Consiglieri comunali Udc deferiti al collegio dei probiviri
Il partito lontano dalla sequela dei filoStacca
venerdì 6 dicembre 2013
10.40
Giunge ad un risvolto una faccenda politica legata al partito Udc che ha avuto inizio la scorsa primavera in concomitanza con l'assegnazione della poltrona da assessore ai Lavori pubblici a Domenico Matera Petrara. Un nome presentato dai consiglieri comunali dell'Udc, Carlo Lorusso, Michele Ventricelli e Pasquale Capruzzi, ma che faceva storcere il naso ai rappresentanti del partito Vito Casiello (segretario) e Michele Cornacchia (coordinatore regionale Giovani Udc): entrambi non riconoscevano in Petrara una figura rappresentativa del partito.
In termini tecnici ciò si traduce nella violazione dell'articolo 66 dello Statuto di partito. Ne consegue, in coda all'appoggio esterno espresso negli ultimi mesi da parte dell'Udc, allontanatosi nel frattempo dalla sequela dei filoStacca, un documento che parte dalla direzione provinciale. I tre consiglieri sono stati, dunque, deferiti al collegio dei probiviri. "Eventuali atti compiuti dai predetti consiglieri sono da intendersi a titolo personale", tuona il comunicato.
Nella stessa nota si ribadiscono il non sostegno alla attuale maggioranza presso il Comune di Altamura e la rappresentanza del partito nelle persone di Vito Casiello e Michele Cornacchia, ognuno per le proprie competenze.
In termini tecnici ciò si traduce nella violazione dell'articolo 66 dello Statuto di partito. Ne consegue, in coda all'appoggio esterno espresso negli ultimi mesi da parte dell'Udc, allontanatosi nel frattempo dalla sequela dei filoStacca, un documento che parte dalla direzione provinciale. I tre consiglieri sono stati, dunque, deferiti al collegio dei probiviri. "Eventuali atti compiuti dai predetti consiglieri sono da intendersi a titolo personale", tuona il comunicato.
Nella stessa nota si ribadiscono il non sostegno alla attuale maggioranza presso il Comune di Altamura e la rappresentanza del partito nelle persone di Vito Casiello e Michele Cornacchia, ognuno per le proprie competenze.