Cinema: dopo i ciak a Jesce tanta attesa per il "Pinocchio" di Matteo Garrone

In attesa del film nel Casale Cagnazzi va in scena una rassegna artistica ispirata a Collodi

venerdì 6 dicembre 2019 19.34
A cura di Onofrio Bruno
Inizia il conto alla rovescia per il film "Pinocchio" di Matteo Garrone, girato pure ad Altamura nelle campagne di Jesce, in uscita nei cinema il 19 dicembre. In atteso di vedere la nuova "creatura" cinematografica ispirata a Collodi, "Ferula ferita" di Donato Laborante (in arte "Emar") prosegue con il ciclo di incontri "Pinocchio dell'abbandono - da Collodi a Matteo Garrone tra dimore e masserie". Dopo il primo appuntamento presso la Masseria San Giovanni (Luoghi di Pitti), l'iniziativa artistica domani (venerdì 7 dicembre) si sposta presso il Casale Cagnazzi.

Garrone ha girato per diversi giorni alla masseria Patrone, adiacente l'altra e più nota masseria Jesce. Sarà una bella vetrina e già durante le riprese è stata un'opportunità di lavoro per maestranze, comparse e professionisti del settore. La produzione ha fatto base ad Altamura per circa due settimane. E' stato un "quartier generale" da cui il regista romano si è mosso prima per Gravina, dove ha girato alla fontana della Madonna della Stella, e poi ha concluso a Spinazzola presso la Masseria Salomone. E tra queste due tappe murgiane c'è stata la lunga lavorazione in località Jesce dove, presso "Patrone", in piena Murgia è stato ambientato una città con un porto. Proprio qui, nelle campagne che da una parte guardano verso Santeramo e dall'altra verso Matera. Ovviamente, scene non marine, bensì ambientate in un piccolissimo borgo in cui Pinocchio fugge.

Tanti altamurani hanno fatto da comparse sia a Jesce che nei ciak a Gravina ed a Noicattaro. Per chi non è dell'ambiente del cinema è stata un'esperienza unica. Hanno lavorato falegnami ed altri artigiani. Per gli addetti ai lavori è di peso per il curriculum. A Jesce sono state girate anche scene notturne mentre durante le riprese diurne per alcuni giorni, in brevi momenti, la strada provinciale 41 per Laterza è stata chiusa al traffico affinché le vibrazioni e i rumori dei motori non incidessero sull'acustica e sulla necessità di fare silenzio assoluto.

A Collodi è dedicata l'iniziativa di "Ferula ferita" domani ospitata al Casale Cagnazzi. Ubicato nella zona di San Tommaso, quasi alle porte di Altamura in via Santeramo, questo luogo era la residenza di Luca De Samuele Cagnazzi, arciprete, studioso, con un'enciclopedica conoscenza soprattutto in campo scientifico tanto da essere annoverato come matematico, statistico e inventore del tonografo.


La vecchia dimora è stata recuperata dalla famiglia Rajola Pescarini che ne è proprietaria. Un lavoro accurato e certosino, durato anni e anche tanta fatica da parte dell'avvocato Domenico Rajola Pescarini e della signora Adriana. Un restauro scrupoloso in cui sono stati conservati il pavimento antico, le vecchie porte, i mobili, intere librerie, ecc. Sono state ripulite le estese grotte circostanti che rivestono grande interesse dal punto di vista storico. Nel corso della serata, a partire dalle 18 e sino alle 23, sono in programma laboratori di canto, proiezioni di video e foto, momenti teatrali e mostre di pittura e scultura. Info 3401671065 (Donato Laborante).