Ci sarà un secondo pediatra disponibile per i pazienti del dottor Ridola

Lo assicura il Direttore del Distretto Socio-Sanitario 4 sede di Altamura. «Medico convenzionato di Santeramo intende aprire uno studio ad Altamura»

lunedì 1 agosto 2011 17.19
A cura di Anna Maria Colonna
Ci sarà un altro medico, oltre ad Anna Bellomo, per i piccoli pazienti di Gianluigi Ridola, pediatra convenzionato di libera scelta iscritto nella lista della Asl/Ba per la sede di Altamura. Si tratta di Nicola Longo, fra i pediatri convenzionati disponibili presenti nella lista di Santeramo in Colle. Lo assicura Giacomo Perrucci, direttore del Distretto Socio-Sanitario 4 per Altamura.

I genitori dei bambini assistiti da Ridola avevano scritto, nei giorni scorsi, una lettera al direttore generale della Asl/Ba Domenico Colasanto, al direttore sanitario Vito Gregorio Colacicco, al direttore amministrativo Giuseppe Mancini e al direttore del Distretto Socio-Sanitario 4 di Altamura Giacomo Perrucci. A preoccuparli, il prepensionamento di Ridola e «la conseguente e definitiva chiusura dell'Ambulatorio pediatrico». Il pediatra è stato sostituito temporaneamente da Maddalena Maggi. Richiesta dei genitori, come specificano nella nota, è che «la dottoressa Maggi continui a prestarci la sua assistenza in qualità di sostituto di medico pediatra convenzionato di libera scelta al fine di evitare disagi».

Perrucci, che da circa un mese ed in maniera temporanea sostituisce il precedente direttore Lucia Laddaga, spiega che «la norma dà la possibilità di scegliere anche un medico convenzionato di un altro Comune vicino». Il Distretto Socio-Sanitario 4 comprende Altamura, Gravina, Santeramo in Colle e Poggiorsini. Inoltre, «dopo i sei anni di età, il bambino, sempre secondo norma, può essere seguito da un medico generico».

Longo - pur svolgendo la sua attività principale a Santeramo - intende aprire a breve uno studio ad Altamura. «Servono uno o due giorni - precisa Perrucci - il tempo di fare alcune verifiche di rito». Per quanto riguarda la richiesta dei genitori relativa alla dottoressa Maggi, «non dipende da noi - specifica Perrucci - ma dall'Ufficio Convenzioni della Direzione di Bari. Noi non possiamo fare altro che prendere atto di quanto ci viene comunicato».