Ci risiamo! Famiglie in trasferta per prestazioni sanitarie
Il Comitato Genitori speciali "strappa" un impegno alla ASL
lunedì 13 maggio 2024
18.30
II Comitato dei genitori speciali di Altamura e delle altre città vicine è di nuovo in "prima linea", nel confronto con la Asl e con gli enti locali, per evitare lunghe trasferte alle famiglie per le prestazioni previste per i loro figli dai piani terapeutici. Infatti si ripropone una questione già sollevata cinque anni fa, vale a dire la decisione di trasferire in Puglia - per ragioni di spesa sanitaria - anche quelle prestazioni che ora vengono erogate fuori regione (soprattutto a Matera). Non bastano per tutti i posti nella nuova Neuropsichiatria dell'infanzia e dell'adolescenza dove sono aumentate le disponibilità ma non coprono tutto il fabbisogno.
Qualche giorno fa Evita Salvaggiulo, presidente del Comitato dei genitori speciali, e Mary Cristallo, vice presidente, sono state ricevute alla Asl di Bari.
"Nei giorni scorsi - spiegano - molte famiglie hanno appreso che il piano terapeutico dei loro figli (parliamo di bimbi con patologie diverse) non potranno più fare terapia fuori regione. Molti nuclei familiari del nostro territorio sono costretti per mancanza di centri in convenzione e per i pochi posti nella Neuropsichiatria di Altamura (appena inaugurata) ad emigrare verso Matera. Una scelta che comunque sul nostro territorio ha portato alla copertura di chi (circa 150 famiglie) ha bisogno di logopedia, psicomotricità, ortottica, comportamentale. L'Asl, nel rispetto delle disposizioni regionali (e per risparmiare sui costi dell'extraregionale), dall'1 giugno ha così deciso di spostare le terapie nel primo centro regionale di riabilitazione più vicino in Puglia, ad Adelfia, al San Giovanni Di Dio.
"Per questo motivo - aggiungono - una delegazione del comitato di genitori speciali ha incontrato i vertici dell'Asl e si è arrivati ad una promessa: i bimbi che già hanno intrapreso un percorso presso la struttura in convenzione di Matera continueranno ad essere seguiti in quella struttura, mentre per le nuove prese in carico invece si dovrà andare ad Adelfia. II Comitato chiede all'AsI di capire se la nuova struttura offra servizi adeguati alle esigenze del territorio (ovvero abbia disposto un organico completo: logopedisti, ortottici, psicomotricisti, psicologi). L'Asl ci ha promesso di poter visitare la struttura, intanto abbiamo preservato chi già ha iniziato un percorso a Matera, di li non si sposterà nessuno... e chiaramente chiediamo che sia rafforzato il servizio pubblico e si proceda a fornire il territorio, cosi vasto, di un centro in convenzione, che qui non esiste, non è mai esistito. Abbiamo chiesto, per questo, il sostegno delle amministrazioni del Comune di Altamura e Gravina in Puglia, che si sono uniti a noi con atti concreti. Non permetteremo - concludono - che sulla pelle dei nostri figli e sugli altri bimbi, ancor più piccoli, si lavori alla logica dello scarica barile".
Qualche giorno fa Evita Salvaggiulo, presidente del Comitato dei genitori speciali, e Mary Cristallo, vice presidente, sono state ricevute alla Asl di Bari.
"Nei giorni scorsi - spiegano - molte famiglie hanno appreso che il piano terapeutico dei loro figli (parliamo di bimbi con patologie diverse) non potranno più fare terapia fuori regione. Molti nuclei familiari del nostro territorio sono costretti per mancanza di centri in convenzione e per i pochi posti nella Neuropsichiatria di Altamura (appena inaugurata) ad emigrare verso Matera. Una scelta che comunque sul nostro territorio ha portato alla copertura di chi (circa 150 famiglie) ha bisogno di logopedia, psicomotricità, ortottica, comportamentale. L'Asl, nel rispetto delle disposizioni regionali (e per risparmiare sui costi dell'extraregionale), dall'1 giugno ha così deciso di spostare le terapie nel primo centro regionale di riabilitazione più vicino in Puglia, ad Adelfia, al San Giovanni Di Dio.
"Per questo motivo - aggiungono - una delegazione del comitato di genitori speciali ha incontrato i vertici dell'Asl e si è arrivati ad una promessa: i bimbi che già hanno intrapreso un percorso presso la struttura in convenzione di Matera continueranno ad essere seguiti in quella struttura, mentre per le nuove prese in carico invece si dovrà andare ad Adelfia. II Comitato chiede all'AsI di capire se la nuova struttura offra servizi adeguati alle esigenze del territorio (ovvero abbia disposto un organico completo: logopedisti, ortottici, psicomotricisti, psicologi). L'Asl ci ha promesso di poter visitare la struttura, intanto abbiamo preservato chi già ha iniziato un percorso a Matera, di li non si sposterà nessuno... e chiaramente chiediamo che sia rafforzato il servizio pubblico e si proceda a fornire il territorio, cosi vasto, di un centro in convenzione, che qui non esiste, non è mai esistito. Abbiamo chiesto, per questo, il sostegno delle amministrazioni del Comune di Altamura e Gravina in Puglia, che si sono uniti a noi con atti concreti. Non permetteremo - concludono - che sulla pelle dei nostri figli e sugli altri bimbi, ancor più piccoli, si lavori alla logica dello scarica barile".