Clero e laici in campo per Domi "Zidane"
La 20esima Partita del Cuore dedicata al giovane calciatore
sabato 6 giugno 2015
12.59
"Forza Domi, non mollare, non mollare, non mollare".
Lo ripete tre volte il vescovo Giovanni, in tenuta da calciatore, tra gli applausi di tutto lo stadio. L'invocazione e l'augurio sono ovviamente per Domenico Martimucci, per tutti "Zidane", il giovane sportivo altamurano che da tre mesi lotta per la vita, dopo che il vile e ancora impunito attentato di largo Nitti ha segnato per sempre la sua esistenza e quella di tutta la città, ancora alla ricerca di risposte sull'efferato gesto criminale.
Era dedicata a lui l'incontro di calcio di beneficenza "Clero contro cloro", la partita del cuore giunta alla ventesima edizione e giocata al "D'Angelo" tra sacerdoti della diocesi e laici, un appuntamento ormai tradizionale per raccogliere fondi destinati ai più bisognosi. Un evento da sempre dedicato alla solidarietà, che quest'anno assume un significato particolare: testimoniare la voglia di giustizia degli altamurani onesti e di urlare no a ogni forma di violenza e illegalità.
Grande la partecipazione di pubblico per l'evento sportivo e caritatevole che ha visto scendere in campo, per l'occasione, due testimonial d'eccezione: il vescovo Ricchiuti, appunto, a capitanare la squadra degli uomini di Chiesa, e il bomber altamurano della Bari Ciccio Caputo, tra le file dei laici. Per la cronaca: l'incontro termina 1-1 ai rigori, e tra i marcatori, proprio mons. Ricchiuti e Caputo.
Lo ripete tre volte il vescovo Giovanni, in tenuta da calciatore, tra gli applausi di tutto lo stadio. L'invocazione e l'augurio sono ovviamente per Domenico Martimucci, per tutti "Zidane", il giovane sportivo altamurano che da tre mesi lotta per la vita, dopo che il vile e ancora impunito attentato di largo Nitti ha segnato per sempre la sua esistenza e quella di tutta la città, ancora alla ricerca di risposte sull'efferato gesto criminale.
Era dedicata a lui l'incontro di calcio di beneficenza "Clero contro cloro", la partita del cuore giunta alla ventesima edizione e giocata al "D'Angelo" tra sacerdoti della diocesi e laici, un appuntamento ormai tradizionale per raccogliere fondi destinati ai più bisognosi. Un evento da sempre dedicato alla solidarietà, che quest'anno assume un significato particolare: testimoniare la voglia di giustizia degli altamurani onesti e di urlare no a ogni forma di violenza e illegalità.
Grande la partecipazione di pubblico per l'evento sportivo e caritatevole che ha visto scendere in campo, per l'occasione, due testimonial d'eccezione: il vescovo Ricchiuti, appunto, a capitanare la squadra degli uomini di Chiesa, e il bomber altamurano della Bari Ciccio Caputo, tra le file dei laici. Per la cronaca: l'incontro termina 1-1 ai rigori, e tra i marcatori, proprio mons. Ricchiuti e Caputo.