Centrali a biomasse: si, no...forse

Ecco il testo dell'emendamento presentato dal consigliere Loizzo

sabato 4 febbraio 2017
"Al fine di salvaguardare le aziende agroalimentari già insediate ed evitare di pregiudicare futuri insediamenti, sia disposta la sospensione dei procedimenti amministrativi in corso relativi a impianti a biomasse fino all'adozione del piano".

Questa la richiesta sottoposta all'attenzione del consiglio comunale da parte del consigliere Nicola Fedele Loizzo in merito alla vicenda degli impianti di biomasse da realizzare in città.
L'emendamento arriva a completamento di un ordine del giorno presentato dallo stesso consigliere il 18 gennaio scorso con cui si chiede al primo cittadino e all'intero consiglio comunale di procedere "all'approvazione del piano degli insediamenti degli impianti a biomasse che consenta al Comune di Altamura, di concerto con altri enti locali, di gestire urbanisticamente l'insediamento di nuovi impianti di produzione di energie da biomasse".

Contestualmente si impegna il consiglio comunale a redigere un piano che consenta agli imprenditori del settore di "individuare le porzioni di territorio comunale dove allocare i suddetti impianti, fornendo una guida operativa sugli aspetti tecnico procedurali tanto della fase autorizzativa quanto di quella di effettiva gestione dell'impianto".
Il provvedimento a detta del consigliere si rende necessario al fine di regolamentare la nascita di nuovi impianti senza danneggiare le numerose aziende agroalimentari già presenti nella zona industriale di Altamura sottolineando che gli impianti a biomassa "possono presentare emissioni significative di polveri e metalli pesanti, dipendenti sia dalla biomassa utilizzata sia dalla tecnologia dell'impianto".
Come si ricorderà nell'ultima adunanza consiliare, Loizzo aveva chiesto di anticipare la discussione del punto. Richiesta caduta nel nulla per mancanza del numero legale. Il consigliere continua a ribadire la sua contrarietà alle centrali a biomassa ma le sue argomentazioni non convincono le opposizioni.

Dal Movimento Cinque stelle, infatti, arriva la richiesta di fare chiarezza su una questione così importante per l'intera comunità cittadina.
"Produrre energia attraverso la combustione di chicchessia è una delle pratiche più impattanti per l'ambiente e per le persone che in quel territorio vivono – scrivono i pentastellati citando anche uno studio dell'università di Bari nel quale si evidenzia come "una terra senza foreste e senza alberi non possiede una quantità di biomasse tali da giustificare la costruzione di nuove centrali".

Dunque quali biomasse brucerebbero?
" E' lecito pensare che comincerebbe a viaggiare sulle nostre strade un numero spropositato di TIR per consentire l'arrivo di combustibile di varia natura. Il pezzo forte della maggioranza Forte, colui che siede in Consiglio da diversi anni farebbe bene ad esplicitare la sua posizione in merito alle centrali a biomasse" attaccano dal Movimento Cinque stelle.