Celiachia, in Puglia 7.600 casi
La Regione adotta linee guida per imprese alimentari. Ad Altamura ci sono più di 100 celiaci
lunedì 25 giugno 2012
17.14
La Giunta regionale ha adottato le linee guida per le imprese alimentari che preparano o somministrano alimenti preparati con prodotti privi di glutine e destinati direttamente al consumatore finale. La celiachia o malattia celiaca è infatti un'intolleranza permanente al glutine, complesso proteico contenuto in grano tenero, grano duro, farro, segale, kamut, orzo e altri cereali minori.
In Puglia, nell'anno 2011, sono stati censiti al sistema Informativo Sanitario regionale 7.600 celiaci, di cui 2.209 maschi e n. 5.391 femmine. Sul totale dei celiaci pugliesi, il 77,5% è in età adulta. In Altamura si contano più di 100 celiaci, ma il numero e' in crescita. Recentemente si e' aperto in città un punto vendita di prodotti per celiaci, il primo ad essere convenzionato con la Asl.
La Legge 123/05, nel riconoscere la celiachia come "malattia sociale" ha previsto una serie di interventi per favorire il normale inserimento del celiaco nella vita sociale. In particolare l'assessorato alle Politiche della salute ha avviato un percorso di formazione e aggiornamento professionale rivolto ai ristoratori ed albergatori coinvolti su tutto il territorio regionale al fine di impartire una buona competenza teorico-pratica che consentirà loro, nell'espletamento dell'attività professionale, di poter corrispondere alle esigenze dei celiaci.
Le linee Guida hanno l'obiettivo di chiarire quali debbano essere i requisiti strutturali e gestionali necessari per una corretta conduzione di un'attività di preparazione e/o somministrazione di alimenti senza glutine destinati direttamente al consumatore finale.
Le tipologie di attività rientranti nel campo di applicazione del documento sono quelle di produzione di pasti per celiaci nella ristorazione collettiva (ospedali, case di cura e di riposo, mense scolastiche, mense aziendali, istituti di pena); attività di produzione di pasti per celiaci nella ristorazione pubblica (ristoranti, pizzerie, trattorie, fastfood, gastronomie, catering,); alimenti "senza glutine" preparati da pasticcerie, pastifici, panetterie e prodotti da forno, gelaterie, bar o circoli privati con preparazione in proprio.
In Puglia, nell'anno 2011, sono stati censiti al sistema Informativo Sanitario regionale 7.600 celiaci, di cui 2.209 maschi e n. 5.391 femmine. Sul totale dei celiaci pugliesi, il 77,5% è in età adulta. In Altamura si contano più di 100 celiaci, ma il numero e' in crescita. Recentemente si e' aperto in città un punto vendita di prodotti per celiaci, il primo ad essere convenzionato con la Asl.
La Legge 123/05, nel riconoscere la celiachia come "malattia sociale" ha previsto una serie di interventi per favorire il normale inserimento del celiaco nella vita sociale. In particolare l'assessorato alle Politiche della salute ha avviato un percorso di formazione e aggiornamento professionale rivolto ai ristoratori ed albergatori coinvolti su tutto il territorio regionale al fine di impartire una buona competenza teorico-pratica che consentirà loro, nell'espletamento dell'attività professionale, di poter corrispondere alle esigenze dei celiaci.
Le linee Guida hanno l'obiettivo di chiarire quali debbano essere i requisiti strutturali e gestionali necessari per una corretta conduzione di un'attività di preparazione e/o somministrazione di alimenti senza glutine destinati direttamente al consumatore finale.
Le tipologie di attività rientranti nel campo di applicazione del documento sono quelle di produzione di pasti per celiaci nella ristorazione collettiva (ospedali, case di cura e di riposo, mense scolastiche, mense aziendali, istituti di pena); attività di produzione di pasti per celiaci nella ristorazione pubblica (ristoranti, pizzerie, trattorie, fastfood, gastronomie, catering,); alimenti "senza glutine" preparati da pasticcerie, pastifici, panetterie e prodotti da forno, gelaterie, bar o circoli privati con preparazione in proprio.