Cento appartamenti in via Vecchia Buoncammino
Abc contro il sindaco Forte: è una speculazione edilizia
giovedì 22 giugno 2017
L'amministrazione comunale guidata dal sindaco Giacinto Forte avrebbe messo il timbro sull'ennesima speculazione edilizia "favorendo una sola impresa e alterando il mercato immobiliare a danno delle piccole imprese edili e dell'intera collettività".
Questa l'ultima accusa mossa dal gruppo Altamura Bene comune e inviata all'indirizzo del sindaco reo di aver autorizzato la costruzione di un grande immobile sull'area archeologico di via Vecchia Buon cammino già sottoposta a vincolo archeologico e quindi non è edificabile.
Secondo quanto riferito in una nota ufficiale dal Movimento Abc, l'impresa proprietaria dell'area ha proposto di trasferire i diritti di costruzione in un'altra area sempre di sua proprietà e sempre lungo via Vecchia Buoncammino dove realizzare una costruzione di circa 30.000 metri cubi (più o meno 100 appartamenti).
"Ma quest'altra area ricade in una zona destinata dal Piano regolatore a verde pubblico e quindi, anche questa, non edificabile" rimarcano da Abc.
"Come per il Parco degli Ulivi, per la questione del servizio della nettezza urbana e, non ultimo, per quella dei migranti, il sindaco ritiene di dare corso alle decisioni prese dalla precedente amministrazione e di assecondare l'operazione di mega-variante urbanistica" proposta dall'impresa privata attraverso la sottoscrizione di un "accordo di programma" ed evitando "di far pronunciare preventivamente il Consiglio sull'interesse pubblico dell'intera operazione e sugli indirizzi dell'espansione urbana come aveva chiaramente stabilito una precedente deliberazione del Consiglio comunale del 17 aprile 2013".
"Insieme alle tante piccole imprese e alla maggioranza dei cittadini che rispettano le regole, non possiamo permettere che si continui a falsare il mercato immobiliare ed edilizio compromettendo ulteriormente un settore già in crisi da anni".
Una presa di posizione durissima quella di Abc che tuttavia in coda riserva spazio anche ad alcune proposte a partire dalla richiesta di tutela del parco attraverso la bonifica dell'area archeologica e l'acquisizione della stessa al patrimonio comunale. In seconda battuta si potrebbe elaborare un progetto di recupero e valorizzazione sfruttando i finanziamenti regionali disponibili per questi interventi finalizzati alla tutela dei reperti e alla creazione di un parco urbano accessibile per tutti.
Questa l'ultima accusa mossa dal gruppo Altamura Bene comune e inviata all'indirizzo del sindaco reo di aver autorizzato la costruzione di un grande immobile sull'area archeologico di via Vecchia Buon cammino già sottoposta a vincolo archeologico e quindi non è edificabile.
Secondo quanto riferito in una nota ufficiale dal Movimento Abc, l'impresa proprietaria dell'area ha proposto di trasferire i diritti di costruzione in un'altra area sempre di sua proprietà e sempre lungo via Vecchia Buoncammino dove realizzare una costruzione di circa 30.000 metri cubi (più o meno 100 appartamenti).
"Ma quest'altra area ricade in una zona destinata dal Piano regolatore a verde pubblico e quindi, anche questa, non edificabile" rimarcano da Abc.
"Come per il Parco degli Ulivi, per la questione del servizio della nettezza urbana e, non ultimo, per quella dei migranti, il sindaco ritiene di dare corso alle decisioni prese dalla precedente amministrazione e di assecondare l'operazione di mega-variante urbanistica" proposta dall'impresa privata attraverso la sottoscrizione di un "accordo di programma" ed evitando "di far pronunciare preventivamente il Consiglio sull'interesse pubblico dell'intera operazione e sugli indirizzi dell'espansione urbana come aveva chiaramente stabilito una precedente deliberazione del Consiglio comunale del 17 aprile 2013".
"Insieme alle tante piccole imprese e alla maggioranza dei cittadini che rispettano le regole, non possiamo permettere che si continui a falsare il mercato immobiliare ed edilizio compromettendo ulteriormente un settore già in crisi da anni".
Una presa di posizione durissima quella di Abc che tuttavia in coda riserva spazio anche ad alcune proposte a partire dalla richiesta di tutela del parco attraverso la bonifica dell'area archeologica e l'acquisizione della stessa al patrimonio comunale. In seconda battuta si potrebbe elaborare un progetto di recupero e valorizzazione sfruttando i finanziamenti regionali disponibili per questi interventi finalizzati alla tutela dei reperti e alla creazione di un parco urbano accessibile per tutti.