"Cibo e cultura", il pane al centro di un convegno della Fai Cisl
Evento parallelo alla Giornata nazionale del ringraziamento
venerdì 8 novembre 2019
12.46
Nel pomeriggio, alle ore 15.00, presso l'Hotel Fuori le Mura, la Fondazione Fai Cisl – Studi e Ricerche, d'intesa con la Fai Cisl, organizza il convegno "Il pane, simbolo di comunità e religioni", a cui seguirà la presentazione dell'Agenda 2020 della Fondazione dedicata al tema "Cibo e cultura". Si tratta di un evento in parallelo alla 69a Giornata nazionale del Ringraziamento della Cei (Conferenza episcopale italiana) in programma sabato a Gravina e domenica ad Altamura.
Partecipa il segretario generale della Fai Cisl, Onofrio Rota. La discussione verte sul pane, il cibo che "da millenni accomuna gran parte delle civiltà di tutto il mondo ed elemento che costituisce un nutriente fondamentale per l'uomo, ma anche un prodotto di elevato significato simbolico-culturale, emblema della socialità, della condivisione e dello spirito di comunione di una comunità", si legge nella presentazione dell'iniziativa.
Numerosi i relatori e gli interventi previsti, tra cui Lucia Forte, amministratrice delegata della nota azienda Oropan SpA di Altamura.
Per comprendere la scelta del pane come soggetto portante del dibattito è possibile partire dalla considerazione di padre Enzo Bianchi, fondatore della Comunità monastica di Bose, per cui "Non esiste un pane mio o un pane tuo: il pane si condivide e crea comunione". Da questa frase, infatti, deriva da una considerazione lapalissiana e, al contempo, non così evidente per tutti: uno dei cibi che da millenni indubbiamente accomuna gran parte delle civiltà di tutto il mondo è il pane, elemento che costituisce un nutriente fondamentale per l'uomo, ma anche un prodotto di elevato significato simbolico-culturale, emblema della socialità, della condivisione e dello spirito di comunione di una comunità. A corroborare la scelta fatta, nonché per rimarcare l'altissimo valore che il pane ha a livello pratico e simbolico, si ricordino le parole di Papa Francesco pronunciate di fronte ai delegati della 39ma Conferenza della FAO, l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Alimentazione e l'Agricoltura, nello scorso mese di ottobre: "Se tutti gli Stati Membri operano per l'altro, i consensi all'azione della FAO non tarderanno ad arrivare e anzi se ne riscoprirà la funzione originaria, quel "Fiat panis" che è inserito nel suo emblema".
Partecipa il segretario generale della Fai Cisl, Onofrio Rota. La discussione verte sul pane, il cibo che "da millenni accomuna gran parte delle civiltà di tutto il mondo ed elemento che costituisce un nutriente fondamentale per l'uomo, ma anche un prodotto di elevato significato simbolico-culturale, emblema della socialità, della condivisione e dello spirito di comunione di una comunità", si legge nella presentazione dell'iniziativa.
Numerosi i relatori e gli interventi previsti, tra cui Lucia Forte, amministratrice delegata della nota azienda Oropan SpA di Altamura.
Per comprendere la scelta del pane come soggetto portante del dibattito è possibile partire dalla considerazione di padre Enzo Bianchi, fondatore della Comunità monastica di Bose, per cui "Non esiste un pane mio o un pane tuo: il pane si condivide e crea comunione". Da questa frase, infatti, deriva da una considerazione lapalissiana e, al contempo, non così evidente per tutti: uno dei cibi che da millenni indubbiamente accomuna gran parte delle civiltà di tutto il mondo è il pane, elemento che costituisce un nutriente fondamentale per l'uomo, ma anche un prodotto di elevato significato simbolico-culturale, emblema della socialità, della condivisione e dello spirito di comunione di una comunità. A corroborare la scelta fatta, nonché per rimarcare l'altissimo valore che il pane ha a livello pratico e simbolico, si ricordino le parole di Papa Francesco pronunciate di fronte ai delegati della 39ma Conferenza della FAO, l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Alimentazione e l'Agricoltura, nello scorso mese di ottobre: "Se tutti gli Stati Membri operano per l'altro, i consensi all'azione della FAO non tarderanno ad arrivare e anzi se ne riscoprirà la funzione originaria, quel "Fiat panis" che è inserito nel suo emblema".