Ciak si gira… ad Altamura

Il regista Corrado Veneziano sceglie la città pugliese come set del suo prossimo cortometraggio

venerdì 16 aprile 2010
A cura di Anna Maria Colonna
Altamura sarà trasformata, nei prossimi giorni, in un originale ed insolito set cinematografico.

Dopo il cortometraggio incentrato sul tema del bullismo, girato tra gennaio e febbraio scorsi, Corrado Veneziano ha scelto nuovamente la cittadina pugliese come sfondo delle sue riprese. Il regista di Tursi, nei mesi scorsi, aveva collaborato con il 5° Circolo Didattico "San Francesco d'Assisi" alla realizzazione di un cortometraggio sul tema del bullismo dal titolo Ancóra… o Àncora? (un voluto gioco di parole). Il breve ed interessante filmato rappresentava il risultato di un progetto ideato dalla stessa scuola. Sul set, gli alunni dell'istituto, individuato dal Provveditorato agli Studi di Bari come scuola-polo per la lotta al fenomeno, molto diffuso soprattutto fra i giovanissimi.

Non è un caso che le riprese del nuovo cortometraggio di Veneziano (in collaborazione con Giancarlo Di Paola e Paola Ricci), prodotto dalla Confindustria provinciale di Bari, ricadano proprio nel bel mezzo della Settimana della Cultura (16-25 aprile). «Si comincerà lunedì 19 aprile e si proseguirà per quattro giorni consecutivi», ha dichiarato lo stesso regista. Tra le location scelte per le riprese, la scuola "San Francesco d'Assisi", la sala ricevimenti "Il Gattopardo" che, per l'occasione, sarà trasformata in un castello, e l'hotel "San Nicola". Tra gli attori (prevista la presenza di professionisti), anche 31 alunni della "San Francesco".

"Accipicchia: ci hanno rubato la banda larga" (questo il titolo del cortometraggio) ricalca il format televisivo della serie, sempre di Veneziano, "Accipicchia: ci hanno rubato la lingua!" (fiction Rai 3). Tra i temi toccati, l'alfabetizzazione informatica e l'uso, diffuso e necessario, delle più moderne tecnologie. Il tutto sarà reso con scene interne ed esterne ad un castello e ad una scuola, con un gioco basato sul video-citofono, con scene d'amore che coinvolgono un principino e una principessa, con l'intervento di scienziati e bambini.

"Nella legislazione italiana ed europea manca una definizione ufficiale di banda larga – scrive il regista - tuttavia la commissione Europea usa il termine banda larga come sinonimo di connessione Internet più veloce di quella assicurata da un normale modem. In assenza di questa carreggiata ampia di scambio informativo, altre operazioni (di crescente necessità) diventano macchinose e impraticabili: l'invio di file di alcuni megabyte, l'apertura di pagine web che contengano immagini e diagrammi, il qualsiasi avvio di attività a distanza". Veneziano aggiunge: "Oltre che una favola didattica sulla dimensione tecnologico-scientifica e la sua struttura, Accipicchia tende a proporsi (anche) come una piccola parabola sulla libertà dell'insegnamento e sulla sua necessità: a fronte di un potere che spesso tende a omologare o ridurre i codici della comunicazione, la fiction auspica un maggiore – e più plurale - conoscenza di linguaggi e informazioni. Per nuove prospettive di alfabetizzazione e di democrazia".