Concorso nazionale "La Scuola adotta un monumento": medaglia d'oro per il V C.D. "San Francesco d'Assisi"
Presente alla cerimonia di premiazione tenutasi a Napoli martedì 7 novembre 2017
giovedì 9 novembre 2017
12.01
Sono stati oltre 1000 i lavori eseguiti con il coinvolgimento delle scuole di 400 Comuni italiani per il concorso nazionale "La scuola adotta un monumento", nato a Napoli nel dicembre 1992 su iniziativa della Fondazione Napoli Novantanove, d'intesa con il Provveditorato agli Studi e le Soprintendenze, al quale ha partecipato anche il V Circolo Didattico "San Francesco D'Assisi" con il video "La Chiesa di San Salvatore e Liberatore", risultando nella short list dei vincitori della medaglia d'oro.
Inizialmente il bando aperto 2016-2017 non prevedeva premi, dal momento che l'obiettivo dell'iniziativa è in primis educare al rispetto e alla tutela del patrimonio storico-artistico e più in generale dell'ambiente, in quanto "adottare un monumento non significa solo conoscerlo ma anche prenderlo sotto tutela spirituale e dunque sottrarlo all'oblio e al degrado, averne cura, tutelarne la conservazione, diffonderne la conoscenza, promuoverne la valorizzazione"; in secondo luogo, dare a tutti - sempre - la possibilità di entrare nell'Atlante. Tuttavia quest'anno, si è deciso di istituire un nuovo "Medagliere 2017", molto ricco se non di premi, di riconoscimenti per il lavoro svolto, con 7 medaglie stellate, 26 oro e 27 argento, finalizzato a premiare i lavori più rappresentativi e in linea con gli obiettivi del concorso.
Alla cerimonia, tenutasi martedì 7 novembre, a Napoli, presso il Teatrino di Corte a Palazzo Reale, anche Altamura dunque era presente con il V C.D. "San Francesco D'Assisi", insieme ad oltre 40 scuole italiane, da Gorizia a Bagheria, per un totale di 386 studenti, che seppur in assenza di contributi per il viaggio, hanno voluto fortemente testimoniare l'impegno da loro assunto con entusiasmo nell'adozione dei tanti monumenti, di cui ormai si sentono moralmente responsabili. E' seguita poi una visita, in gruppi, all'appartamento storico di Palazzo Reale.
Grazie a questo progetto, i giovani sono diventati "Monuments boys and girls", alla stregua dei "Monuments Men" ovvero i 345 docenti universitari, curatori, storici dell'arte e direttori di musei che, durante la seconda Guerra Mondiale, lavorarono sotto il coordinamento degli Alleati, impegnati tra il 1943 e il 1951 nel recupero dei circa cinque milioni di beni culturali tra dipinti, sculture e altre opere d'arte, quattro dei quali furono rubati. Il lavoro dell'adozione, dunque, ha permesso ai giovani di uscire dalle mura scolastiche e di incontrare il proprio mondo per poterlo così conoscere e valorizzare.
E così chiese, palazzi, castelli, piazze, fontane, monumenti ai caduti, biblioteche, musei, parchi, fiumi, canali, strade, ponti, sentieri, grotte, alberi, spiagge, baie, torri, siti archeologici, edicole votive e molto altro ancora, sono diventati oggetto di conoscenza e amore, fra i cui custodi anche i piccoli grandi studenti altamurani.
Inizialmente il bando aperto 2016-2017 non prevedeva premi, dal momento che l'obiettivo dell'iniziativa è in primis educare al rispetto e alla tutela del patrimonio storico-artistico e più in generale dell'ambiente, in quanto "adottare un monumento non significa solo conoscerlo ma anche prenderlo sotto tutela spirituale e dunque sottrarlo all'oblio e al degrado, averne cura, tutelarne la conservazione, diffonderne la conoscenza, promuoverne la valorizzazione"; in secondo luogo, dare a tutti - sempre - la possibilità di entrare nell'Atlante. Tuttavia quest'anno, si è deciso di istituire un nuovo "Medagliere 2017", molto ricco se non di premi, di riconoscimenti per il lavoro svolto, con 7 medaglie stellate, 26 oro e 27 argento, finalizzato a premiare i lavori più rappresentativi e in linea con gli obiettivi del concorso.
Alla cerimonia, tenutasi martedì 7 novembre, a Napoli, presso il Teatrino di Corte a Palazzo Reale, anche Altamura dunque era presente con il V C.D. "San Francesco D'Assisi", insieme ad oltre 40 scuole italiane, da Gorizia a Bagheria, per un totale di 386 studenti, che seppur in assenza di contributi per il viaggio, hanno voluto fortemente testimoniare l'impegno da loro assunto con entusiasmo nell'adozione dei tanti monumenti, di cui ormai si sentono moralmente responsabili. E' seguita poi una visita, in gruppi, all'appartamento storico di Palazzo Reale.
Grazie a questo progetto, i giovani sono diventati "Monuments boys and girls", alla stregua dei "Monuments Men" ovvero i 345 docenti universitari, curatori, storici dell'arte e direttori di musei che, durante la seconda Guerra Mondiale, lavorarono sotto il coordinamento degli Alleati, impegnati tra il 1943 e il 1951 nel recupero dei circa cinque milioni di beni culturali tra dipinti, sculture e altre opere d'arte, quattro dei quali furono rubati. Il lavoro dell'adozione, dunque, ha permesso ai giovani di uscire dalle mura scolastiche e di incontrare il proprio mondo per poterlo così conoscere e valorizzare.
E così chiese, palazzi, castelli, piazze, fontane, monumenti ai caduti, biblioteche, musei, parchi, fiumi, canali, strade, ponti, sentieri, grotte, alberi, spiagge, baie, torri, siti archeologici, edicole votive e molto altro ancora, sono diventati oggetto di conoscenza e amore, fra i cui custodi anche i piccoli grandi studenti altamurani.