Chiusura discarica in contrada Le Lamie
Avvio procedure nel corso di questo novembre. Prevista copertura e post-gestione operativa trentennale
giovedì 4 novembre 2010
10.27
Le procedure finalizzate alla chiusura della discarica per rifiuti solidi urbani sita in contrada Le Lamie ad Altamura avranno inizio nel corso di questo novembre. È la Provincia di Bari a renderlo noto con una nota trasmessa al sindaco Mario Stacca e ad altri destinatari pubblici e privati. Si prevede la realizzazione della copertura definitiva del sito e l'avvio della gestione post-operativa trentennale. L'Amministrazione comunale fa sapere che «vigilerà sul rispetto dei tempi e delle procedure in quanto la chiusura completa della discarica di Le Lamie è un obiettivo prioritario».
In data 17 giugno 2010, il consigliere regionale Michele Ventricelli aveva inviato una nota all'assessore regionale all'ambiente Lorenzo Nicastro per chiedere informazioni sulla bonifica dell'impianto. Dopo aver scritto all'assessore Nicastro, il consigliere Ventricelli, «su indicazione dell'ing. Antonicelli, dirigente regionale del settore», spiega in un comunicato, ha scritto anche «all'assessore provinciale all'ambiente titolato a gestire la procedura di bonifica della discarica in questione».
«Abbiamo preso un impegno con i cittadini», conclude, «e stiamo portando avanti quella battaglia da tempo, perché credo fermamente che la bonifica di quel territorio sia un atto dovuto alla popolazione locale che deve essere risarcita».
In data 17 giugno 2010, il consigliere regionale Michele Ventricelli aveva inviato una nota all'assessore regionale all'ambiente Lorenzo Nicastro per chiedere informazioni sulla bonifica dell'impianto. Dopo aver scritto all'assessore Nicastro, il consigliere Ventricelli, «su indicazione dell'ing. Antonicelli, dirigente regionale del settore», spiega in un comunicato, ha scritto anche «all'assessore provinciale all'ambiente titolato a gestire la procedura di bonifica della discarica in questione».
«Abbiamo preso un impegno con i cittadini», conclude, «e stiamo portando avanti quella battaglia da tempo, perché credo fermamente che la bonifica di quel territorio sia un atto dovuto alla popolazione locale che deve essere risarcita».