Centro storico di Altamura, proposte e risposte
Comitati e Associazioni lamentano lo stato di degrado della parte antica della città. L'Amministrazione prepara un vademecum per riqualificare e valorizzare
venerdì 28 ottobre 2011
13.21
Il centro storico è stato oggetto di dibattito durante la seduta consiliare di ieri. Diverse le proposte avanzate da associazioni e comitati. In particolare, il comitato "Il Cuore di Altamura", che riunisce i residenti nel centro storico, ha già denunciato nei mesi scorsi «lo stato di degrado in cui versano intere porzioni del centro dell'abitato e l'assenza di un serio ed organico progetto di sviluppo e di valorizzazione da parte delle Amministrazioni comunali che si sono succedute nel tempo». Fra le criticità messe in evidenza, l'assenza di una fogna bianca, che crea problemi in caso di pioggia, quando la «mobilità pedonale diventa impossibile». La mancanza «di un'adeguata illuminazione man mano che ci si allontana da piazza Duomo». La «scarsa presenza di forze dell'ordine e l'assenza di controlli durante lo svolgimento di lavori di ristrutturazione edile, con conseguente realizzazione di forme architettoniche estranee alla storicità del luogo». Il "Cuore di Altamura" ha posto l'accento anche sulla mancanza di un'organizzazione che permetta ai visitatori di usufruire delle bellezze del centro storico. Fra le proposte già avanzate nei mesi scorsi, la realizzazione di un «serio ed organico piano di riqualificazione urbana del centro storico, di un piano per la sicurezza, di parcheggi a servizio dei residenti e degli utenti del centro storico mediante strutture interrate in piazza Santa Teresa e nell'area del campo Cagnazzi». Per il Comitato occorre che «l'Amministrazione comunale promuova iniziative finalizzate alla valorizzazione storico-culturale del centro storico» anche attraverso la costituzione di un Osservatorio Permanente, composto da cittadini residenti e commercianti. E sulla questione della Zona a Traffico Limitato, ripropone la temporizzazione, «che consentirebbe anche ai non residenti il libero transito per un tempo sufficiente a garantire qualsiasi necessità».
Il Comitato Cittadino e Associativo del centro storico, composto dai commercianti, ha specificato, invece, di non essere contrario all'adozione della Ztl, «ma alle modalità di applicazione della stessa da parte dell'Amministrazione comunale». Per il Comitato, premessa necessaria all'applicazione della Zona a Traffico Limitato nel centro storico è la sua riqualificazione, «che non passa solo dalla ristrutturazione urbana, ma da una nuova vitalità del tessuto sociale, economico e commerciale, da incoraggiare mediante varie forme di incentivi». I commercianti lamentano la fuga delle attività commerciali rimaste nella parte antica della città a causa della Ztl ed una conseguente «desertificazione» della zona, «con gravi effetti sulla sicurezza dei cittadini. Non intendiamo assolutamente fare la fine che hanno fatto i nostri coraggiosi imprenditori della zona industriale - ha specificato il Comitato nel corso della seduta consiliare - abbandonati per 20 anni a se stessi, senza strade e senza servizi».
Due, invece, le proposte della Confconsumatori. Eliminare le inferriate dal centro storico. Molti cittadini, per ragioni di sicurezza, hanno chiuso i claustri con cancelli «abusivi», che alterano la bellezza della parte antica della città. Di conseguenza, «aumentare l'illuminazione, evitando interventi radicali, che vadano a "violentare" il centro storico, come è successo per piazza don Minzoni». Altra proposta della Confconsumatori, quella di avviare un'azione «straordinaria di pulizia degli immobili imbrattati, a partire dalla Cattedrale, con l'intervento di associazioni di volontariato, il sostegno economico di imprenditori che abbiano a cuore la problematica ed il coordinamento dell'Amministrazione comunale».
In risposta ai quesiti e alle richieste avanzate, l'assessore al centro storico Girolamo Marroccoli ha dato lettura di una relazione «frutto di un lavoro di programmazione e di riqualificazione del centro storico». Marroccoli ha annunciato che l'Amministrazione comunale «si sta adoperando per la creazione di un vademecum finalizzato alla riqualificazione dell'area. Prima dello studio delle caratteristiche costruttive degli edifici - ha detto - è stato necessario sviluppare una conoscenza generale del tessuto urbano, per comprendere meglio il contesto storico, culturale e ambientale nel quale sono inseriti i manufatti architettonici». Il vademecum detterà le linee guida di intervento per il recupero dell'edilizia storica nel rispetto delle sue caratteristiche.
«Per rispondere alle nuove esigenze costruttive - ha sottolineato Marroccoli - gli edifici hanno subito dei cambiamenti. Da ciò è derivata la trasformazione del modello distributivo ed architettonico originario. Non mancano casi di modificazione sia in estensione che in altezza, non sempre adottati con criteri architettonici adeguati». Attualmente gli interventi di restauro hanno interessato solo gli edifici di interesse storico-artistico e non l'edilizia minore. «Ed è quest'ultima che vogliamo incentivare», ha ribadito l'Assessore al centro storico. «Il vademecum si struttura in diversi punti. Si va dalla catalogazione degli interventi già attuati alle metodologie da consigliare nelle fasi di intervento. Sono previsti il rilievo e la catalogazione della pavimentazione del centro storico, il rilievo delle usurpazioni, ovvero della chiusura abusiva, tutta da verificare, dei claustri e delle vie. Nei prossimi giorni - ha annunciato Marroccoli - ci appresteremo a fare delle verifiche per intervenire con la rimozione di cancelli e inferriate. L'intervento di manutenzione straordinaria in piazza don Minzoni, che risulta essere concluso, ha migliorato l'organizzazione del traffico nei vicoli, che venivano occupati in maniera arbitraria». Per i progetti in itinere, Marroccoli ha citato via Bisanzio Filo, dove si prevede la ristrutturazione della pavimentazione. La Soprintendenza ha espresso parere negativo sul progetto, richiedendo la sostituzione delle chianche rotte con altre dello stesso tipo. Occorre, dunque, cercare un'alternativa. Per quanto riguarda l'illuminazione, «sono previsti interventi di installazione di lampade artistiche a risparmio energetico nel primo tratto di via san Michele ed in via Nicola Melodia». Gli interventi riguarderanno non le vie principali, ma quelle collaterali. Successivamente, come ha anticipato Marroccoli, si passerà al completamento di via san Michele, fino a via santa Caterina. Poi saranno valutate anche le altre vie da illuminare.
Tutti gli interventi dei consiglieri di maggioranza e di opposizione sono stati trasmessi ieri in diretta web. All'Ordine del Giorno c'era anche la questione dell'Avis e dei rapporti locativi fra Amministrazione comunale e Onlus ed il completamento della complanare della Statale 99. Questi due ultimi punti non sono stati discussi.
Il Comitato Cittadino e Associativo del centro storico, composto dai commercianti, ha specificato, invece, di non essere contrario all'adozione della Ztl, «ma alle modalità di applicazione della stessa da parte dell'Amministrazione comunale». Per il Comitato, premessa necessaria all'applicazione della Zona a Traffico Limitato nel centro storico è la sua riqualificazione, «che non passa solo dalla ristrutturazione urbana, ma da una nuova vitalità del tessuto sociale, economico e commerciale, da incoraggiare mediante varie forme di incentivi». I commercianti lamentano la fuga delle attività commerciali rimaste nella parte antica della città a causa della Ztl ed una conseguente «desertificazione» della zona, «con gravi effetti sulla sicurezza dei cittadini. Non intendiamo assolutamente fare la fine che hanno fatto i nostri coraggiosi imprenditori della zona industriale - ha specificato il Comitato nel corso della seduta consiliare - abbandonati per 20 anni a se stessi, senza strade e senza servizi».
Due, invece, le proposte della Confconsumatori. Eliminare le inferriate dal centro storico. Molti cittadini, per ragioni di sicurezza, hanno chiuso i claustri con cancelli «abusivi», che alterano la bellezza della parte antica della città. Di conseguenza, «aumentare l'illuminazione, evitando interventi radicali, che vadano a "violentare" il centro storico, come è successo per piazza don Minzoni». Altra proposta della Confconsumatori, quella di avviare un'azione «straordinaria di pulizia degli immobili imbrattati, a partire dalla Cattedrale, con l'intervento di associazioni di volontariato, il sostegno economico di imprenditori che abbiano a cuore la problematica ed il coordinamento dell'Amministrazione comunale».
In risposta ai quesiti e alle richieste avanzate, l'assessore al centro storico Girolamo Marroccoli ha dato lettura di una relazione «frutto di un lavoro di programmazione e di riqualificazione del centro storico». Marroccoli ha annunciato che l'Amministrazione comunale «si sta adoperando per la creazione di un vademecum finalizzato alla riqualificazione dell'area. Prima dello studio delle caratteristiche costruttive degli edifici - ha detto - è stato necessario sviluppare una conoscenza generale del tessuto urbano, per comprendere meglio il contesto storico, culturale e ambientale nel quale sono inseriti i manufatti architettonici». Il vademecum detterà le linee guida di intervento per il recupero dell'edilizia storica nel rispetto delle sue caratteristiche.
«Per rispondere alle nuove esigenze costruttive - ha sottolineato Marroccoli - gli edifici hanno subito dei cambiamenti. Da ciò è derivata la trasformazione del modello distributivo ed architettonico originario. Non mancano casi di modificazione sia in estensione che in altezza, non sempre adottati con criteri architettonici adeguati». Attualmente gli interventi di restauro hanno interessato solo gli edifici di interesse storico-artistico e non l'edilizia minore. «Ed è quest'ultima che vogliamo incentivare», ha ribadito l'Assessore al centro storico. «Il vademecum si struttura in diversi punti. Si va dalla catalogazione degli interventi già attuati alle metodologie da consigliare nelle fasi di intervento. Sono previsti il rilievo e la catalogazione della pavimentazione del centro storico, il rilievo delle usurpazioni, ovvero della chiusura abusiva, tutta da verificare, dei claustri e delle vie. Nei prossimi giorni - ha annunciato Marroccoli - ci appresteremo a fare delle verifiche per intervenire con la rimozione di cancelli e inferriate. L'intervento di manutenzione straordinaria in piazza don Minzoni, che risulta essere concluso, ha migliorato l'organizzazione del traffico nei vicoli, che venivano occupati in maniera arbitraria». Per i progetti in itinere, Marroccoli ha citato via Bisanzio Filo, dove si prevede la ristrutturazione della pavimentazione. La Soprintendenza ha espresso parere negativo sul progetto, richiedendo la sostituzione delle chianche rotte con altre dello stesso tipo. Occorre, dunque, cercare un'alternativa. Per quanto riguarda l'illuminazione, «sono previsti interventi di installazione di lampade artistiche a risparmio energetico nel primo tratto di via san Michele ed in via Nicola Melodia». Gli interventi riguarderanno non le vie principali, ma quelle collaterali. Successivamente, come ha anticipato Marroccoli, si passerà al completamento di via san Michele, fino a via santa Caterina. Poi saranno valutate anche le altre vie da illuminare.
Tutti gli interventi dei consiglieri di maggioranza e di opposizione sono stati trasmessi ieri in diretta web. All'Ordine del Giorno c'era anche la questione dell'Avis e dei rapporti locativi fra Amministrazione comunale e Onlus ed il completamento della complanare della Statale 99. Questi due ultimi punti non sono stati discussi.