Cava Pontrelli, Spiragli punta il dito contro La Rocca
"Gestione privata di un interesse pubblico"
giovedì 10 settembre 2015
10.34
Torna a far sentire la propria voce il movimento culturale Spiragli e torna ad accendere i riflettori su Cava Pontrelli.
Dopo le sfilettate contro il sindaco Giacinto Forte, questa volta i responsabili del Movimento puntano il dito contro il Soprintendente per i Beni Archeologici della Puglia, Luigi La Rocca, reo di aver partecipato "ad una trattativa privata, assecondando le intenzioni del sindaco di Altamura con la compiacenza del presidente del Parco Nazionale dell'Alta Murgia, Cesare Veronico".
"Quella di Cava Pontrelli è sempre più una storia di leggi e diritti violati, di doveri non assolti da parte della pubblica amministrazione; di chi dovrebbe garantire l'interesse pubblico e favorisce, invece, quello privato" si legge in una nota del Movimento.
L'ennesima richiesta di chiarimenti inviata non solo a palazzo di città ma anche a tutte le Istituzioni coinvolte nell'affaire cava Pontrelli e che ora arriva anche alla Regione Puglia a cui ora Fiore e Smaldone chiedono di convocare un tavolo tecnico per tornare a discutere delle modalità con le quali si sarebbe dovuto portare avanti la procedura espropriativa.
Modalità accantonata all'inizio dell'estate dal sindaco Giacinto Forte che ha preferito procedere all'acquisto di cava Pontrelli accantonando il procedimento amministrativo dell'ottobre 2011, seguito poi da una delibera del Consiglio Comunale di Altamura "che metteva a disposizione le somme da riconoscersi quale indennità espropriativa, comprensiva di premialità, alla Valle dei Dinosauri srl".
Richieste di chiarimento che sino ad oggi sono cadute nel nulla.
Dopo le sfilettate contro il sindaco Giacinto Forte, questa volta i responsabili del Movimento puntano il dito contro il Soprintendente per i Beni Archeologici della Puglia, Luigi La Rocca, reo di aver partecipato "ad una trattativa privata, assecondando le intenzioni del sindaco di Altamura con la compiacenza del presidente del Parco Nazionale dell'Alta Murgia, Cesare Veronico".
"Quella di Cava Pontrelli è sempre più una storia di leggi e diritti violati, di doveri non assolti da parte della pubblica amministrazione; di chi dovrebbe garantire l'interesse pubblico e favorisce, invece, quello privato" si legge in una nota del Movimento.
L'ennesima richiesta di chiarimenti inviata non solo a palazzo di città ma anche a tutte le Istituzioni coinvolte nell'affaire cava Pontrelli e che ora arriva anche alla Regione Puglia a cui ora Fiore e Smaldone chiedono di convocare un tavolo tecnico per tornare a discutere delle modalità con le quali si sarebbe dovuto portare avanti la procedura espropriativa.
Modalità accantonata all'inizio dell'estate dal sindaco Giacinto Forte che ha preferito procedere all'acquisto di cava Pontrelli accantonando il procedimento amministrativo dell'ottobre 2011, seguito poi da una delibera del Consiglio Comunale di Altamura "che metteva a disposizione le somme da riconoscersi quale indennità espropriativa, comprensiva di premialità, alla Valle dei Dinosauri srl".
Richieste di chiarimento che sino ad oggi sono cadute nel nulla.