Conferenza Nazionale Presidi Commissioni Pari Opportunità
Rachele Popolizio: “Quasi inesistente rappresentanza femminile in Consiglio Regionale”. "Esigenza di introdurre dei meccanismi correttivi"
domenica 10 ottobre 2010
14.30
Si è riunita nei giorni scorsi a Cagliari la Conferenza Nazionale delle Presidenti delle Commissioni Pari Opportunità, che ha rinnovato alle Regioni il monito ad introdurre proposte di modifiche alle leggi elettorali in modo da ottenere il riequilibrio della rappresentanza di genere. «Il prossimo 9 ottobre» scrive in un comunicato la dottoressa Rachele Popolizio, Responsabile Pari Opportunità, segreteria regionale PD Puglia «incontreremo i segretari di tutti i partiti nazionali per sensibilizzarli ad un maggiore impegno nelle politiche sulle pari opportunità. La Puglia, che con l'attuale Governo ha raggiunto risultati significativi ed apprezzati su quasi tutti gli ambiti operativi, conserva, purtroppo, una mortificante connotazione che è quella della quasi inesistente rappresentanza femminile nel Consiglio Regionale».
«La modifica dell'articolo 51 della Costituzione Italiana» continua il comunicato «che ha completato il quadro delle disposizioni costituzionali volte a promuovere – a tutti i livelli dell'ordinamento – l'uguaglianza tra i sessi nell'accesso a cariche elettive, la formulazione contenuta nell'art. 117, comma 7 della Costituzione ("Le leggi regionali promuovono la parità di accesso tra donne e uomini alle cariche elettive), nonché le varie pronunce giurisprudenziali in materia, obbligano il legislatore regionale, a prevedere norme finalizzate al riequilibrio della rappresentanza dal punto di vista del genere, sia all'interno degli Statuti regionali sia, e soprattutto, nelle leggi elettorali, stabilendo come doverosa l'azione promozionale per la parità di accesso alla consultazione elettorale per il rinnovo del Consiglio Regionale. Ma, al di là dell'obbligo normativo, un Consiglio che voglia essere la rappresentazione plastica di un Governo Regionale moderno, che si pone all'attenzione del panorama nazionale per intraprendenza e innovazione su tutti i settori , non può non avvertire l'esigenza di introdurre dei meccanismi correttivi di quello che rimane uno dei sistemi elettorali oggettivamente più penalizzanti per la pari rappresentanza di genere».
«Il PD di Puglia», scrive la dottoressa Rachele Popolizio, «nell'ultima riunione di segreteria, tenutasi nei giorni scorsi, ha unanimemente riconosciuto tale esigenza, ritenendola una priorità nell'agenda dei lavori del Consiglio, articolando una proposta di legge di modifica della legge elettorale che contenga misure concrete per ottenere il riequilibrio della rappresentanza consiliare, nonché della composizione degli organi di gestione degli enti strumentali della Regione, degli altri enti pubblici e di diritto pubblico operanti in ambito regionale. Certamente il percorso non potrà prescindere dal confronto e dall' impegno trasversale dei vari gruppi consiliari, necessario e imprescindibile quando si tratta di individuare delle regole che valgano per tutti e per tutte».
«Siamo fiduciosi» così si conclude il comunicato «che tutti i consiglieri regionali vorranno rendersi protagonisti della sfida, collaborando alla elaborazione di un testo di modifica della legge elettorale che porti la Puglia fuori da una condizione di arretratezza e disuguaglianza, dando finalmente attuazione al principio della democrazia paritaria».
«La modifica dell'articolo 51 della Costituzione Italiana» continua il comunicato «che ha completato il quadro delle disposizioni costituzionali volte a promuovere – a tutti i livelli dell'ordinamento – l'uguaglianza tra i sessi nell'accesso a cariche elettive, la formulazione contenuta nell'art. 117, comma 7 della Costituzione ("Le leggi regionali promuovono la parità di accesso tra donne e uomini alle cariche elettive), nonché le varie pronunce giurisprudenziali in materia, obbligano il legislatore regionale, a prevedere norme finalizzate al riequilibrio della rappresentanza dal punto di vista del genere, sia all'interno degli Statuti regionali sia, e soprattutto, nelle leggi elettorali, stabilendo come doverosa l'azione promozionale per la parità di accesso alla consultazione elettorale per il rinnovo del Consiglio Regionale. Ma, al di là dell'obbligo normativo, un Consiglio che voglia essere la rappresentazione plastica di un Governo Regionale moderno, che si pone all'attenzione del panorama nazionale per intraprendenza e innovazione su tutti i settori , non può non avvertire l'esigenza di introdurre dei meccanismi correttivi di quello che rimane uno dei sistemi elettorali oggettivamente più penalizzanti per la pari rappresentanza di genere».
«Il PD di Puglia», scrive la dottoressa Rachele Popolizio, «nell'ultima riunione di segreteria, tenutasi nei giorni scorsi, ha unanimemente riconosciuto tale esigenza, ritenendola una priorità nell'agenda dei lavori del Consiglio, articolando una proposta di legge di modifica della legge elettorale che contenga misure concrete per ottenere il riequilibrio della rappresentanza consiliare, nonché della composizione degli organi di gestione degli enti strumentali della Regione, degli altri enti pubblici e di diritto pubblico operanti in ambito regionale. Certamente il percorso non potrà prescindere dal confronto e dall' impegno trasversale dei vari gruppi consiliari, necessario e imprescindibile quando si tratta di individuare delle regole che valgano per tutti e per tutte».
«Siamo fiduciosi» così si conclude il comunicato «che tutti i consiglieri regionali vorranno rendersi protagonisti della sfida, collaborando alla elaborazione di un testo di modifica della legge elettorale che porti la Puglia fuori da una condizione di arretratezza e disuguaglianza, dando finalmente attuazione al principio della democrazia paritaria».