti incrementando l'offerta culturale e turistica in città. Abbiamo ottenuto il finanziamento per la Route 96 di cui Altamura è capofila. Inoltre- prosegue Barattini – abbiamo avviato unprogetto di orientamento universitario nelle scuole superiori grazie alla collaborazione con l'Università di Bari e infine abbiamo preparato il protocollo di intesa con la Fondazione Matera 2019 per definire accordi e partnership in vista degli eventi. Una convenzione che ora attende solo la firma. In conclusione possiamo vantare tutti insieme che grazie alla collaborazione abbiamo aumentato il flusso turistico in entrata ad Altamura portandolo da 5.000 visitatori l'anno ai 35.000 registrati da marzo 2017 a gennaio 2018".
Sul fronte politico, invece, Barattini loda la scelta dei consiglieri di maggioranza che "hanno mostrato responsabilità e rispetto per la comunità altamurana evitando di imporre alla città un commissariamento lungo un anno".
Bocche cucite, invece, per gli altri ex assessori tra chi si dice impegnato in campagna elettorale e chi invece promette di affidare ad un documento scritto le sue ultime riflessioni. Tutti gli altri semplicemente hanno smesso di rispondere alla città.
Ada Bosso, ex Assessore al Bilancio, si è espressa con queste parole: "Alla luce del rigetto dell'istanza della scarcerazione dell'ex sindaco Forte, ritengo che le dimissioni fossero un atto dovuto. Per quanto riguarda il lavoro portato avanti dall'Assessorato che ho guidato fino a ieri, ritengo di aver messo a frutto e a disposizione della collettività altamurana tutte le competenze professionali di cui dispongo. Considerando che da appena quattro mesi ci eravamo nuovamente insediati, abbiamo rispettato tutti i tempi previsti: avevamo già depositato per il prossimo consiglio comunale il bilancio e i relativi documenti, avevamo ricevuto più di 2mln di euro di finanziamenti per fare partire importanti opere pubbliche, avevamo candidato l'immobile di Port'Alba ad un bando regionale, senza dimenticare la partenza del nuovo appalto dei rifiuti. Con l'approvazione del bilancio avremmo dato corso a tutto l'iter amministrativo preventivato".
L'ex assessore Bosso non nasconde il suo rammarico e la delusione per la fine di questa esperienza amministrativa sebbene "messa da parte la delusione e facendo tesoro di eventuali errori, si deve pensare al futuro e ripartire".
Per Michele Locapo, ex Assessore con delega alle Attività Produttive, la scelta di "consegnare le dimissioni al prefetto è stato un gesto di responsabilità e di coscienza nei confronti della città. Consci del fatto che superato il 24 febbraio avremmo avuto il commissario prefettizio per circa un anno, di comune accordo abbiamo preferito dimetterci anche per le vicende giudiziarie legate all'ex sindaco Forte. Con il mio Assessorato stavamo lavorando sui DUC, distretti urbani del commercio, e alla delocalizzazione del mercato settimanale: due provvedimenti importanti per Altamura che avrebbero dato respiro alla città, dato che c'erano finanziamenti regionali a cui il Comune ambiva, due procedimenti ormai avviati verso la conclusione. Spero che di tali provvedimenti, senza una volontà politica decisa, non rimangano solo le carte sulle scrivanie degli uffici preposti".
In coda un pensiero per l'ex sindaco Giacinto Forte: "Provo dispiacere soprattutto per la sua persona. Lasciamo che la magistratura faccia il suo corso" conclude Locapo.
Parla invece di "un anno record" l'ex assessore al turismo Giacomo Barattini che ricorda come in undici mesi di attività sia stata possibile la riapertura di quattro centri culturali, palazzo Baldassarra, il secondo piano del museo archeologico di Altamura, l'info point di via Treviso divenuto il primo centro di informazione turistica di Altamura e palazzo Santa Croce già richiesto da molte realtà culturali per l'organizzazione di eventi.
"Possiamo vantarci di aver aumentato i contributi per le attività culturali sino a 130.000 euro. Una scelta che ha dato buonissimi frutti incrementando l'offerta culturale e turistica in città. Abbiamo ottenuto il finanziamento per la Route 96 di cui Altamura è capofila. Inoltre- prosegue Barattini – abbiamo avviato unprogetto di orientamento universitario nelle scuole superiori grazie alla collaborazione con l'Università di Bari e infine abbiamo preparato il protocollo di intesa con la Fondazione Matera 2019 per definire accordi e partnership in vista degli eventi. Una convenzione che ora attende solo la firma. In conclusione possiamo vantare tutti insieme che grazie alla collaborazione abbiamo aumentato il flusso turistico in entrata ad Altamura portandolo da 5.000 visitatori l'anno ai 35.000 registrati da marzo 2017 a gennaio 2018".
Sul fronte politico, invece, Barattini loda la scelta dei consiglieri di maggioranza che "hanno mostrato responsabilità e rispetto per la comunità altamurana evitando di imporre alla città un commissariamento lungo un anno".
Bocche cucite, invece, per gli altri ex assessori tra chi si dice impegnato in campagna elettorale e chi invece promette di affidare ad un documento scritto le sue ultime riflessioni. Tutti gli altri semplicemente hanno smesso di rispondere alla città.